Zucche ornamentali: sono belle ma occhio che non si mangiano!

Zucca commestibile

Possono essere molto grandi o, al contrario, quasi delle miniature; hanno bucce di colore vario, dall’arancione al verde, e spesso la loro forma è irregolare e particolare, elemento che diventa un tratto peculiare. Parliamo delle zucche ornamentali o zucche decorative, particolari tipologie di questi ortaggi della famiglia delle cucurbitacee che sono pienamente di stagione in queste settimane, facilmente reperibili in supermercati e negozi specializzati: c’è un “ma”, però, perché non sempre queste zucche sono commestibili e, anzi, in alcuni casi potrebbero causare intossicazione alimentare.

Quali sono le zucche ornamentali

Conosciute anche come zucche decorative, con l’espressione zucche ornamentali si fa riferimento a una serie di tanti tipi di zucca di forme e dimensioni differenti, che nella stagione autunnale diventano perfette decorazioni della casa e della cucina, diventando preziosi complementi di arredo quando posizionate in un cestino o usate come centrotavola rustico.

In genere, le più diffuse zucche ornamentali hanno dimensioni ridotte e sono grandi poco più di un palmo di mano, ma in questa categoria rientrano anche le enormi zucche che sono usate per ricavare la jack-o’- lantern, la tipica zucca di Halloween.

Il tratto peculiare delle zucche decorative è l’aspetto esteriore: la loro buccia esterna presenta infatti colorazioni particolari, forme caratteristiche o dettagli come increspature e bitorzoli che rappresentano il “valore aggiunto” all’estetica, l’elemento che attrae subito gli sguardi. Si tratta quindi di zucche che non sono state selezionate per il gusto, ma per l’aspetto estetico, che le rende perfette decorazioni per le case in vista di Halloween o semplicemente per dare un tocco autunnale all’arredamento.

Le zucche ornamentali sono commestibili?

Belle, ma non buone insomma: quando acquistiamo delle zucche decorative dobbiamo essere consapevoli che il loro utilizzo si dovrebbe solitamente (e precauzionalmente) limitare solo alla finalità appunto ornamentale, perché genericamente non sono saporite e, nei casi peggiori, sono addirittura nocive per la salute umana.

Per dirla in altri termini, nella maggior parte dei casi le zucche ornamentali o decorative non sono commestibili perché contengono cucurbitacina, una sostanza tossica di sapore amaro che può provocare conseguenze pericolose quando consumata, e che viene prodotta naturalmente dalle cucurbitacee selvatiche per respingere gli insetti predatori come i bruchi.

I metodi di coltivazione storici hanno infatti permesso di eliminare questa sostanza nociva da altre tipologie di cucurbitacee adatte all’alimentazione umana, come le classiche zucche commestibili, ma anche zucchine, cetrioli e meloni, mentre la cucurbitacina permane ancora in zucche ornamentali e nelle varietà ibride (incroci tra zucche commestibili e zucche decorative) che nascono come effetto dell’impollinazione degli insetti.

Come riconoscere le zucche ornamentali

Ci potrebbe essere quindi un problema: le forme e il colore di questi ortaggi possono ingannare il consumatore, essendo in alcuni casi molto simili alle comuni zucche commestibili. Per questo motivo, innanzitutto, le zucche ornamentali dovrebbero essere vendute con indicazione precisa della loro “natura”, in reparti (o quanto meno aree) distinte rispetto agli ortaggi destinati al consumo alimentare.

Per fortuna, poi, ci sono alcuni modi empirici per capire se la zucca che abbiamo in casa è commestibile o meno: in primis, la maggior parte delle zucche ornamentali sono essiccate e quindi molto difficili da tagliare. Se riusciamo a intaccare la buccia esterna e “aprire” la zucca, poi, l’interno rivela uno scarso quantitativo di polpa, solitamente molto fibrosa, molto dura o molto acquosa; a questo punto, possiamo fare una rapida prova d’assaggio con una piccola quantità di polpa cruda per verificare il sapore che percepiamo come più immediato. Se sentiamo subito un gusto amaro, meglio soprassedere e gettar via la zucca perché proprio questo sentore è indizio del tenore di cucurbitacina, percettibile sia nella polpa della zucca cruda, sia dopo la sua cottura.

Non dobbiamo però soffermarci solo sull’apparenza, però, perché nella grande famiglia delle zucche rientrano tante altre tipologie che, in virtù di forme o colori fuori dall’ordinario, potremmo semplicisticamente ornamentali, ma che sono commestibili e molto apprezzate. È il caso ad esempio della zucca pâtisson o “disco volante”, della zucca “a turbante”, della zucca di Chioggia, della zucca Serpente, della Trombetta di Albenga e così via, caratterizzate da un aspetto esteriore curioso, ma perfettamente commestibili (e, anzi, di grande pregio gastronomico).

Le conseguenze dannose per la salute

Ma cosa succede se mangiamo le zucche decorative? I problemi derivano come detto dalla presenza di cucurbitacine, sostanze tossiche altamente irritanti e amare, che possono provocare una serie di disturbi e fastidi che si presentano poco tempo dopo l’ingestione.

Tra gli effetti negativi più frequenti ci sono a dolore digestivo, nausea, vomito e diarrea, che può essere anche di tipo sanguinolento, fino a grave disidratazione che richiede il ricovero in ospedale.

E quindi, le zucche ornamentali disponibili in commercio sono da considerare sempre tossiche e utili solo per usi prettamente decorativi, e non vanno mai confuse con la zucca commestibile.

Zucche ornamentali e zucche commestibili, come evitare problemi

In conclusione, ecco alcuni suggerimenti pratici per evitare ogni tipo di problema e mettersi al sicuro da un potenziale avvelenamento.

Come detto, il sapore è l’elemento prioritario che ci aiuta a distinguere se una zucca è commestibile o meno: quando, dopo l’assaggio, permane in bocca una sensazione di amaro, la zucca non è commestibile, e le zucche commestibili lasciano al palato un gusto dolciastro o al massimo neutro.

Se abbiamo dubbi, quindi, dobbiamo provare la polpa cruda e se percepiamo un sapore amaro è preferibile sputare il boccone e non usare l’ortaggio in questione per scopi alimentari: la cucurbitacina è resistente al calore e non viene eliminata neanche previa cottura.

[fbcommentssync]