Dove conviene fare la spesa? Ecco la classifica dei supermercati

Anche il 2023 si sta rivelando un anno difficile per i consumatori italiani, con l’inflazione e i vari rincari (energia, materie prime e beni di consumo, ad esempio) che stanno mettendo a dura prova i bilanci familiari. Nonostante gli interventi del Governo, gli italiani stanno cercando di risparmiare su tutto ciò che è superfluo, con particolare attenzione alla spesa alimentare e ai beni di prima necessità: per fortuna, come rivelano alcune indagini di Altroconsumo, è ancora possibile navigare tra i rincari e l’inflazione e trovare modi per risparmiare sulla spesa quotidiana, grazie soprattutto alla classifica dei supermercati più convenienti d’Italia.

La spesa in Italia nel 2023: tra rincari e risparmi

Si scrive spesa, si legge “esborso”, soprattutto negli ultimi mesi: come rivela lo studio dell’associazione Altroconsumo, infatti, in questo 2023 i prezzi nei supermercati in Italia sono aumentati in media del 12,6% rispetto all’anno precedente, portando una famiglia media (una coppia con due figli) a investire in media 8.548 euro all’anno per l’acquisto di prodotti di vario genere (dati Istat).

L’aumento dei prezzi non è uniforme in tutte le catene di negozi della grande distribuzione, e nello specifico gli ipermercati hanno visto una crescita dell’11%, i supermercati del 12%, mentre i discount hanno registrato i rincari più significativi, con un aumento medio del 15%, e punte fino al 18%. Questo dato è particolarmente interessante, poiché i discount, pur mantenendo prezzi più bassi e avendo un margine di guadagno inferiore, non sono riusciti a contenere gli aumenti legati all’inflazione, che era del 7,6% nel periodo delle rilevazioni. Tuttavia, nonostante l’aumento dei prezzi, i discount rimangono l’opzione più conveniente per la spesa.

Come risparmiare sulla spesa: la classifica dei supermercati italiani

In un contesto economico in cui l’inflazione erode il potere d’acquisto delle famiglie e l’aumento dei tassi di interesse fa salire il costo dei mutui, la spesa quotidiana diventa quindi un terreno cruciale per il bilancio familiare. E, nonostante le “cattive notizie” e i continui rincari, le rilevazioni di Altroconsumo ci offrono utili indicazioni per cercare di risparmiare: in particolare, dicono gli esperti, studiano attentamente la classifica dei supermercati più convenienti d’Italia e tenendo d’occhio l’aggiornamento dei prezzi, l’esborso annuale per il carrello della spesa potrebbe scendere a poco più di 5.000 euro.

Questa indagine diventa quindi una bussola preziosa per navigare nel mare dei prezzi della grande distribuzione e, per la precisione, segnala come scegliere con cura il supermercato più conveniente e vicino a casa potrebbe consentire alla citata famiglia media di risparmiare fino a 3.455 euro all’anno, considerando l’acquisto dei prodotti più economici tra quelli proposti nei vari discount.

Scendendo nei dettagli, l’indagine di Altroconsumo ha preso in esame oltre 1.200 punti vendita e più di un milione e mezzo di prezzi. Tra marzo 2022 e marzo 2023, i costi dei beni alimentari e per la cura della persona e della casa sono aumentati del 12,6%, ma non tutti i prodotti sono uguali e ogni famiglia ha le sue abitudini di spesa – ad esempio, alcune preferiscono non rinunciare a qualche bene “di marca” e non di discount.

Portando un esempio concreto, una coppia con due figli che fa la spesa settimanale presso In’s Mercato, uno degli hard discount più convenienti, e sceglie i prodotti più economici in assoluto, può risparmiare 3.455 euro all’anno, soprattutto se vive in una delle città italiane con i supermercati più economici (rispetto alla media dei prezzi proposti dalle altre catene cittadine), che sono Vicenza, Venezia, Rovigo, Cremona, Verona, Mantova, Modena e Padova.

Scopriamo i supermercati più economici d’Italia

Il report dell’associazione si divide in quattro classifiche, stilate in base alle esigenze e alle volontà di spesa degli italiani.

