Niente più frasi d’amore nei Baci Perugina: ecco cosa troveremo

Un gesto per certi versi audace e innovativo, di sicuro sorprendente: per la prima dopo 102 anni, infatti, la Nestlé ha deciso da dare una svolta (per ora temporanea) al dolcetto diventato simbolo della festa di San Valentino, sostituendo le iconiche frasi dei Baci Perugina con dei disegni! Arrivano quindi i primi Baci Perugina senza frasi della storia, che danno spazio all’arte visiva di Antonio Colomboni per trasmettere il proprio messaggio di amore universale.

La novità del 2024: Baci Perugina senza frasi

Ci avviciniamo al 14 febbraio, giorno in cui si celebra l’amore e l’affetto reciproco e in cui si rinnova la tradizione di regalare dei Baci Perugina, ormai diventati il cioccolatino simbolo della festa.

È forse proprio per questa aura di “classicità” che ha fatto scalpore la decisione di Nestlé, la multinazionale che detiene il marchio Perugina, che ha dato una sterzata sorprendente proponendo i Baci in una veste rinnovata e inaspettata. Quest’anno, infatti, gli innamorati (e i golosi) non troveranno più gli storici cartigli contenenti frasi romantiche avvolti intorno al cioccolatino, ma un bigliettino con illustrazioni firmate da Antonio Colomboni, noto anche come ScombinAnto su Instagram.

Insomma, per la prima volta dalla loro creazione – quando ancora rischiavano di chiamarsi “cazzotti”, quindi – i Baci rinunciano alle frasi e alle parole per puntare su un tocco artistico che si discosta dalla consuetudine.

I disegni dei Baci Perugina 2024: 23 illustrazioni di ScombinAnto

Con il suo stile distintivo, colorato e diretto, Colomboni ha creato una serie di illustrazioni che catturano l’essenza dell’amore in tutte le sue forme, declinato in 23 disegni “universali” e senza frasi.

Le immagini pop disegnate dall’illustratore e art director di Toilet Paper Magazine, infatti, parlano un linguaggio per l’appunto universale, che non necessita di traduzione e che è immediatamente comprensibile a chiunque, anche a un bambino che non sa ancora leggere.

Chi scarta i Baci Perugina in limited edition 2024, quindi, troverà un cartiglio con due gatti che intrecciano le loro code a formare un cuore, un cactus che si annaffia da solo in segno di autostima e cura di sé, due giovani che condividono la musica in un’intimità silenziosa, un cannocchiale che si perde nell’ammirazione del cosmo, due scarpe i cui lacci formano un cuore. L’interpretazione del messaggio restano insomma soggettiva e libera per colui o colei che aprirà il cioccolatino, che potrà “applicare” il concetto di amore al rapporto di coppia, ma anche all’amicizia, alla famiglia o agli animali domestici.

La scelta di Perugina: un messaggio universale

La scelta di sostituire le frasi d’autore con queste illustrazioni è una dichiarazione d’intenti da parte di Baci Perugina: l’amore trascende il linguaggio verbale e può essere espresso in modi che vanno oltre le parole.

Ogni cioccolatino diventa così un messaggio d’amore senza barriere, un piccolo quadro che celebra l’affetto in tutte le sue manifestazioni, dal romantico al platonico, dall’amore per la natura a quello per gli animali.

La confezione dei Baci Perugina si trasforma anch’essa, adottando i vivaci disegni di Colomboni che rimpiazzano le classiche stelle con sorrisi, nuvolette, pianeti e, naturalmente, cuori. Chiara Richiedei, Marketing Manager di Baci Perugina, sottolinea come il brand sia sempre stato all’avanguardia e intenda oggi proporre “un cioccolatino di alta qualità che trasmette messaggi positivi”. L’arte di Colomboni, con la sua popolarità e capacità comunicativa, è la perfetta incarnazione di questa filosofia.

