La pizza fritta più lunga del mondo, nuovo record a Napoli

Ieri ero alla mostra d’oltremare di Napoli in occasione della fiera tutto pizza e, invitata dal mio amico, campione del mondo di pizza, Davide Civitiello, ho assistito alla prova per stabilire un nuovo simpatico record da inserire nel Guinness dei primati: la pizza fritta più lunga del mondo.

Dopo il record di due anni fa sul lungomare di Mergellina, dove hanno realizzato la pizza al forno a legna più lunga del mondo (1 chilometro, 853 metri e 88 centimetri), quest’anno, sempre nella mia Napoli, 60 pizzaioli dall’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e RossoPomodoro hanno portato a termine l’impresa di realizzare una pizza fritta lunga 7 metri e 15 centimetri entrando così nel Guinness dei primati.

Ma diamo qualche numero, per compierla sono stati utilizzati:

1500 litri di olio

100 chili di farina doppio zero

50 chili di fiordilatte

15 chili di ricotta

7 chili di pomodori pelati

15 chili di ciccioli

basilico

pepe

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione delle aziende sponsor che hanno fornito le materie prime: Mulino Caputo con la farina , Sorì con ricotta e fiordilatte , Ciao il pomodoro di Napoli, con i pomodori, C.D.A. con i ciccioli, e Olitalia con l’olio.

Un’impresa per la quale è stata appositamente realizzata una friggitrice di 7,5 metri di lunghezza e preparato un impasto di circa 123 chili.

I pizzaioli erano divisi in diversi team, gli impastatori, gli addetti alla stesura della ricotta, chi aveva il compito di aggiungere ciccicioli e il pomodoro e chi aveva il difficile compito di chiudere perfettamente l’impasto. Se la pizza si fosse aperta in cottura, il record non sarebbe stato convalidato.

Teresa Iorio, campionessa mondiale della pizza STG, ha avuto il compito simbolico di “aggiungere un po’di pepe” alla pizza come tocco finale prima della frittura.

Quando tutto era pronto, i pizzaioli si sono schierati su due lati. Una parte per gestire le carrucole della friggitrice per calare la pizza nell’olio bollente.

Gli altri avevano il complicatissimo compito di spostare l’enorme pizza fritta dal banco di lavorazione al piano dell’enorme friggitrice senza arrecare alcun danno all’impasto. Se si fosse aperto o peggio ancora, se la pizza fritta si fosse spezzata, avrebbero annullato la prova ed il record non sarebbe stato fissato.

Tutto ciò avveniva sotto l’occhio vigile dei giudici, e dei curiosi sguardi della stampa e di me e Daniela che abbiamo ripreso tutto e postato in diretta sulla pagina facebook e su Instagram 😉

Al momento della chiusura, la pizza misurava circa 7,25 metri di lunghezza e mezzo metro di larghezza ma una volta messa in frittura le sue dimensioni sarebbero cambiate quindi c’era un po’di tensione.

Dopo la frittura, avvenuta in una decina di minuti, la pizza aveva perso solo 12 centimetri ed i giudici hanno confermato il record. 7 metri e 15 centimetri entrando così nel Guinness World Records

Ne è seguita una grande festa, sul palco i pizzaioli e gli organizzatori si sono abbracciati e hanno sparato coriandoli colorati tra gli applausi e le urla di gioia di tutti i presenti.

Poi, visto che uno dei requisiti per entrare nel Guinness dei primati era che la pizza fosse edibile, i pizzaioli hanno tagliato la pizza e l’hanno servita al pubblico presente alla mostra che ha seguito con interesse e partecipazione quest’impresa da record 😉

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