Gruppi di acquisto solidale: scopriamo tutto quello che c’è da sapere

Un Gruppo di Acquisto Solidale, conosciuto anche come GAS, è un’organizzazione di consumatori che si uniscono per acquistare alimenti e prodotti a prezzi equi, direttamente dai produttori locali. Questo tipo di gruppo nasce con l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sostenibile e responsabile nei confronti dell’ambiente e della società, e negli ultimi anni il fenomeno sta acquisendo diffusione anche in Italia: secondo i dati più recenti, solo dal 2018 al 2020 ci sono stati oltre 800mila nuovi aderenti, raggiungendo un’incidenza percentuale del 12,3%.

Che cosa si intende per gruppi di acquisto solidale o GAS

In sintesi, il Gruppo di Acquisto Solidale (spesso sintetizzato in GAS) rappresenta un’alternativa sostenibile e responsabile al sistema economico tradizionale, basato sul rispetto dell’ambiente, della comunità e dei produttori locali.

I gruppi di acquisto solidale sono infatti una forma di acquisto collettivo e solidale, che mira a creare un sistema di distribuzione diretta tra i consumatori e i produttori; organizzata a livello locale, si basa essenzialmente sulla collaborazione volontaria fra i membri del gruppo, al fine di acquistare determinati prodotti, alimentari e non solo, direttamente dai produttori del territorio.

I membri del GAS si organizzano attraverso una piattaforma online o attraverso incontri periodici, discutendo delle modalità di acquisto e stabilendo le quantità da ordinare; la quantità degli ordini viene poi suddivisa tra i membri del gruppo in parti uguali. Il gruppo non ha fini di lucro: tutti i costi vengono divisi equamente tra i membri del gruppo, e le spese generalmente comprendono il prezzo dei prodotti, il trasporto e l’eventuale gestione della piattaforma online.

Grazie a questo sistema e all’organizzazione del gruppo, i membri possono beneficiare di prezzi inferiori rispetto ai negozi tradizionali, evitando la mediazione dei grossisti e dei rivenditori. Ma il GAS non riguarda solo l’acquisto di alimenti, perché all’interno del gruppo sono anche promossi i valori della promozione della sostenibilità ambientale e sociale, anche attraverso l’organizzazione di eventi culturali e informativi, come laboratori di cucina, incontri con i produttori e visite alle aziende agricole.

La filosofia dei GAS

Il GAS è una forma di economia sociale che mira a ribaltare il sistema economico tradizionale, basato sulla forza del mercato e dell’economia globale, in favore dei produttori locali e dei consumatori consapevoli. L’obiettivo principale di questo approccio è infatti quello di promuovere un consumo consapevole, sostenibile e rispettoso dell’ambiente, valorizzando la produzione locale e privilegiando le filiere corte. In questo modo si favorisce la riduzione dell’impatto ambientale legato alla produzione e al trasporto dei prodotti, si sostiene l’economia locale e si crea un rapporto più diretto tra produttori e consumatori.

Il gruppo di acquisto solidale è pertanto una forma di acquisto consapevole che favorisce la produzione locale e la riduzione dell’impatto ambientale, in cui gli aderenti contribuiscono alla costruzione di un sistema economico solidale e sostenibile, dove la collaborazione tra i membri è la base fondamentale per raggiungere gli obiettivi comuni.

I GAS nascono spesso in risposta alla crescente consapevolezza dei consumatori riguardo ai problemi della globalizzazione, della grande distribuzione e dell’agricoltura industriale. Questo movimento è nato negli anni ’80 in Francia ed è poi arrivato in Italia negli anni ’90, arrivando ai giorni nostri a contare migliaia di aderenti in tutta la penisola.

Secondo Paolo Graziano, professore di Scienza Politica all’Università di Padova e attento osservatore del fenomeno, “è importante sottolineare il loro ruolo nel promuovere altre forme di economia circolare e solidale, come ad esempio i gruppi locali di riuso o di condivisione, in grande sviluppo, molto facilitati dai social network”; i GAS quindi aiutano a far crescere e diffondere un modo diverso di concepire il consumo, consapevole e responsabile, e per questo motivo “cresceranno ancora, anche se in misura contenuta, perché parliamo sempre di una nicchia”.

