Stando alle ultime rilevazioni dell’Eurispes, oggi quasi un italiano su 10 non mangia più carne e, in generale, circa il 2 per cento della popolazione nazionale si dichiara vegano: in appena 3 anni, c’è stata una crescita del 200% di vegetariani e vegani in Italia, con una forte presa soprattutto nella fascia più giovane, quella tra i 18 e i 24 anni, dove più del 10% rivela di aver intrapreso una scelta di vita e alimentazione orientata al green.
La città più vegetariana d’Italia
C’è quindi una forte tendenza verso un’alimentazione più sostenibile e attenta anche alle tematiche ambientali, e non è un caso che anche il settore della ristorazione stia accogliendo questa domanda crescente, implementando soluzioni nuovi e differenti per attrarre clienti vegetariani e vegani.
La notizia sorprendente è che non è Milano a guidare questa rivoluzione green – anche se nella città meneghina ci sono oltre 40 locali a tema – ma Roma, che si guadagna l’appellativo di città più vegetariana d’Italia secondo il Vegetarian Cities Index 2021. Questa classifica valuta il grado di sostenibilità della vita dei vegetariani in oltre 200 città mondiali, e la nostra Capitale si posiziona all’undicesimo posto assoluto (prima di New York, ad esempio), grazie soprattutto a un buon livello di accessibilità economica nel mantenere una dieta vegetariana equilibrata – ovvero, a Roma una dieta vegetariana costa “solo” l’11% in più di una vita a “normo alimentazione” – e al buon livello della ristorazione green.
Ristorante vegetariano Roma medio, buoni livelli di offerta e prezzi
L’analisi commissionata da Nestpick, piattaforma di alloggi, si concentra infatti anche sulla ristorazione dedicata a vegetariani e vegani: in particolare, il livello di prezzo di un ristorante vegetariano a Roma ottiene un punteggio di 85.30 (superiore a quello di Londra, la città più vegetarian friendly per la classifica), mentre il numero di ristoranti green vale addirittura un punteggio di 98.81 (il secondo più alto in assoluto), con una stima di quasi un 40% di ristoranti vegetariani e del 18% di ristoranti vegani sul totale degli esercizi presenti in città.
Ancora più importante, la classifica media dei 10 migliori ristoranti vegetariani a Roma dà quota 81.15, segno di un livello qualitativo alto percepito dai clienti stessi.
E allora, andiamo a vedere quali possono essere considerati i 10 ristoranti vegetariani e vegani di Roma da non perdere (in ordine casuale e senza fare graduatorie), quelli che riescono a emergere e a ribaltare la percezione di una gastronomia locale non più legata solo alla carne e a piatti storici quali trippa, pajata, coda alla vaccinara e così via.
Piccolo disclaimer: a seguito della pandemia e del proseguire delle restrizioni per il settore della ristorazione, alcune attività potrebbero risultare chiuse o limitarsi al delivery. È quindi consigliabile sempre verificare l’effettiva apertura controllando su siti ufficiali o pagine social.
- Margutta Vegetarian Food & Art
Inevitabile iniziare da quello che è stato il primo ristorante vegetariano di Roma, il Margutta Vegetarian Food & Art nella piccola e affascinante via Margutta, nel quartiere Campo Marzio: ha superato infatti i 40 anni di attività il progetto avviato da Claudio Vannini nel 1979, che combina gastronomia gourmet green e fermenti culturali, con una serie di eventi dal teatro al jazz.
Il menu cambia spesso, ma sempre nel rispetto di una filosofia che intende coniugare bellezza e leggerezza; tra i piatti forti citiamo, i cappellacci (rigorosamente fatti in casa) farciti di castagne e ricotta in brodo di zucca al profumo di lemongrass, il Pecorino in crosta di mandorle con agretti e mostarda di albicocche e il tiramisù di pere caramellate al succo d’uva biodinamico.
- Mater Terrae
Da menzionare anche Mater Terrae, il progetto dello chef catanese Ettore Moliteo che si trova al sesto piano dell’Hotel Raphaël, nelle vicinanze di Piazza Navona: il ristorante privilegia “la strada vegetariana e biologica su splendide terrazze affacciate sui tetti e le cupole del centro storico”, come da descrizione dei giudici Michelin, che lo hanno messo sotto la lente di osservazione.
Moliteo ha portato a Roma l’esperienza maturata al ristorante Joia di Pietro Leeman – l’unico chef italiano ad aver ottenuto una Stella Michelin con la cucina vegetariana – e propone un menu di piatti belli e gradevoli, dai sapori armonici ed equilibrati.
