L’unicorno: ultimo fenomeno social, tra food e meme

A parte chi nelle ultime settimane ha vissuto fuori dai social o su Marte, tutti gli altri sanno bene quanto è stato presente l’unicorno nel nostro immaginario collettivo: dal frappuccino di Starbucks ai dolcetti colorati, dalle immagini meme alle icone, questo mitologico animale è stato protagonista di una invasione che, senza esagerare, ha interessato in pratica ogni aspetto della nostra vita. Ma com’è iniziata questa mania?

L’origine del fenomeno unicorno

Gli osservatori più attenti hanno provato a datare la nascita di questa passione sfrenata per l’unicorno, un animale che da sempre ha attirato le fantasie dei più piccoli per la sua natura magica e misteriosa: eppure, il passo decisivo è stata la scenetta del film “Cattivissimo me” del 2010 quando la piccola Agnes resta folgorata da un peluche “morbidoso da morire” fatto proprio a forma di questo animale, con criniera e coda rosa (così come le zampette) e lungo corno giallo come da iconografia al centro della testa.

Dalla moda al Web

Un altro passo nella vita vera di questo animale mitologico è stato nel 2013, quando lo stilista Jeremy Scott porta in passerella alcuni esemplari di unicorno; un’idea che deve esser piaciuta alla star dell’alta moda Alexander McQueen, che crea un abito da sera decorato in paillettes che richiama a quelle forme, e a Nicole Kidman, che sceglie proprio questo capo per presentarsi agli Academy of Country Music Awards. Siamo nell’aprile del 2016, e in quest’ultimo anno l’unicorno non è più scomparso dal Web, grazie anche a fashion blogger che hanno fiutato il trend (e il business) proponendo t-shirt e giacche decorate con unicorni.

Non solo abiti e moda

E così, abbandonando gli stilemi classici e trovando una nuova forma – che ricorda quella di un buffo pony circondato da arcobaleni variopinti – gli unicorni hanno conquistato la Rete, trovando applicazioni in dettagli e accessori per capelli, come decorazione della nail art, ma anche bijoux, cappellini da festa, quadri o pennelli da trucco; non mancano poi i più tradizionali peluche, accompagnati da pupazzi realizzati con i ferri da lana, né gadget improbabili, come quelli per l’home decor. Un dato su tutti: l’hashtag #unicorn su Instagram restituisce ben 4 milioni di risultati. E la cucina e la gastronomia non potevano certo restare a guardare.

L’unicorno in gastronomia

Anche in cucina infatti stanno spopolando le ricette etichettate sotto gli hashtag #unicorntrend o #unicornfood, che sfiorano solo su Instagram le 10mila fotografie: si tratta di preparazioni (e spesso tutorial di guida) per realizzare speciali dolci unicorno, come macaron, biscotti, cioccolatini, torte o lecca lecca, caratterizzati dall’utilizzo di colori a dir poco accesi e luminosi, come il fucsia, il celeste o il rosa, a cui si aggiunge uno “spruzzo” di glitter o di oro per amplificare l’effetto. E non si sono fatti attendere neppure dei prodotti ancor più particolari, creati proprio per assecondare la mania dei cibi unicorno.

toast unicorno

Unicorno, il fenomeno social food

È il caso della tavoletta di cioccolato aromatizzata all’unicorno prodotta dalla Ritter in edizione limitata: confezione rosa shocking, unicorno e arcobaleno tempestati di lustrini sulla parte anteriore, all’interno invece cioccolato dolcissimo al latte, con colata di cioccolato bianco e aggiunta di aromi ai frutti di bosco. Al coffee shop “The End” di Brooklyn è invece servita la cioccolata calda a gusto unicorno (ma si può optare anche per il cappuccino di unicorno), mentre la pasticceria statunitense Mac Lab Bakery sta conquistando i sognatori con la produzione di macaron a forma di unicorno.

Mania unicorno, da frappuccino ai dolci

Ultimo, solo in ordine cronologico, è arrivato Starbucks: la più nota catena di caffetterie del mondo ha sperimentato con successo negli Stati Uniti una nuova variante del suo frappuccino, denominata appunto Unicorn Frappuccino e caratterizzata da colori cangianti e dal gusto di caramella frizzante, che ha ovviamente catalizzato l’attenzione degli utenti dei vari social, che hanno condiviso all’impazzata la trovata. Allo stesso tempo, su Amazon è possibile acquistare la “carne di unicorno“, che ovviamente non prevede l’impiego di animali veri perché è “semplicemente” un peluche infilato in una scatola di latta, che ricorda il “trattamento” della carne pressata.

frappuccino

Un fenomeno che non si ferma?

Ancora nelle ultime settimane il trend dell’hastag unicorn, declinato nelle varie versioni, ha scalato l’indice di popolarità in tutti i social network, e perfino il più “serio” Reddit è stato contagiano da questa passione multicolore: un utente ha infatti postato una composizione musicale scritta in forma di profilo di unicorno, che ha scatenato la curiosità e le condivisioni degli altri lettori iscritti da quello che si vanta di essere la “front page of the Internet“.

 

Perchè proprio l’unicorno?

Una domanda sorge a questo punto “spontanea”, come diceva una volta il conduttore Antonio Lubrano: perché questa mania per l’unicorno? Se storicamente questo animale millenario era considerato simbolo di saggezza e purezza (si ricordi anche la citazione in Harry Potter), oggi un plausibile motivo del rinnovato successo potrebbe essere nella sua aura di fantasia e mistero, senza attinenza alla realtà: l’immagine dell’unicorno potrebbe quindi essere un modo per evadere dalla noia e dalla routine di tutti i giorni. Dall’espressione americana “unicorns and rainbows” (ovvero, tutto alla grande, spesso in senso ironico) deriva invece l’abbinamento ai colori dell’arcobaleno, traslando però il significato originario e riportandolo ancora una volta al senso di fuga dalla realtà per una fantasia colorata e più felice (è il caso dei meme apparsi sul Web). Comunque sia secondo gli esperti il fenomeno pop dell’unicorno è destinato a scemare già entro i prossimi mesi, seguendo un’inevitabile curva di discesa che colpisce le tendenze nate (e morte) sul Web.

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