Mentre la nostra tradizione culinaria si arricchisce di super alimenti e cibi esotici, dobbiamo fare i conti anche con i cibi funzionali, l’ultima frontiera della gastronomia salutistica. Ne avete mai sentito parlare? No? Non lasciatevi turbare dal termine inglese, immaginando chissà quale pietanza spaziale sotto forma di capsula, o identificandolo in un fantasmagorico ed inquietante cibo molecolare. Niente di tutto ciò, tranquilli! Anche se il nome può trarre in inganno, si tratta semplicemente di un modo un po’ futuristico di distinguere il cibo benefico per la salute…dall’altro.
Gli alimenti della categoria “functional”, dalle spezie alla soia, dall’avena al pane, dalle uova alle barrette, a cui spesso vengono aggiunte vitamine e sali minerali, sono assolutamente naturali. Agiscono sul benessere psicofisico a tutte le età, esercitando il loro potere antiossidante, detossificante, antimicrobico, antinfiammatorio. Una volta individuati, non vi resta che integrarli nella vostra alimentazione, nella giusta quantità. I vantaggi dal punto di vista salutare sono davvero tanti (la loro efficacia è scientificamente provata).
Ma occhio alle abitudini alimentari (il functional food non compensa quelle cattive)! Non pensate di fare i furbi consumando il vostro cibo funzionale occasionalmente, a casaccio, o a dismisura. Altrimenti, di funzionale rimarrà solo l’intenzione! Chi ha “inventato” il cibo funzionale? Se vi state chiedendo, a ragione, chi abbia inventato il functional food, spostate l’attenzione verso il lungimirante popolo nipponico. Più di trent’anni fa, infatti, i giapponesi hanno attuato una vera e propria salvaguardia della loro salute basata sui functional foods. Il risultato di una politica di sviluppo, produzione e commercializzazione di questi cibi, è sicuramente uno dei segreti della loro altissima aspettativa di vita. Se vi alletta l’idea di vivere così a lungo, prevenire e combattere diverse patologie, inserite il functional food nella vostra dieta. Oltre ai numerosi cibi funzionali, riempite la vostra dispensa di riso. Perché? Eccovi i motivi principali per cui prediligerlo.
E riso sia!
Sapete perché non dovete mai rinunciare ad un buon piatto di riso? Il motivo è nascosto nelle infinite virtù salutari di questa pregiata risorsa alimentare. Il riso, infatti, oltre ad essere uno dei piatti base delle ricette gourmand, è una preziosa fonte di nutrienti, proteine, sali minerali ed acidi grassi essenziali. Ideale per chi è intollerante al glutine o affetto da celiachia, è amico indiscusso della flora intestinale. Mentre disintossica e depura l’organismo, assicura una resistenza alla colonizzazione intestinale da parte di patogeni esterni. Questa caratteristica, inoltre, rende il riso altamente digeribile e versatile. In quanto ai nutrienti, non dimenticate che le proteine del riso hanno un valore biologico qualitativamente superiore rispetto agli altri cereali e farinacei, e che l’equilibrato contenuto di potassio e acido linoleico aiutano a contrastare il colesterolo cattivo e l’ipertensione arteriosa. Non vi resta che incrementarne il consumo, con gusto e sorRiso.