- Romeow Cat Bistrot
Si ispira alla tradizione orientale degli animal cafè il Romeow Cat Bistrot di via Francesco Negri 15 (zona Ostiense), un locale dedicato ai gatti e ai loro amici a due zampe: i felini sono liberi di circolare per le sale e di scegliere un angolo comodo per sonnecchiare, mentre i clienti umani possono godere della buona cucina e di un menu ricco di piatti originali e internazionali. Tra i pezzi forti la “finta carne” di Beyond Meat, valido sostituto delle proteine animali, la “CarbonaRAW” (spaghetti di daikon, cocco affumicato e formaggio vegetale di macadamia) e il Curry di Jack fruit con crostone di polenta integrale grigliato.
- So What?
Si trova al Pigneto il ristorante So What?, un piccolo locale colorato dal look vagamente “industrial” dove lo chef Paolo Petralla propone un menu a rotazione, con piatti golosi come gnocchetti al farro con pesto di salvia o il dolce Coppa Cobram.
Stando a un post su Facebook, il locale risulta chiuso (temporaneamente?) ma non è escluso un nuovo progetto da parte dei fondatori, come auspicato dai tanti avventori che hanno commentato la notizia.
- Ma va’
In via Euclide Turba, a due passi dal Vaticano, sorge il Ma Va’, ristorante vegano di Roma che punta su una cucina basata sulla rivisitazione veggie di grandi classici della gastronomia mediterranea, come l’Amatriciana vegan, seitan alla vaccinara o strozzapreti alla carbonara di zucchine.
La filosofia del ristorante cerca di ridurre l’impatto ambientale, privilegiando per quanto riguarda la scelta delle materie prime, sempre, dove possibile, una provenienza biologica e a chilometri zero.
- Lizard Bistrot
È vegano anche il ristorante Lizard Bistrot (tra Monteverde e Portuense), che dal 2014 offre la sua interpretazione semplice e casalinga dei piatti della cucina italiana classica reinterpretati con ingredienti alternativi alla carne, in particolare con seitan autoprodotto, tofu, muscolo di grano o soia. Ne sono esempi la carbonara vegana (con seitan, panna di soia, tofu, curcuma, pepe, grana vegano e gondino), l’amatriciana vegana (passata di pomodori, seitan, grana vegan e gondino) oppure le scaloppine di seitan al limone o il seitan tonnè vegano.
- Orto
Dalla terra alla tavola è il motto del ristorante Orto nel cuore di Trastevere, il cui menu vegetariano, con qualche piatto vegano, prevede ingredienti bio, pietanze gustose, porzioni generose e prezzi contenuti.
Tra gli elementi distintivi il veg brunch a pranzo, ma ci sono anche il menu alla carta e l’apertura a cena: tra i piatti menzioniamo gli arancini vegetariani (alla norma con pomodoro, melanzane e ricotta salata o con zucchine e zafferano e cuore di provola affumicata, accompagnati da salsa cacio e pepe), i tonnarelli cacio e pepe agli agrumi, la tagliata di tofu servita con sugo fresco di pomodorini gialli e accompagnata da tortino di riso Venere.
- La Sciuscella Taverna Vegetariana
Nasce dall’esigenza di “ampliare la cultura culinaria e accontentare il palato di tutti attraverso un’alimentazione eticamente più sana e rispettosa” la taverna La Sciuscella, come spiegato dai titolari del locale nella zona tra Portuense e Marconi.
Il menu prevede piatti vegetariani e vegani e non è fisso; tra le ultime proposte, gnocchi di barbabietola rossa con zucca, noci e burrata oppure tortelli ai funghi con gorgonzola vegano e radicchio, e poi ancora polpette di lenticchie, straccetti con mandorle, porri e curry o tempeh alla piastra.
- Ops!
Gustoso, ricercato e gentile sono i tre aggettivi che descrivono la cucina del ristorante Ops! di via Bergamo, che propone un menu a buffet o da asporto al 100% vegetale, con l’uso di prodotti biologici e molti piatti senza glutine.
Per evitare sprechi, inoltre, il cliente può decidere cosa e quanto mangiare e pagare in base al peso del piatto, senza neppure un grammo in eccesso. Il menu si compone di piatti caldi o freddi con cui gli chef cercano di sorprendere con abbinamenti e creazioni dal sapore inteso e originale, ispirato alla tradizione mediterranea.
- VeGusta
È un ristorante vegan street food il VeGusta di Centocelle, definito come “un laboratorio di cucina vegana artigianale che produce burger, fritti, insalate e tutto il cibo che vorresti trovare a casa quando non hai voglia o tempo per cucinare” e che propone “un’alternativa ingegnosa, golosa e sostenibile al cibo di tutti i giorni”.
Le pietanze sono rigorosamente carne-free, e al posto di derivati animali ci sono cereali, legumi e verdure, ingredienti alla base di un’alimentazione equilibrata, completa e gustosa.
Nel menu troviamo panini, fritti, insalate e zuppe vegan, oltre a una gustosa birra artigianale con cui accompagnare i pasti.