Per alcuni è una vera eresia, per altri un alimento comodo da sfruttare all’occorrenza, per altri ancora un piccolo peccato di gola: fare una pizza surgelata non è necessariamente un’offesa alla straordinaria tradizione italiana nel campo dell’arte bianca, ma solo un modo per gustare rapidamente un alimento confezionato per un pasto veloce. Ma come si cucinano questi prodotti e quali sono le regole per fare una pizza surgelata?
Pizza surgelata, una storia lunga quasi un secolo
Solitamente associamo gli alimenti surgelati a un basso livello di qualità e a un profilo insapore e indistinto, e ciò vale in particolare per la pizza napoletana, anche perché nel nostro Paese abbiamo sempre una pizzeria a portata di delivery o possiamo lanciarci a preparare una pizza fatta in casa. Ma non è detto che ciò che si nasconde nel congelatore debba per forza essere così terribile e anzi, con un pizzico di creatività, alcuni alimenti potrebbero persino qualificarsi come “buoni”.
E negli ultimi anni, proprio la pizza surgelata sta ricevendo maggior cura rispetto al passato, e alcuni produttori utilizzano (evidenziandoli bene in etichetta) ingredienti di maggior pregio e qualità per i condimenti, come olio di oliva, mozzarella di bufala (e non formaggi alternativi di qualità inferiore) e sugo di pomodori italiani, che la fa maggiormente somigliare a quella che classicamente ordiniamo in pizzeria o consumiamo a casa.
Un panorama ben diverso da quello delle origini: la pizza surgelata deriva infatti dai brevetti dell’imprenditore statunitense Charles Birdseye, che dal 1930 diede un contributo eccezionale allo sviluppo dell’industria del freddo sviluppando un processo completamente nuovo per un congelamento rapido commercialmente valido di vari alimenti, tra cui appunto la pizza. In realtà, la prima pizza surgelata fu commercializzata negli Stati Uniti solo a partire dagli anni Cinquanta, quando i soldati rientrati dalla guerra iniziarono ad avvertire la nostalgia del tipico alimento italiano, e da lì poi ha conosciuto un successo costante e continuo anche nel resto del mondo.
Come cuocere la pizza surgelata, le premesse
Insomma, oggi la pizza surgelata non è necessariamente un alimento da bandire dalle nostre tavole, a patto di saperla cuocere e valorizzare (e di scegliere prodotti di qualità superiore, leggendo con attenzione gli ingredienti riportati sulla confezione).
Anche se tecnicamente è sufficiente leggere e rispettare le indicazioni riportate sulla confezione, infatti, l’esperienza ci può suggerire alcuni trucchi per migliorare la preparazione di questo alimento, sia in termini di cottura che di condimento.
Se partiamo infatti da una pizza semplice – una margherita classica o una pizza base bianca – possiamo infatti aggiungere un tocco personale dopo la cottura, aggiungendo ingredienti a piacere per creare delle speciali, originali e sfiziose pizze gourmet fatte in casa in poco tempo.
Un altro di questi accorgimenti è tirare la confezione di pizza fuori dal congelatore almeno un’ora prima della cottura: ovviamente, di solito scegliamo questo alimento per una cena rapida dell’ultimo momento, e quindi non è sempre possibile rispettare questo suggerimento, ma per un’esperienza ideale sarebbe preferibile far riprendere calore lentamente alla pizza a temperatura ambiente per un certo periodo (ma non eccessivamente, per ridurre il rischio di contaminazione).
Per quanto riguarda la cottura, poi, dobbiamo tener presente un aspetto importante: le pizze surgelate sono precotte, e anzi negli ultimi anni i produttori evidenziano in confezione la modalità di cottura originaria (e, in tal senso, meglio privilegiare quelle preparate in forno a legna), e quindi il nostro compito non è quello di cuocere l’alimento, ma di portarlo alla giusta temperatura scegliendo una delle tre modalità che abbiamo a disposizione tra forno, padella e forno a microonde.
Già con questi piccoli trucchi possiamo trasformare la pizza surgelata in una buona pietanza per una cena alternativa, economica e adatta a tutta la famiglia, da servire eventualmente anche in occasioni improvvisate con amici giunti in casa all’ultimo momento.
Fare pizza surgelata in forno
Il metodo più semplice e pratico di preparare una pizza surgelata è usare il forno di casa.
Per una cottura perfetta occorre innanzitutto preriscaldare il forno per alcuni minuti al massimo della potenza, infornando poi la pizza e lasciandola riscaldare per 5 o 10 minuti (a seconda della tipologia di pizza e delle istruzioni riportate in confezione). Se vogliamo condire in modo originale la pizza, possiamo interrompere la cottura a metà, aggiungere gli ingredienti che desideriamo e poi completare la cottura fino a raggiungere il risultato ottimale.
In genere si ritiene più adatto il forno statico rispetto a quello ventilato, perché quest’ultima modalità potrebbe asciugare eccessivamente l’impasto e rendere la pizza di consistenza troppo secca e croccante. Se al contrario prediligiamo proprio la croccantezza (magari con parte interna morbida), possiamo anche passare la pizza sotto al grill per un minuto prima di sfornare.
Importante è posizionare la pizza non sulla teglia, ma sulla griglia o ancor meglio su una pietra da cottura, usando lo scompartimento centrale del forno.
Cuocere pizza surgelata in padella
Se vogliamo optare per una metodologia di cottura ancora più rapida possiamo cuocere la pizza surgelata in padella, che non richiede alcun procedimento preventivo di preriscaldamento.
Serve solo una padella dotata di coperchio, meglio se antiaderente (o comunque unta con dell’olio dell’oliva per evitare fastidiosi incollamenti di impasto), in cui andremo a poggiare la pizza surgelata, che faremo cuocere per circa 10 minuti.
Cuocere pizza surgelata in microonde
L’ultima alternativa è la cottura in microonde, perfetta soprattutto per i modelli che possiedono la funzione crisp, che permette di cuocere i cibi in modo uniforme.
In questo caso, dobbiamo solo preriscaldare il piatto e aggiungere la pizza appena presa dal freezer quando leggeremo l’indicazione sul display, completando la cottura fino a quando la mozzarella sarà perfettamente sciolta.
In assenza di microonde con funzione crisp, possiamo comunque preparare la pizza in microonde con funzione combinato a media potenza, verificando come nel caso precedente che la mozzarella sia filante per poterla finalmente gustare.