Tramezzino, panino, toast: quale scelta è la più salutare?

La quotidianità è ad oggi rappresentata da una vita frenetica che lascia ben poco spazio al benessere personale: pranzi veloci, così come panini, tramezzino, toast, sono ormai diventati un vero e proprio culto esattamente come lo street food, un’esigenza data dal poco tempo a disposizione e dal desiderio di non rinunciare a qualcosa di gustoso e comunque sfizioso da assaporare in pausa pranzo. Demonizzarli non ha senso ma è opportuno comprendere quali siano gli svantaggi e i vantaggi di questo settore in netta crescita.

Il panino è davvero più salutare del toast?

E’ innegabile, c’è chi ama i toast, chi il tramezzino, e chi proprio non può fare a meno del panino: una situazione più o meno alla pari, dove a fare la  la differenza in termini di salutismo sono senza dubbio le farciture. Selezionare salse complesse dove regnano i grassi, formaggi, così come i salumi contribuisce a rendere deleteri per la salute sia il toast che un semplice panino. E se di fatto proprio il panino trae origine dagli antichi romani con il classico detto “panis ac perna”, ovvero “pane con qualcosa in mezzo”, esce vincitore a cominciare dalla memoria poiché sovente collegato a simboli evocativi quali ad esempio il classico sandwich, l’hamburger di McDonalds e ancora il goloso panino con la frittata o quello con la “meuza” tipico di Palermo. Il panino è inevitabilmente simbolo di convivialità, di pic-nic, di piacevoli pranzi al sacco, amato da grandi e piccini. Il toast passa dunque in secondo piano: vede la luce solo nel 1919 con l’avvento dell’elettricità e dove nessuno avrebbe mai pensato che potesse ottenere un tale riscontro.

Il pane ben tostato fa davvero male?

Quando si sceglie di assaporare un toast è bene prestare attenzione alla tostatura del pane, che se eccessiva, rischia di non essere proprio salutare. Mettendo infatti per un attimo da parte la farcitura, che dovrebbe di norma risultare leggera ed equilibrata sia per i toast che per i panini, è importante prestare particolare attenzione a come vengono trattate proprio le fette di pane destinate ad accoglierla. In passato capitata con frequenza di notare fette semicarbonizzate o perlomeno bruciate parzialmente: oggi grazie all’evoluzione dei tostapane è più facile controllare le temperature di tostatura, anche se spesso  alcuni locali hanno l’abitudine di schiacciare le fette di pane all’interno di apposite piastre, col rischio che si attacchino residui di formaggio o farciture anch’esse carbonizzate. Tali componenti sono tuttavia ricchi di molecole potenzialmente pericolose e cancerogene quali ad esempio l’acrilammide: meglio dunque evitare a monte la loro formazione o eventualmente rimuovere le parti bruciacchiate prima di mangiare. E se prediligiamo scelte salutari, col tramezzino non si sbaglia mai!

A fare la differenza è sempre la farcitura?

Tra gli errori più frequenti che commette chi sceglie di mangiare panini & Co, compare il desiderio di voler inserire tra le due fette d pane quanto di commestibile si trova all’interno del frigo o della dispensa. Un errore decisamente da principianti poiché il panino oltre che gustoso, deve essere di qualità a 360°: al bando i panini vecchi, surgelati o ricchi di grassi uniti alla salsa giusta, il vero trait d’union tra i vari ingredienti, in grado di sposare i sapori, mantenendo sempre un certo equilibrio. Tuttavia è sempre necessario moderarsi e non abbondare troppo con le proporzioni per evitare che finisca per coprire i sapori o peggio ancora per debordare dal pane stesso. 

Anche mescolare sapori dolci al salato non rappresenta una scelta sempre felice: lo sappiamo, il cioccolato non si sposa proprio alla perfezione con salumi o formaggi per citare un banale esempio e, allo stesso modo anche le “scelte multistrato” finiscono per risultare stancati e poco appetibili: meglio piuttosto orientarsi su “meno” ma di qualità. Infine scaldare le fette rende il panino più fragrante ma anche in questo caso occorre prestare attenzione nell’evitare che si raffreddi rapidamente, o che peggio ancora venga corrotto da elementi sbruciacchiati già presenti all’interno delle piastre e che lo renderebbero praticamente immangiabile.

Saltare il pasto o panino al volo?

Sarebbe opportuno per preservare la salute, evitare di saltare il pranzo anche perché rappresenta la giusta occasione per staccare la spina dal lavoro, rilassarsi con gli amici e consumare cibi leggeri ricchi di fibre e con pochi zuccheri e grassi, a vantaggio delle verdure di stagione. Pasti o panini eccessivamente pesanti, ricchi di salse e condimenti tendono ad appesantire rendendo più difficile il rientro presso posto di lavoro e pregiudicando la produttività. Al contrario il consumo di fibre non determina picchi glicemici durante l’assorbimento, e le stesse verdure conferiscono il giusto apporto di vitamine e sali minerali senza sovraccaricare inutilmente il sistema digestivo. Se proprio non si riesce a fare a meno di un panino, meglio che sia integrale e con prosciutto o formaggio, prediligendo le proteine ai grassi saturi, e accompagnando il tutto con verdure. Un ottimo compromesso è dato dal tramezzino e dal sandwitch, più leggeri e comunque gustosi e appaganti.

Lo street food è sinonimo di qualità artigianale?

Lo street food è considerato un vero e proprio patrimonio: la regina indiscussa dello street food resta pur sempre la pizza, accompagnata degnamente da cibi quali arancini, fritture, gli stessi hot dogs, veri must di questo tipo di gastronomia. La filosofia che contraddistingue lo street food, consiste nel racchiudere in una sola portata, da passeggio, economica e correlata alla cucina tradizionale del luogo. E se è facile pensare che la qualità del cibo non sia delle migliori, di fatto si ha a che fare con un falso mito da sfatare poiché sempre più imprenditori scelgono di investire nella qualità rinnovando il concetto di gastronomia da strada con un accezione gourmet. Il problema è per questo la frequenza del suo consumo:lo street food attira per la sua indiscutibile bontà, per i profumi deliziosi che si diffondono nell’aria e per i suoni che richiamano inevitabilmente i commensali.

La qualità nutrizionale e salutistica però non può essere troppo bassa poiché altrimenti a pagarne le conseguenze è proprio la salute. Meglio dunque evitare cibi ricchi di olio o eccessivamente farciti, privilegiando alimenti semplici e non troppo elaborati come può essere un tramezzino. A trarne vantaggio sarà sicuramente la digestione e il benessere specie sul lungo periodo.

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