Gli usi alternativi dello stampo da plumcake: scopriamoli tutti

È un utensile che è presente grosso modo in tutte le cucine, ma che forse spesso rischiamo di trascurare o di sottovalutare, usandolo solo per un unico scopo: oggi parliamo dello stampo da plumcake e della sua versatilità, scoprendo insieme come impiegare questo oggetto non solo per fare il classico dolce lievitato e soffice, ma anche tante altre preparazioni, sia dolci che salate.

Lo stampo a cassetta per plumcake

Disponibile in metallo, silicone o banda stagnata, in realtà il nome corretto dell’utensile è stampo a cassetta, per la sua forma squadrata (che ricorda quelle in cui si prepara anche il pane), e anche se nel tempo si è “specializzato” per cuocere i plumcake si rivela in realtà molto pratico anche per tante altre ricette, come ad esempio sformati di carne o pesce, terrine di verdure, pasticci ricchi di ingredienti, o anche semplicemente torte salate ripiene.

Come preparare il plumcake

Lo stampo ha un ruolo centrale innanzitutto nella buona riuscita di un plumcake: dopo aver amalgamato alla perfezione i vari ingredienti, infatti, la cassetta è il luogo in cui dobbiamo versare il composto, badando a rispettare alcune regole che assicurano il risultato finale.

Ad esempio, bisogna usare uno stampo antiaderente e, a prescindere, imburrare o infarinare le sue pareti per evitare rotture dopo la cottura (oppure rivestire le pareti con la carta forno o con un ungi-teglia spray). Ancor più importante, dobbiamo impiegare sempre uno stampo adatto alla quantità di impasto: il dolce deve avere lo spazio per lievitare in altezza e assumere la caratteristica forma, quindi non dobbiamo mai riempire tutto fino all’orlo; allo stesso modo, anche usare uno stampo troppo grande è un errore, perché non permetterà una lievitazione uniforme e il nostro dolce resterà basso.

Stampo mini plumcake, una soluzione pratica

È per venire incontro anche a questi problemi che si sono diffusi molto le versioni rimpicciolite di questi utensili: grazie allo stampo mini per plumcake è più facile dosare il composto, rinunciando alla possibilità di fare un dolce da taglio per realizzare invece delle porzioni monodose, più pratiche e spesso anche esteticamente più eleganti.

Per questi stampi valgono le stesse regole descritte prima: meglio puntare su materiali antiaderenti e badare sempre a creare un “filtro” tra l’impasto e le pareti, per non rovinare la superficie del dolce al termine della cottura.

Gli usi alternativi dello stampo

Oltre che per fare il plumcake, abbiamo detto, il nostro stampo può servirci in tanti altri casi e momenti: innanzitutto, può diventare una perfetta cassetta per fare il pane – e in particolare il pan bauletto, il pan carrè o appunto il pane in cassetta – seguendo gli stessi procedimenti indicati sopra (sostituendo, ovviamente, solo gli ingredienti dolci con quelli salati) e ungendo le pareti con un filo di olio.

Sempre in tema salato, poi, non dobbiamo dimenticare che esistono varie forme di plumcake salati che parimenti si devono lasciar cuocere nello stampo apposito, perché devono assumere la stessa struttura e apparenza del dolce, sorprendendo poi con un ripieno ricco di salumi, formaggi, verdure o quanto altro ci viene in mente.

Preparare piatti salati nello stampo da plumcake

Ma veniamo ora alle preparazioni più elaborate che possiamo portare a termine grazie a questo accessorio, sfruttando la sua caratteristica principale, ovvero dare ai nostri composti una forma regolare che consente un impiattamento semplice e di effetto.

Per questo, una delle ricette che sicuramente possiamo preparate con lo stampo da plumcake è lo sformato di carne e verdure o lo sformato di pesce e verdure, mettendo gli ingredienti nello stampo in modo da “impilarli” e da consentire poi un taglio netto e ben porzionato.

Sempre allo stesso modo possiamo sfruttare questo utensile per fare il classico polpettone di carne – ungendo le pareti con dell’olio e una spolverata di pangrattato per trattenere meglio l’umidità nel corso della cottura – oppure per preparare un originale tramezzino al forno. Basta foderare lo stampo con della pellicola alimentare, posizionare sul fondo delle fette di pane e poi farcire con gli ingredienti preferiti (salumi, tonno, formaggio): dopo un rapido passaggio in forno, dobbiamo solo sformare il composto e affettarlo, per dare a ogni commensale una fetta di tramezzino tutta da mordere.

La forma dello stampo per il plumcake è adatta anche per fare una golosa terrine di verdure, disponendo sul forno uno strato di verdure e ortaggi precedentemente scottati in acqua salata (ad esempio carote e fagiolini) e uno strato di crema di ricotta e uova, alternandoli fino a raggiungere il bordo esterno; poi metteremo lo stampo in forno per una salutare cottura a bagnomaria.

In modo simile possiamo preparare un pasticcio di pasta nello stampo da plumcake: useremo ziti cotti al dente, da alternare a strati di sugo al pomodoro e ricotta, per poi infornare a 180° per 30 minuti.

Un altro uso dolce: fare i semifreddi

Chiudiamo con un altro consiglio dedicato ai golosi e che può essere valido soprattutto d’estate, quando il caldo ci fa rinunciare alle preparazioni al forno. Per non tenere fermo il nostro stampo, possiamo impiegarlo per dar forma a ogni tipo di semifreddo, da riporre poi in frigorifero o congelatore prima di sformarlo e servire tagliandolo a fette.

L’accessorio più adatto a questo utilizzo è senza dubbio lo stampo apribile a cerniera, ma anche quello in silicone consente una “estrazione” facile e senza rotture del dolce.

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