Guida Michelin 2026: tutti i nuovi stellati, premi e tendenze

La cerimonia della Guida Michelin 2026 si è tenuta oggi il 19 novembre al Teatro Regio di Parma e ha confermato ancora una volta quanto il nostro Paese sia centrale nel panorama gastronomico internazionale. Un evento molto atteso da chef, appassionati e addetti ai lavori, che ha rivelato non solo nuove stelle, ma anche riconoscimenti speciali e qualche sorpresa amara.

Con questa edizione, l’Italia conferma il proprio ruolo di punta nella ristorazione di qualità, salendo a 395 ristoranti stellati, di cui 15 con Tre Stelle, 40 con Due Stelle e 340 con Una Stella. Ma vediamo insieme i dettagli più importanti dell’edizione 2026 della Guida MICHELIN.

Un nuovo Tre Stelle brilla sul Piemonte

Il grande protagonista della cerimonia è Michelangelo Mammoliti, che conquista le Tre Stelle Michelin con il ristorante La Rei Natura presso Il Boscareto Resort a Serralunga d’Alba (CN). La sua cucina elegante, di forte impatto sensoriale e profondamente legata al territorio, si aggiunge all’élite dei ristoranti che “valgono il viaggio”.

Tutte le altre Tre Stelle già presenti lo scorso anno vengono confermate, tra cui:

  • Osteria Francescana (Modena)
  • La Pergola (Roma)
  • Piazza Duomo (Alba)
  • Enoteca Pinchiorri (Firenze)
  • Le Calandre (Rubano)

Le nuove stelle: chi entra nel firmamento della cucina italiana

Tra i ristoranti che guadagnano la prima stella, spiccano nomi interessanti e nuove aperture da nord a sud, a conferma della vitalità del settore. Sono 26 i nuovi ristoranti premiati con Una Stella, e ben 5 quelli che ottengono la Seconda Stella. Tra questi segnaliamo:

  • Voce del Mare (Napoli) – nuova stella in Campania
  • Altatto (Milano) – premiato anche per la cucina vegetale
  • Luminist (Torino) – cucina d’autore tra design e innovazione
  • Orto by Jörg Geiger (Bolzano) – riconosciuto per la sostenibilità

Le stelle perse: le uscite più dolorose

Non sono mancate le delusioni. Alcuni ristoranti, per varie ragioni, non compaiono più tra i premiati o retrocedono. Ecco i casi più rilevanti:

  • Casa Vissani (Baschi, TR) esce dalla Guida, perdendo l’ultima stella rimasta.
  • Miramonti l’Altro (Concesio, BS) passa da due stelle a una.
  • Alcune chiusure e cambi gestione hanno comportato l’esclusione automatica di altri ristoranti.

Premi speciali e Stelle Verdi

La cerimonia ha anche premiato l’impegno per la sostenibilità con l’assegnazione di 16 Stelle Verdi, conferite a ristoranti che si distinguono per pratiche sostenibili in cucina e in sala. I premi speciali 2026:

  • Young Chef Award: Davide Marzullo – Trattoria Contemporanea (Lomazzo)
  • Sommelier Award: Piero Luongo – Don Alfonso 1890 (Sant’Agata sui Due Golfi)
  • Service Award: Atelier Moessmer Norbert Niederkofler (Brunico)
  • Mentor Chef Award: Alfonso Iaccarino – Don Alfonso 1890
  • Passion Dessert: assegnato a Contrada Bricconi (Oltressenda Alta, BG)

Focus: la cerimonia a Parma, capitale del gusto

Parma si conferma location d’elezione per l’alta cucina, con il Teatro Regio trasformato per una notte nel palcoscenico della ristorazione italiana. La città – già Città Creativa per la Gastronomia UNESCO – è parte integrante della Food Valley emiliana, che rappresenta uno dei distretti gastronomici più importanti d’Europa.

Come ha dichiarato Gwendal Poullennec, direttore internazionale della Guida Michelin: “Parma incarna perfettamente l’eccellenza della regione, rendendola una cornice naturale e stimolante per la nostra celebrazione dei migliori talenti culinari del Paese”.

Chi entra, chi esce, chi sale

L’edizione 2026 della Guida MICHELIN Italia segna l’ingresso di 26 nuovi ristoranti premiati con Una Stella, che si aggiungono al già ricco panorama gastronomico nazionale. Cinque ristoranti ottengono la Seconda Stella, confermando una crescente attenzione per la qualità, la tecnica e la personalità degli chef emergenti.

Tra le novità più attese, l’assegnazione della Terza Stella MICHELIN al ristorante La Rei Natura, guidato da Michelangelo Mammoliti, che porta a 15 il numero complessivo dei ristoranti tristellati in Italia.

Sul fronte delle perdite, invece, si segnala l’uscita dalla guida del ristorante Casa Vissani, che perde la sua ultima stella, e la retrocessione da Due a Una Stella per il Miramonti l’Altro. Alcuni ristoranti non compaiono più a causa di chiusure, ristrutturazioni o cambi di gestione.

Infine, prosegue il riconoscimento dell’impegno sostenibile in cucina: 16 ristoranti sono stati premiati con la Stella Verde, un segno distintivo per chi opera con attenzione all’ambiente, alla filiera corta e al benessere del pianeta.

La Guida Michelin 2026 conferma l’Italia come terra di eccellenze culinarie, ma anche di ricerca, sostenibilità e nuovi talenti. Un’edizione ricca di emozioni, tra conferme, sorprese e nuove aperture da scoprire.

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