È la pratica alimentare più antica al mondo, e ancora oggi è comune in molte culture, ma in Occidente è in sostanza un tabù, anche per questioni igieniche: eppure, in alcune circostanze e per alcuni cibi è possibile mangiare con le mani, e anche il Galateo ci dice che è educato portare gli alimenti alla bocca usando appunto le nostre mani, e non le classiche posate come facciamo normalmente. Quindi, mettiamo da parte forchette e cucchiai, rimbocchiamoci le maniche e prepariamoci a tuffare le mani nel piatto senza timori!
Mangiare con le mani, dove è consentito
Iniziamo col dire che la pratica di mangiare con le mani, attingendo a un piatto singolo o addirittura da un piatto comune, non è solo accettata, ma è anche la norma in molte culture in tutto il mondo, dove spesso è un segno di rispetto per la cucina e per chi si è impegnato nelle preparazioni delle ricette.
Tra gli esempi più noti ci sono l’India, dove si ritiene che il contatto diretto con il cibo aumenti il piacere della degustazione, anche seguendo i concetti dell’Ayurveda, secondo cui ogni dito rappresenta uno degli cinque elementi (aria, acqua, fuoco, terra e spazio) e mangiare con le mani aiuta a bilanciare queste energie.
In molte parti del Medio Oriente e del Nord Africa, poi, mangiare con le mani è considerato un segno di ospitalità e generosità, e il pane viene spesso usato come utensile per raccogliere cibi come hummus, falafel e kebab. In Etiopia, in particolare, il cibo viene spesso servito su un piatto comune e mangiato con le mani utilizzando l’injera, un pane a lievitazione naturale, per raccogliere gli alimenti.
Nelle Filippine, la pratica di mangiare con le mani è conosciuta come “kamayan”: il cibo viene servito su foglie di banana e gli ospiti usano le mani per portare il cibo alla bocca, mentre in Messico troviamo molti piatti tradizionali come tacos, burritos e quesadillas che sono pensati per essere mangiati con le mani.
Perché è “vietato” mangiare con le mani
Come dicevamo, però, le cose cambiano nella cultura occidentale, dove è considerato più educato mangiare con posate.
Questo tabù deriva principalmente da questioni igieniche: le mani possono essere contaminate da germi e batteri, che facilmente possono essere trasferiti al cibo e causare malattie.
E poi, mangiare con le mani è considerato un segno di barbarie e di arretratezza, perché fa appunto riferimento a uno stato “primitivo” dell’umanità, mentre l’uso di posate è un segno di raffinatezza e civiltà, che ci distingue nettamente dagli animali.
In terzo luogo, è considerato un segno di mancanza di educazione: ed è qui che entra in gioco il Galateo, l’insieme delle regole di comportamento in società, detta anche “buone maniere”.
Cosa dice il galateo su questo argomento
Siamo soliti pensare al galateo come a un corpo di norme da seguire in modo ferreo, con scarsa o nulla flessibilità. E, quindi, siamo portati a pensare che mangiare con le mani sia rigorosamente vietato, nella nostra cultura italiana e occidentale.
In realtà, però, il galateo non proibisce esplicitamente di mangiare con le mani, ma si limita a fornire alcune indicazioni che suggeriscono di evitare questa pratica in certi ambienti. Ad esempio, è considerato scortese mangiare con le mani in un ristorante formale o in un contesto formale, così come è considerato scortese e maleducato usare le mani per mangiare cibi che sono normalmente mangiati con le posate, come la pasta o il riso.
Il motivo è, come dicevamo in precedenza, prettamente di tipo pratico e riguarda l’igiene, con l’uso di posate che aiuta a prevenire la diffusione di malattie.
In effetti, le posate sono un segno distintivo della civiltà umana, un simbolo del nostro progresso culturale e sociale, e ne è passato di tempo da quando le prime società umane della preistoria consumavano cibo principalmente con le mani o con l’ausilio di strumenti rudimentali come pietre, conchiglie o bastoncini di ossa, legno o pietra. Forchette, cucchiai, coltelli e affini sono stati una volta simbolo di status sociale, ma ora sono ora un bene comune ed estremamente quotidiano.