Considerando il complesso di tutti i prodotti, dai più economici ai marchi commerciali e a quelli “di marca” (la cosiddetta “spesa mista“), i supermercati e gli ipermercati più convenienti sono Famila Superstore, Conad, Conad Superstore, Ipercoop, Coop e Pam. La “spesa mista” nei discount è invece più conveniente nei punti vendita delle sigle In’s Mercato, Lidl, Eurospin, D Più, MD e Aldi.

Se ci orientiamo solo verso prodotti di marca, la catena più conveniente è Esselunga Superstore, seguita da Famila Superstore. La “Spesa con i prodotti più economici” trova una classifica dominata dalle catene di discount, con In’s Mercato al primo posto, mentre per la “Spesa a marchio commerciale” o private label (ovvero quelli che riportano sull’etichetta il marchio del supermercato o dell’ipermercato invece di quello dell’azienda che li ha realizzati) Spazio Conad è l’insegna più economica, seguita da Ipercoop.

Gli altri dati interessanti del report

Un altro dato interessante fornito da Altroconsumo riguarda le “importanti differenze di prezzo di alcuni articoli di marca fra un punto vendita e l’altro nella stessa città”: in termini più semplici, ciò significa che uno stesso prodotto può costare quasi il triplo in un punto vendita rispetto a un altro. Il caso limite è quello della birra Moretti, che a Bologna varia dagli 0,79€ presso il supermercato Alì di Via Bergami ai 2,24€ nella Coop di Via Casciarolo, con una forbice del 184%.

L’indagine ha anche evidenziato notevoli differenze tra Nord e Sud. In generale, la spesa al Sud è più economica rispetto alla media nazionale, ma ciò significa anche che le famiglie meridionali hanno meno opportunità di risparmiare rispetto a quanto fanno già.

Ad esempio, facendo la spesa nel supermercato meno caro di Cremona si arriva a risparmiare fino al 25% in meno rispetto agli stessi acquisti eseguiti nel punto vendita più caro in città, mentre a Caserta il risparmio è appena dell’1%. In soldoni, ciò significa che a Cremona si possono “salvare” fino a quasi 2.000 euro all’anno scegliendo il supermercato più economico, mentre a Caserta il risparmio annuo possibile è inferiore a 45 euro.

Le altre città con le maggiori differenze di prezzo tra punti vendita sono Mantova, Bologna, Bergamo, Roma e Reggio Emilia, mentre, al contrario, le città con le minori differenze di prezzo sono Reggio Calabria, Messina e Cosenza.

Analizzando la classifica globale dei punti vendita, il supermercato più conveniente d’Italia è l’Iper Rossetto di Torri di Quartesolo, in provincia di Vicenza, e la catena di negozi Rossetto risultano convenienti anche in altre città, così come i Coop e gli Ipercoop toscani. In fondo alla classifica, invece, troviamo i Carrefour Market e un Sigma di Bologna.

Come risparmiare sulla spesa: i consigli e le opportunità

Come dicevamo, qualche piccolo sprazzo di speranza c’è perché, nonostante l’inflazione e gli aumenti, esistono ancora opportunità per risparmiare sulla spesa.

La chiave è scegliere attentamente il punto vendita e i prodotti da acquistare, tenendo conto delle differenze di prezzo tra le diverse catene e le variazioni geografiche.

In particolare, un ottimo modo per risparmiare senza compromettere la qualità è scegliere i prodotti più economici del discount e quelli con il marchio del distributore, che spesso sono generalmente convenienti e, soprattutto, di buona, se non ottima, qualità.

Per quanto riguarda i brand, invece, la catena più conveniente per la spesa mista e quella dei prodotti economici è il discount In’s Mercato; per i prodotti di marca, i nomi da segnare sono Esselunga Superstore e Famila Superstore, con quest’ultimo che primeggia anche nella categoria spesa mista per iper e super. Infine, Spazio Conad si aggiudica il primo posto per la spesa con prodotti private label.

Seguendo questi consigli e facendo la spesa nei discount con i prodotti meno cari, una famiglia può risparmiare fino a 3.455 euro all’anno, soprattutto se vive nelle zone del Nord-Est d’Italia, dove la forbice tra i prezzi degli stessi prodotti in punti vendita differenti è nettamente più ampia.

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