Bambini al ristorante: idee e consigli per i genitori più disperati

Può essere un’esperienza faticosa e complicata per i genitori, e un vero inferno per gli altri clienti e per i il personale di sala: andare con bambini piccoli al ristorante rischia di diventare una mission impossibile, tra pianti, noia e richieste di svago a cui non sempre mamme e papà sanno rispondere. È quindi importante scoprire quali sono i consigli degli esperti per queste situazioni, imparare come intrattenere i bambini al ristorante e come gestire al meglio i momenti di riunione al tavolo.

Bambini al ristorante, normalità o caos?

La complessità del tema è tale che, negli ultimi anni, alcuni ristoranti hanno optato per la linea dura, decidendo di bandire l’ingresso alle famiglie con i bambini oppure, in alternativa, di prevedere un extra se i bambini si comportano male. Per fortuna dei genitori, comunque, ci sono anche tanti locali che usano l’approccio inverso, allestendo un ristorante area bimbi e attrezzando degli spazi appositi con aree gioco accoglienti per i piccoli, che possono muoversi e giocare liberamente e in sicurezza, mentre i parenti sono al tavolo per consumare il pasto.

Il problema, se così lo vogliamo definire, è semplice: per i bambini può diventare una tortura restare seduti per ore al tavolo di un ristorante in mezzo agli adulti, senza le giuste alternative di svago e divertimento. È ovvio che i genitori non possono rinunciare alle uscite in attesa che i loro pargoli diventino più “gestibili”, né ricorrere al supporto di nonni o baby sitter cui affidare i figli.

Ristorante area bimbi e condizioni positive per le famiglie

Il punto di partenza è ricordare che i bambini sono bambini, e difficilmente riescono a stare seduti tranquilli per ore a un tavolo del ristorante, anche quando sono ben educati.

Un supporto alle famiglie può arrivare dai ristoranti, appunto, che possono rivelarsi maggiormente baby friendly come accade già da tempo in zone quali Giappone, il Nord Europa o, per restare in Italia, il Trentino Alto Adige: allestire cioè delle aree bimbi con spazi gioco, fasciatoi e strutture a misura di piccoli e dei loro genitori.

Bisogna cioè creare le condizioni affinché la cena con bambini piccoli al ristorante sia semplice in partenza, supportando i genitori nelle loro richieste (ad esempio, scaldare il biberon con il latte), garantendo la pulizia dei servizi igienici e la presenza di un fasciatoio per il cambio pannolino e allestendo uno spazio, anche piccolo ma ben delimitato, in cui i pargoli possano giocare in sicurezza.

Intrattenere bambini al ristorante

Ma, è naturale, sono i genitori che devono compiere lo sforzo maggiore, ed è proprio per loro che ci sono tante idee per intrattenere i bambini al ristorante, come i consigli che arrivano dall’esperto Nicola Santini, che ha stilato una sorta di decalogo per insegnare come intrattenere i bambini al ristorante in modo semplice – e senza ricorrere necessariamente a smartphone e tablet, potentissime “armi di distrazione” che spesso si rivelano l’ultima spiaggia per i genitori disperati.

bambino ristorante

Il decalogo per i bambini piccoli al ristorante

Ecco quindi le 10 regole suggerite da Santini:

  1. In pubblico, per rispettare la quiete collettiva, i genitori devono cercare di non creare confusione lasciando il bambino libero come a casa (dove è giustamente “al centro del mondo”).
  2. In presenza di tavolo con uno o più bambini, bisogna evitare di sconfinare e “imporre agli altri la propria presenza”: risate, giochi, chiacchiere e anche lamenti devono restare nel perimetro e circonferenza del tavolo.
  3. I genitori non devono pretendere trattamenti speciali per la presenza dei bambini: non sono assicurati piatti fuori menu, né personale e clienti sono tenuti a tollerare schiamazzi e corse.
  4. A proposito del menu, è compito dei genitori informarsi preventivamente e valutare se quel ristorante propone piatti graditi ai propri piccoli e se, eventualmente, c’è possibilità di fare variazioni per accontentare il palato dei bimbi.
  5. Al momento della prenotazione, è doveroso informare della presenza, del numero e dell’età dei bambini, per consentire al ristoratore di attrezzare un tavolo adeguato, con tanto di eventuali seggioloni.
  6. C’è una “regola” anche per la sistemazione al tavolo, soprattutto quando la compagnia è composta da più coppie e più bambini: se il tavolo è rettangolare, in teoria gli adulti dovrebbero sedersi nella parte centrale e riunire i bambini in due gruppetti ai lati, in base all’età (i più piccoli da una parte e i pre-adolescenti dall’altra). Con tavoli tondi, se ne possono occupare due vicini, uno per i genitori e uno per i figli, che saranno comunque sorvegliati da mamme e papà, sempre senza dare disturbo agli altri ospiti del locale.
  7. Per evitare lunghe attese nel servizio o di aspettare i tempi degli adulti, i genitori possono chiedere che le pietanze per i bambini siano portate insieme agli antipasti, magari in un piatto unico.
  8. Dopo il pasto, i genitori devono continuare a badare al rispetto della quiete generale, cercando ad esempio dei giochi da far fare ai bambini, senza eccedere ovviamente con i rumori o con i suoni alti di video riprodotti con lo smartphone.
  9. Prima di portare i bambini al ristorante, può essere utile insegnare loro a stare a tavola fuori casa anche da amici, parenti e così via, per far capire loro che le regole di casa sono diverse da quelle di altre occasioni.
  10. Imparare a tollerare e ad essere tollerati. Se, ad esempio, ci sono altri bambini al ristorante più rumorosi dei “nostri”, non significa che ci sia il via libera per comportarsi peggio.

 

Come intrattenere i bambini

Se queste sono norme generali valide per i genitori, ecco qualche idea più pratica di giochi da far fare ai bambini al ristorante, per cercare di intrattenerli e di distrarli con qualche soluzione semplice da fare insieme.

Basta coinvolgere i piccoli in un gioco come gli indovinelli – magari preparati a casa – oppure giocare a nascondino nascondendo un oggetto sul tavolo quando i bambini hanno gli occhi chiusi, e poi sfidarli a indovinare cosa manca e dove si trova: già queste idee possono mettere in funzione la fantasia dei piccoli e far passare il tempo insieme in modo più sereno.

Oppure, possiamo portare da casa un libro illustrato da far sfogliare ai bambini o da leggere insieme, o ancora portare dei fogli e delle matite colorate per consentire loro di liberare la creatività con il disegno.

Come detto, gli smartphone e il tablet possono diventare una soluzione “comoda” per distrarre un bambino, ma forse è meglio utilizzarli solo nei momenti in cui il bambino sembra più annoiato o nervoso, e non durante tutta la cena: in caso contrario, potrebbe diventare un’abitudine “fastidiosa”, senza trascurare il fatto che davanti allo schermo il piccolo si isola e si estranea.

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