Inoltre, l’acquisto diretto dal produttore consente ai membri del GAS di conoscere la provenienza degli alimenti e le modalità di produzione: questo crea un rapporto diretto tra il consumatore e il produttore, basato sulla fiducia reciproca e sul rispetto dell’ambiente. Da parte loro, poi, i produttori locali hanno l’opportunità di commercializzare i propri prodotti senza subire la concorrenza dei grandi distributori, arrivando a ridurre i costi di produzione e migliorare la qualità delle produzioni stesse.

Chi sono i membri dei GAS, i gasisti

E quindi, i Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) sono associazioni di cittadini che si uniscono per acquistare in modo solidale, responsabile e sostenibile prodotti alimentari e non solo. Questi gruppi nascono dalla necessità di creare una rete tra produttori locali e consumatori consapevoli, al fine di garantire la qualità dei prodotti e sostenere l’economia del territorio.

Il GAS è un’esperienza di economia solidale, in cui ogni membro partecipa attivamente alla gestione del gruppo e alla sua crescita. Più precisamente, i membri dei GAS si incontrano periodicamente per organizzare gli acquisti, discutere delle scelte da fare insieme ai produttori, condividere informazioni e conoscenze sulle tematiche dell’agricoltura biologica, della filiera corta e della sostenibilità ambientale.

In questo modo, il gruppo diventa un luogo di formazione, scambio culturale e sociale, dove si sviluppano relazioni umane basate sulla fiducia reciproca, e assolve anche una funzione “politica“, perché rappresenta anche uno strumento di lotta contro la grande distribuzione, la globalizzazione dell’economia e il degrado ambientale.

Attualmente i GAS sono presenti in molte città italiane e rappresentano una vera alternativa al sistema economico dominante, e i gasisti (modo in cui a volte ci si riferisce ai membri del gruppo) diventano così attivi partecipanti al sistema economico, imparando a conoscere la filiera produttiva dei beni che acquistano e a valutare criteri come la qualità, l’etica del lavoro e la sostenibilità ambientale.

Essere gasista non significa soltanto fare la spesa in maniera diversa, ma anche condividere uno stile di vita più consapevole e attento alle proprie scelte quotidiane. Oltre all’acquisto dei prodotti alimentari freschi o trasformati (come frutta, verdura, carne, formaggio, pane), i GAS spesso organizzano anche eventi culturali, incontri di formazione e iniziative di solidarietà locale. In questo modo, i gasisti diventano parte attiva della comunità e promuovono una visione alternativa dell’economia e della società.

Per entrare in un GAS non servono particolari competenze o esperienze: ciò che conta è abbracciare questa filosofia, avere voglia di partecipare attivamente alla vita del gruppo e condividere i valori della solidarietà e della sostenibilità ambientale. Praticamente, il primo passo è cercare i gruppi presenti nella propria zona, informandosi attraverso internet o chiedendo consiglio ad amici e conoscenti, e poi contattare i membri del gruppo per capire come funziona e come partecipare. Di solito, infatti, ogni GAS ha le proprie regole e modalità organizzative, e potrebbe essere necessario pagare una quota associativa o partecipare attivamente alle attività del gruppo per diventare effettivamente membro, ottenendo in cambio accesso a prodotti freschi e di qualità a prezzi vantaggiosi e la possibilità di sostenere l’economia del proprio territorio, conoscendo direttamente i produttori e le loro tecniche di coltivazione.

 

I gruppi di acquisto solidale in Italia: dove si trovano i principali

In Italia esistono numerosi GAS che si occupano di diversi prodotti alimentari, come frutta e verdura, carne, formaggi e vino, offrendo anche supporto (e spesso contribuendo a tenere in attività) piccoli produttori locali.

Il numero esatto dei GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) presenti sul territorio italiano non è facilmente quantificabile, poiché non esiste un registro ufficiale, ma si stima che siano presenti circa 7000 GAS distribuiti su tutto il territorio nazionale, tutti accomunati dal funzionamento in base al principio della filiera corta, ovvero sulla riduzione degli intermediari tra il produttore e il consumatore.

In generale, i gruppi di acquisto solidale sono organizzati in modo autonomo e indipendente, ma spesso fanno parte di una rete nazionale o regionale che li aiuta a scambiarsi esperienze e conoscenze. Le aree a maggior densità di GAS sono localizzate nelle regioni del Nord Italia o del Centro, mentre invece queste esperienze sembrano ancora poco diffuse nelle zone meridionali.

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