Non solo i tre bicchieri del Gambero Rosso o le chiocciole di Slow Wine: negli ultimi anni i premi dedicati a eleggere i migliori vini si sono moltiplicati, tanto che spesso è difficile tenere il passo e restare informati in modo adeguato. Ci sono i premi di testate giornalistiche specializzate, quelli assegnati nel corso delle grandi manifestazioni dedicate al vino, e poi ancora le guide di settore e così via: scopriamo insieme quali sono i concorsi e i riconoscimenti più prestigiosi in Italia e nel mondo dedicati ai calici di vino.
Le guide sul vino più importanti d’Italia
Il nostro tour parte dalle guide pubblicate in Italia e realizzate da associazioni attive nella promozione dell’industria del vino in ogni suo aspetto.
Guida Vini d’Italia Gambero Rosso. Partiamo da quella che forse è la guida più famosa d’Italia per i winelover, quella realizzata dagli esperti del Gambero Rosso e pubblicata sin dal 1987. Ogni anno sono sottoposti a giudizio circa ventimila prodotti delle più autorevoli cantine italiane, che ricevono un punteggio espresso in bicchieri (da un minimo di uno a un massimo di tre). Nel tempo, poi, la guida ha avuto una diffusione internazionale e una traduzione in inglese, tedesco, giapponese e cinese.
Slow Wine. Dopo aver collaborato per oltre venti anni alla Guida del Gambero Rosso (dalla prima edizione del 1987 a quella del 2009), gli associati di Slow Food hanno dato vita nel 2011 a una speciale guida al bere slow, in rispetto ai temi e alla filosofia che muove i loro interessi, orientati a un cibo e a un vino “buoni, puliti e giusti“. Oggi la Slow Wine recensisce quasi duemila cantine in tutta Italia, degustando 24 mila vini a cui i giudici assegnano una valutazione in chiocciole, logo dell’associazione, che viene attribuita alle ini e cantine che lavorano la vigna badando alla sostenibilità.
Vitae. È la guida realizzata dagli iscritti all’Associazione Italiana Sommelier: assegna un punteggio in viti (da una a quattro) e mette sotto esame oltre duemila cantine e 15 mila vini, degustati rigorosamente alla cieca. Oltre alla guida cartacea, ora è possibile sfogliare anche la pratica app per leggere comodamente le recensioni al momento opportuno.
Guida Essenziale ai Vini d’Italia. Creata nel 2014 da Daniele Cernilli (noto anche come Doctor Wine), uno dei più famosi giornalisti enogastronomici italiani, già direttore di Gambero Rosso e artefice del successo della guida. Il voto viene assegnato in centesimi, con riconoscimenti speciali per alcune tipologie di vino particolarmente meritevoli, come il “faccino“, la stilizzazione del volto di Cernilli che “mette la faccia” nel raccomandare un’etichetta o una cantina.
BIWA. È il Best Italian Wine Awards, una classifica inventata nel 2012 da Luca Gardini e Andrea Grignaffini, che seleziona e giudica le migliori 50 etichette italiane dell’anno: la giuria è internazionale e rigorosamente selezionata, e oltre alla graduatoria sono assegnati anche gli Awards, premi speciali per le etichette, le aziende e i professionisti che si sono distinti nel mondo vitivinicolo.
Le principali guide internazionali
Dall’Italia allarghiamo lo sguardo a tutto il mondo, dove si nota la personalizzazione della critica: molto più che nel nostro Paese, infatti, all’estero si fa molto affidamento sul giudizio del singolo valutatore, capace di creare una community di appassionati (o di haters, anche) che attende i suoi aggiornamenti e le sue segnalazioni.
The Wine Advocate. Fondata sul finire degli anni Settanta, The Wine Advocate è una delle riviste più note e influenti del mercato statunitense e internazionale: merito anche di Robert Parker, fondatore dell’iniziativa, a cui non sono mancate critiche (soprattutto per la “semplificazione” del giudizio sui vini) ma anche il giusto riconoscimento al merito. I voti alle produzioni sono espressi in centesimi; dal 2001, per i giudizi è attivo un team dislocato nelle più importanti regioni del vino del mondo (ad esempio, Monica Larner è attualmente la responsabile per l’Italia).
Wine Spectator. Altra rivista storica pubblicata negli Stati Uniti, dal 1988 pubblica una classifica dei “100 migliori vini” che rappresenta uno dei punti di riferimento per gli esperti e gli appassionati del bere: ogni anno 15mila vini sono sottoposte a degustazioni rigorosamente alla cieca, con valutazioni e schede tecniche affidate a uno staff di giornalisti di grande esperienza, che esprime voti in centesimi.
Wine Enthusiast. Magazine statunitense fondato nel 1988, raggiunge oltre 800mila lettori in tutto il mondo: la sua classifica – sempre basata su un sistema centesimale – si discosta dalle precedenti perché prende in considerazione anche altri fattori che contribuiscono all’entusiasmo, come rapporto qualità-prezzo, bevibilità e disponibilità.
Decanter. Dagli USA al mercato del Regno Unito: secondo gli esperti, la rivista londinese fondata nel 1975 ha un valore paragonabile a quello di Wine Spectator, con pubblicazioni in quasi 100 Paesi al mondo e numerosi Masters of Wine tra i collaboratori. Anche questa guida prevede un sistema di giudizio con un massimo di 100 punti e i vini migliori sono premiati nel corso di un grande evento, il Decanter World Wine Awards (DWWA), ritenuto il più grande e prestigioso concorso vinicolo al mondo.
I concorsi per i migliori vini
Oltre alle pubblicazioni, c’è poi un altro grande universo che valuta, giudica e premia le migliori produzioni vinicole, quello dei concorsi e delle manifestazioni dedicate ai prodotti della vigna. Abbiamo segnalato solo alcuni di questi grandi eventi, che si svolgono a livello nazionale e internazionale, perché il panorama è in costante evoluzione e non è facile tenere il ritmo!
International wine challenge (IWC) di Londra. Sul sito ufficiale si legge che è “la più competizione di vini più rigorosa, imparziale e influente al mondo” e nel 2020 festeggia i 36 anni di attività: le degustazioni avvengono alla cieca e ogni vino premiato con medaglia è sottoposto al giudizio di almeno 12 critici diversi, compresi Masters of Wine.
Vinitaly. Anche il Salone Internazionale del vino e dei distillati di Verona assegna riconoscimenti alle migliori produzioni con il Premio Internazionale Vinitaly, che rimarca anche la vocazione mondiale del salone.
OIV. L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino è un riferimento per il settore sin dal 1930 e si suddivide in 11 categorie di gara, con valutazioni affidate a una giuria internazionale composta da personalità eminenti del campo vitivinicolo che rappresentano i Paesi appartenenti all’OIV