Cibo degli astronauti: cosa si mangia tra le stelle?

L’assenza di gravità nello spazio priva gli astronauti del loro olfatto e di gran parte del gusto, lo sapevate?

Non possiamo dire con certezza se questo sia più un male o un bene, possiamo sicuramente affermare però che il cibo destinato agli astronauti, a vederlo, non sembra affatto così invitante.

Ogni singolo pasto viene studiato e “progettato” nelle cucine degli Space Food System Laboratories della NASA, dove cuochi-scienziati fanno tutto il possibile per preparare pasti nutrienti ma allo stesso tempo anche gustosi. Non va assolutamente dimenticato però che le complicatissime condizioni dello spazio rendono l’impresa più ardua!

I cibi sono tutti precotti e disidratati, questo perché a bordo delle navicelle è assolutamente vietato accendere fiamme, e quindi cucinare, e non ci sono frigoriferi o freezer. Quello che viene preparato sulla Terra per essere mandato nello Spazio è sempre confezionato sottovuoto, così facendo il cibo si manterrà più a lungo (almeno 18-24 mesi, a volte anche 3 anni) e non ci sarà alcuna possibilità che possa deteriorarsi a contatto con l’ossigeno.

Lo svantaggio però non è soltanto quello legato al sapore sei pasti.

Seppur si tratti di pasti sanied equilibrati, il loro processo di disidratazione e sterilizzazione purtroppo li priva di una gran parte delle loro proprietà nutritive. Le uniche provviste fresche sono quelle di frutta e verdura che vanno consumate in pochissimi giorni e proprio per questo non sono poi così numerose. Ecco perché gli astronauti assumono tutta una serie di pillole che li aiutino a compensare di ciò che necessita l’organismo.

Cibo degli astronauti

Generalmente, una volta seduti a tavola, gli astronauti si limitano soltanto ad aggiungere un po’ di acqua ai loro pasti, calda o fredda che sia.

Ma ecco cosa mangiano più spesso:

  1. Sale e Pepe liquidi

Chi avrebbe mai immaginato che il sale ed il pepe potessero essere liquidi? Nello Spazio funziona proprio così e non troverete mai la versione granulare, che finirebbe per disperdersi in giro senza neppure arrivare a toccare il piatto.

  1. Tonno termostabilizzato

Il tonno viene semplicemente sottoposto a trattamenti termici che servono ad eliminare ogni possibile microorganismo dannoso. E’ più o meno proprio come il tonno in scatola che tutti noi comuni mortali siamo abituati a mangiare nelle insalate, al mare o quando andiamo di fretta. Non lasciatevi spaventare quindi dal suo nome!

  1. Mac and Cheese da reidratare

Questi maccheroni al formaggio, una volta aperta la loro confezione ermetica e reidratati, vanno subito consumati. Sono probabilmente il piatto preferito degli statunitensi, manco a parlarne invece per un astronauta italiano che senza ombra di dubbio preferirebbe digiunare. Sicuramente le zuppe o le creme a base dei verdure risulteranno più gustose.

  1. Bevande in polvere

Caffè, tè, limonate, succhi d’arancia, sidro di miele ed altro ancora, tutto quello che può essere bevuto in orbita viene prima trasformato in polvere e poi richiuso in pratiche confezioni d’alluminio. Guai a dimenticare le cannucce, senza di quelle non si potrà bere proprio nulla.

  1. Alimenti irradiati

La carne di manzo, tacchino, maiale, così come le spezie o alcuni tipi di frutti, vengono sottoposti a radiazioni ionizzanti ad alta energia per rendere inattivi gli enzimi che causano il deterioramento dell’alimento. Certo non è proprio bello sapere che il cibo mangiato sia stato sottoposto a radiazioni, ma se serve a conservarlo più a lungo…

  1. Composta di Mele in tubetto

Si dice: “Chi si accontenta gode” ma giustamente Ligabue, in una sua canzone, aggiungeva anche un “così così!”.  Che si voglia o meno però, nello Spazio, ci si deve per forza adattare e quindi non si potrà fare a meno di consumare la composta di mele  a secco, direttamente dal pratico tubetto. Può mai essere degno di chiamarsi dessert?

  1. Gelato liofilizzato

Forse è l’accostamento più brutto di queste due parole. Il gelato, così buono ed amato, non vorremmo mai immaginarlo liofilizzato. Magra consolazione degli astronauti, costretti a lunghi periodi di cibo sottovuoto, dal sapore quasi nullo e dalla consistenza raccapricciante, che pur di mangiare qualcosa di dolce lo trovano comunque gradevole. Anche se è simile ad una gomma da masticare!

  1. Cocktail di Gamberetti

Un antipasto veloce e sempre molto elegante è proprio il cocktail di gamberetti. Per farlo servono gamberetti, ovviamente liofilizzati, e della salsa di rafano, in polvere. In pochissime mosse il piatto è anche servito.

  1. Tortillas

Di sicuro le tortillas non mancano proprio mai. Non si tratta però di una scelta di gusto ma di una scelta pratica! Le tortillas sono infatti molto utili per avvolgere il cibo e consumarlo senza che ci possa essere il rischio di sparpagliare nulla in giro per l’astronave.

  1. Insalata di prosciutto

Dimenticate il prosciutto che siete soliti farvi affettare in salumeria. Qui il prosciutto viene prima condito con delle salse (da reidratare) e poi avvolto in foglie d’insalata che hanno la stessa identica funzione delle tortillas. Di sicuro non si tratta del piatto più buono che si possa mangiare ma è il primo che si mai stato servito sulla luna. Capirete quindi la sua importanza e la grande emozione per chi lo mangia!

Se dopo aver letto questo articolo credete che la vita di un astronauta sia davvero difficile allora non avete considerato che, una volta aperte le confezioni sottovuoto, non sarà affatto possibile far volare briciole e simili. Il motivo? Anche il più piccolo ed apparente pezzo di cibo, in orbita, rischia di danneggiare degli strumenti delicatissimi se mai dovesse finire al loro interno.

Forse sarà proprio per tutti questi motivi che oggi i bambini alla domanda: “Cosa vuoi fare da grande” non rispondono più: “L’astronauta”?

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