Una piccola rivoluzione dopo 102 anni

Come detto, oggi i Baci Perugina hanno superato il secolo di vita e successo: era infatti il 1922 quando Luisa Spagnoli li creò nella sua bottega di famiglia a Perugia. Inizialmente chiamati “Cazzotti”, furono presto rinominati grazie all’intuizione del socio fondatore Giovanni Buitoni, mentre Federico Seneca, art director di casa Perugina, contribuì al successo del prodotto con il suo design iconico, ispirato al celebre dipinto “Il Bacio” di Hayez.

E proprio la coppia Seneca e Buitoni ha il merito di aver inventato il cartiglio con la frase, che è stato il tratto distintivo cardine del cioccolatino e unicum nel panorama dolciario: secondo le ricostruzioni e le “leggende”, il bigliettino che accompagna il cioccolatino argentato ha inizio con un gioco di parole e un’intuizione geniale. Tutto nascerebbe dall’abitudine di Buitoni e Luisa Spagnoli, amanti clandestini, di scambiarsi messaggi d’amore nascosti nei cioccolatini: lo stesso Buitoni e Seneca decisero poi di “sfruttare” questo canale per sorprendere chi scartava i Baci.

I due sono stati anche i primi autori dei cartigli, per i quali non si limitarono a frasi romantiche: la loro verve creativa li portò infatti a giocare con il linguaggio e l’ironia, come dimostra la prima frase inserita nei Baci – “Meglio un bacio oggi che una gallina domani” – per giunta firmata scherzosamente “Seneca”, in riferimento volutamente ambiguo al filosofo latino. Questo gioco di parole creò confusione e curiosità tra i consumatori, contribuendo a rendere i cartigli un vero e proprio oggetto di culto.

La popolarità dei cartigli crebbe rapidamente, tanto che venne indetto uno dei primi concorsi a premi d’Italia: i collezionisti venivano stimolati a cercare e scambiare i bigliettini per comporre intere frasi, divise in stornelli successivi, un meccanismo che alimentava l’interazione e la passione per la raccolta.

Federico Seneca fu anche l’artefice della traduzione di una frase di Cyrano de Bergerac che divenne iconica: “E che cos’è un Bacio? Un apostrofo rosa fra le parole t’amo” Intraducibile letteralmente dall’originale francese, questo adattamento catturava l’essenza poetica del gesto d’amore che i Baci Perugina rappresentano.

Con il passare degli anni, i cartigli hanno iniziato a parlare più lingue, riflettendo l’espansione internazionale del brand e la sua capacità di toccare i cuori in tutto il mondo. Oggi, i messaggi d’amore sono tradotti in otto lingue, raggiungendo un pubblico sempre più ampio e diversificato, e nel 2017 hanno parlato anche in nove dialetti regionali, da quello siciliano a quello genovese, con un totale di 100 frasi collezionabili.

La tradizione dei cartigli si è arricchita a partire dal 2015, quando artisti, cantanti e personaggi dello spettacolo italiano hanno iniziato a collaborare con Baci Perugina, portando la loro creatività e personalità nella scrittura dei messaggi: tra i firmatari dei messaggi ci sono stati Laura Pausini, Tiziano Ferro, Fedez, Emma Marrone, ma anche Enrico Nigiotti e Mara Maionchi, Luciana Littizzetto e Stash, Pinguini Tattici Nucleari ed Elodie, Dolce e Gabbana , e ancora Alessandro Siani, Claudia Gerini, Claudio Amendola, Francesca Neri, Beppe Fiorello e Vincenzo Salemme.

La storia del cartiglio dei Baci Perugina è stata quindi un viaggio attraverso l’evoluzione della comunicazione e dell’espressione dell’affetto: da semplici bigliettini nascosti tra amanti a messaggi multilingue che uniscono culture diverse, sono diventati essere un simbolo dell’universalità dell’amore e della capacità di Baci Perugina di rinnovarsi, mantenendo sempre vivo il suo spirito. Come dimostra l’ultima decisione appena raccontata, quella di proporre degli originali Baci Perugina senza frasi ma con disegni, per intercettare anche i nuovi trend di comunicazione, che preferiscono la parte “visual” a quella testuale.

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