Aziende plastic free: quali sono e come hanno ridotto l’utilizzo della plastica per aiutare l’ambiente

L’inquinamento originato dall’utilizzo eccessivo della plastica, riversato soprattutto in mare, rappresenta la seconda emergenza ambientale seguita solo da quella climatica, entrambe tuttavia strettamente correlate. E’ Legambiente a fornire dati decisamente allarmanti sulla situazione ormai critica che colpisce da anni il pianeta: sono infatti circa 8 miliardi solo le bottiglie di plastica vendute e utilizzate solo nel Paese poiché proprio gli italiani detengono il primato relativo al consumo di acqua in bottiglia, circa 206 litri pro capite all’anno, che si traduce in circa 1 milione 165 mila tonnellate di CO2 derivanti da produzione e trasporto. Tale produzione di plastica contribuisce inevitabilmente a incrementare le emissioni di gas serra e lo spreco d’acqua poiché per produrre un chilo di PET, in grado di dare vita a 25 bottiglie da un litro e mezzo, occorrono ben 17 litri d’acqua e due di petrolio. Tutto questo determina una filiera di produzione decisamente insostenibile che comporta un consumo di energia circa 2.000 volte superiore a quella necessaria per ottenere la medesima quantità d’acqua erogata da un rubinetto connesso a un acquedotto. Per questo motivo sempre più aziende adottano la filosofia “plastic free“, modificando i propri packaging e impiegando materiali più sostenibili, volti a ridurre sia gli sprechi che l’inquinamento ambientale.

Anche il consumatore si rivela sempre più attento e consapevole nei confronti di una problematica concreta che coinvolge il pianeta decisamente da vicino. Il sempre crescente desiderio di sostenibilità ha dunque portato le aziende a un’inevitabile inversione di rotta volta ad assecondarne le esigenze. Ecco dunque quali dei più noti brand stanno adottando da tempo una filosofia sempre più “free from plastic” e in che modo hanno scelto di intervenire in modo tale da ridurre, anche se nel proprio piccolo, ogni tipo di spreco e le principali fonti di inquinamento.

Free from plastic: quali aziende hanno scelto la sostenibilità

Pioniere della filosofia “free from plastic” è stata la catena di supermercati NaturaSì, prima in Italia a eliminare l’acqua confezionata all’interno di bottiglie in PET, sostituendola con erogatori in grado di depurare ulteriormente quella proveniente dagli acquedotti, già di per sé sicura. Il progetto è partito in concomitanza con la Giornata mondiale dell’acqua il 22 marzo con un’operazione denominata proprio Plastic Free concepita proprio dall’azienda del biologico più conosciuta nel Paese in collaborazione con Legambiente e il patrocinio del ministero dell’Ambiente e coinvolge ad oggi oltre 100 punti vendita distribuiti sul territorio. Un’operazione volta a distribuire l’acqua non più all’interno di bottiglie in PET ma in vetro e ricaricabili, a un costo fino a 4 volte inferiore, rappresentando in questo modo un enorme vantaggio sia per il consumatore finale che per l’ambiente.

Notevole cambio di rotta anche per quanto riguarda Nestlé conosciuta anche e soprattutto per la famosissima polvere di cacao da miscelare al latte, venduta nella “leggendaria” confezione in plastica dall’inconfondibile colore giallo canarino. Una svolta sostenibile che a breve comporterà la sostituzione del vecchio pack, entrato nelle case di milioni di famiglie con un’alternativa sostenibile realizzata in cartone, un’evoluzione che in futuro toccherà sicuramente anche altri prodotti proposti dal brand, ad oggi tra i principali inquinanti al mondo secondo le statisiche prodotte dall’ONG Break Without From Plastic.

Già da diversi mesi, anche MSC Crociere ha annunciato l’eliminazione delle cannucce di plastica a bordo delle sue navi mentre Lego ha già provveduto a immettere sul mercato, il primo set di costruzioni green: all’interno del kit sono infatti presenti mattoncini che rappresentano alberi e foglie, tutti prodotti in plastica vegetale derivante dalla canna da zucchero, il tutto con l’obiettivo di riuscire a realizzare, entro il 2025, packaging totalmente sostenibili.

Allo stesso modo anche Unilever, nota multinazionale che comprende oltre 400 marchi tra i più noti nel settore food & beverage,e in quello legato all’igiene della persona e della casa,  ha presentato un importante progetto. Si chiama “Less Plastic Movement”ed è un movimento Plastic free che prevede il coinvolgimento di una serie di attori famosi uniti in favore della sensibilizzazione ambientale. Il progetto ha già di fatto preso vita attraverso un’azione decisamente impattante sul mercato mondiale: Unilever ha infatti scelto di eliminare totalmente la plastica dalla sua linea produttiva Carte d’or, leader in Italia per quanto riguarda il gelato in vaschetta, risparmiando ben 750 tonnellate di plastica all’anno grazie all’eliminazione di 11 milioni di vaschette che sono state sostituite con confezioni in carta compostabile e riciclabile, che possono tranquillamente essere smaltite nell’organico/umido. Un ulteriore passo importante per l’azienda è l’obiettivo fissato per il 2025 volto a sostituire il 100% dei packaging attuali con confezioni riciclabili, compostabili e riutilizzabili.

Tante sono le aziende che hanno scelto di adottare una politica aziendale più sostenibile, plastic free e meno impattante per l’ambiente: piccoli passi sicuramente destinati a spianare una strada rivolta ad altre realtà economiche, volta alla sensibilizzazione e al rispetto dell’ambiente in cui viviamoe di cui siamo ospiti.

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