Caraibi per tutti i gusti: i piatti dal sapore caraibico che hanno conquistato il mondo

Per le prossime vacanze hai in programma una fuga al caldo? Una spiaggia ai Caraibi e un brindisi sotto una palma? Ottima idea. Mentre prepari le valigie, proviamo a fare il punto su cosa non puoi assolutamente perdere della cucina caraibica: isola per isola. Scopri i piatti tipici dei Caraibi.

Cucina caraibica, a tutto gusto

Mare cristallino, infinite spiagge bianche, paesaggi sconfinati. Isole da scoprire come scrigni del tesoro. Un viaggio da sogno che non può prescindere da un approfondimento su un aspetto fondamentale della cultura caraibica, quello della conoscenza della sua cucina. Perché i Caraibi sono molto più di una vacanza al mare, sono un sogno a occhi aperti che vi conquisterà non solo al primo sguardo ma anche al primo assaggio. La gastronomia di questi luoghi è raffinata, deliziosa e prelibata. E’ la massima espressione dell’incontro tra le tante tradizioni culinarie che qui si sono incontrate e susseguite. Terre di pirati, dalle storie complesse e ricche di fascino e mistero, come la loro tavola: tutta da scoprire. La cucina creola ha rimandi francesi, asiatici, africani e mediterranei. E sa farli dialogare nel migliore dei modi.

Spezie e frittelle a St. Lucia

Ogni isola si caratterizza per il suo piatto tipico. Ogni isola è un’esplosione di bellezza e gusto tutto d scoprire. A St. Lucia impossibile perdersi le frittelle di baccalà: saltfish accras. Sono nei menu dei migliori ristoranti ma anche nei pentoloni di tutti i venditori che possono incrociarsi tra le strade di questa isola. Un peccato di gola da consumare passeggiando sulla spiaggia, assaporando fino in fondo il mix di sapori che questa speciale frittella racchiude. Cosa c’è dentro? Baccalà spezzettato, cipollotti, peperoncino, prezzemolo, pepe, aglio e spezie locali. Tocco finale, indispensabile per la frittura, l’aggiunta del binomio: uovo e farina. E a completare il tutto della speciale salsa creola piccante al tamarindo. A St. Lucia, poi, imperdibile anche il baccalà stufato accompagnato da banane verdi, una proposta unica che potrete incontrare tra i ristorati di Rodney Bay. Un suggerimento per l’acquisto di un souvenir speciale: il mix di aromi “Colombo”, il frutto della perfetta unione tra cumino, semi di coriandolo, zenzero, pepe nero, chiodi di garofano, fieno greco e curcuma.

Cerchi il rum migliore del pianeta?

Dove trovare il rum migliore del mondo? Martinica è l’isola che fa per voi, qui troverete i migliori distillati, lasciati invecchiare nelle antiche case coloniali. A differenza di quello noto a tutti, che nasce dalla melasse, il rum agricole caraibico è frutto della fermentazione del succo di canna da zucchero. A seconda dell’invecchiamento si divide nel paglierino rum “paille”, che ha riposato nelle botti di rovere dodici mesi, e nell’ambrato rum “vieux”, che nelle botti c’è rimasto per ben tre anni. Se volete assaggiare un cocktail a base d questo prezioso rum non perdete il Ti-Punch, fatto proprio con rum agricole, ghiaccio, zucchero di canna e lime. Ottimo anche con l’aggiunta di frutta.

Un piatto di carne…di squalo

Per chi ha programmato una vacanza a Trinidad e Tobago le sorprese gastronomiche in vista sono davvero tante. La cacciagione è il piatto della festa: ottima la lepre, da provare il cinghiale, per i coraggiosi c’è l’iguana fritto (o alla griglia). Ma il vero piatto forte è il sandwich di carne di squalo: “Bake and shark”. Com’è fatto? Si tratta di un piatto che è bene consumare quando si è ancora a stomaco vuoto. Una fetta di carne di squalo fritta tra due fette di pane fritte, il tutto accompagnato da verdure e salse speziate. Altro piatto tipico dell’isola è il crab n’dumpling, un’ottima zuppa speziata di granchio accompagnata dagli gnocchi locali.

Passione molluschi: il tuo posto è Guadalupa

Non riesci a resistere ai molluschi? Il tuo viaggio non può non essere che a Guadalupa, terra di molluschi giganti. Qui troverete tantissimi banchetti di strada pronti a offrire pesce freschissimo e molluschi. Ottima anche la carne, declinata in una frittella speziata. Queste frittelle speciali (chiamate bokit) possono essere preparate anche con tonno, prosciutto, pollo o baccalà. Ottimo anche il bokit con il “lambi”, una sorta di lumaca di mare con una meravigliosa conchiglia rosa. Il lambi è da provare anche accompagnato al riso e alle verdure e cucinato con erba cipollina, cipolle, aglio, limone, alloro, polpa di pomodoro, zucchero di canna e prezzemolo. Ottimo grigliato, condito con semplice succo di lime, e presentato su una foglia di banano.

Tutto quello che non potete perdere ai Caraibi

Ma al di là delle specialità isola per isola, i Caraibi offrono una vasta offerta culinaria. Ci sono piatti imperdibili. Prima di tutto è assolutamente da provare il Jerk: un mix di ingredienti per marinare carne e pesce prima della cottura alla brace. Come è fatto? Con scalogno, cipolle, timo, pepe di Giamaica, cannella, noce moscata, pepe rosso, bianco e nero, e sale. Rimanda agli echi spagnoli il maiale arrosto, comune in tutte le isole ma specialità di Porto Rico. Di solito è servito con fagioli e riso. Da non perdere l’astice in salsa criolla: condimento a base di cipolle, coriandolo, barbabietole, patate bollite, avocado, pomodori, peperoni dolci, peperoncino e succo di lime. Ai Caraibi è possibile gustare anche la trippa, la Sopa de Mondongo. Si tratta di frattaglie di manzo o maiale, cucinato a fuoco lento con una varietà di verdure locali. Ti piacciono i piatti impegnativi? La peperonata creola è il piatto che fa per te. Si chiama Pepperpot ed è un mix di melanzane, gombo, zucchina patisson, patate e quante più verdure possibile. Una ricetta infinita sotto il cielo dei Caraibi. In Repubblica Domenicana concedetevi un dolce bicchiere di Mama Juana, bevanda tradizionale fatta con rum scuro, vino rosso, miele ed erbe aromatiche. Una bevanda afrodisiaca, secondo la tradizione. Da non perdere anche il Calalou, uno stufato di verdure a foglia verde che affonda le sue radici nella cultura culinaria dell’Africa occidentale. La ricetta si presta a molte interpretazioni ma ci sono alcuni ingredienti fondamentali: l’amaranthus, il taro, la xanthosoma e gli spinaci d’acqua. La cottura lenta rende questo piatto particolarmente denso e consistente, qualcuno per renderlo ancora più ricco lo allunga con latte o crema di cocco.

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