Eppure, mangiare con le mani ha un fascino tutto suo ed è un modo per connetterci con il cibo in modo più intimo e personale. E non è sempre “vietato”.
Quando si può mangiare con le mani
Il galateo, nonostante la sua fama di rigido e intransigente, il galateo si rivela quindi molto comprensivo quando si tratta di mangiare con le mani: ci sono infatti molti cibi che possono e devono essere mangiati con le mani.
Ad esempio, in Italia è considerato normale mangiare con le mani la pizza e la pasta, e la regola generale è questa: se il cibo è servito in un modo che richiede l’uso delle mani, allora è perfettamente accettabile farlo. Ricordando, comunque, di pulire sempre le mani prima e dopo aver mangiato!
In fin dei conti, dobbiamo considerare che il galateo non è lì per limitarci, ma per aiutarci a godere al meglio dell’esperienza culinaria e, soprattutto, a permetterci di sentirci a nostro agio in ogni situazione, senza timore di fare una brutta figura quando ci troviamo di fronte a un hamburger succulento o a un pezzo di pollo fritto croccante, col dubbio di come mangiarli!
Quali sono i cibi che possiamo mangiare con le mani
Ecco quindi una lista di cibi che, secondo il galateo, possono essere mangiati con le mani:
- Pane. Il pane dovrebbe essere spezzato con le mani, non tagliato con un coltello.
- Frutta. Mela, pesca, banana, uva… la frutta è fatta per essere mangiata con le mani!
- Pizza. Sì, avete letto bene. La pizza può essere mangiata con le mani, purché non sia troppo condita.
- Hamburger e hot dog. Questi cibi da fast food sono nati per essere mangiati con le mani.
- Gamberetti. Se serviti con il guscio, i gamberetti dovrebbero essere sgusciati e mangiati con le mani.
- Asparagi. Gli asparagi possono essere mangiati con le mani se non sono troppo conditi.
- Pollo fritto. Il pollo fritto è un altro cibo che chiede a gran voce di essere mangiato con le mani.
- Noccioline e arachidi. Noccioline e arachidi possono essere tranquillamente mangiate con le mani. Tuttavia, è importante ricordare di non toccare mai l’intero contenitore o la ciotola con le mani, usando sempre un cucchiaio o una pinza per servirci.
- Appetizer e salatini. Per appetizer e salatini, la regola generale è che se sono di dimensioni tali da poter essere consumati in un solo boccone, possono essere mangiati con le mani; se invece sono più grandi, dovrebbero essere tagliati con le posate prima di essere consumati.
- Olive. Le olive possono essere mangiate con le mani, ma il nocciolo dovrebbe essere rimosso delicatamente con le dita e posato sul bordo del piatto o in un apposito contenitore; com’è facile intuire, non dovrebbe mai essere sputato nel piatto o nella mano.
Perché mangiare con le mani: una connessione più diretta e senza filtri
Mangiare con le mani può essere un’esperienza divertente e liberatoria anche se seguiamo le regole del galateo, che in fondo non sono soltanto una questione di buone maniere, ma anche di rispetto per gli altri.
Prima di tutto, quindi, dobbiamo approcciare al tavolo con mani pulite; non meno importante, per quanto possa apparire banale, è il divieto di leccarsi le dita in pubblico per “ripulirle” da eventuali residui (operazione per la quale dobbiamo servirci di un tovagliolo). Infine, un consiglio molto semplice ed efficace: se non siamo sicuri se un cibo può essere mangiato con le mani, osserviamo gli altri o chiediamo senza imbarazzo.
Mangiare con le mani offre anche una serie di vantaggi, sia dal punto di vista sensoriale che nutrizionale. Secondo alcuni studi, è una modalità che offre una connessione più diretta con il cibo, perché il tatto è uno dei nostri cinque sensi e toccare il cibo può migliorare la nostra percezione dei sapori e aumentare il piacere della degustazione.
Inoltre, può aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza alimentare, aiutando a focalizzare l’attenzione sul processo di mangiare e rendendo l’esperienza più consapevole e gratificante. Anche per questo, i pediatri consigliano spesso di lasciare che i bambini tocchino il cibo con le mani, così da dar loro la possibilità di sviluppare le abilità motorie e esplorare nuovi sapori e consistenze.