Le bucce di frutta e verdura sono considerate, sopratutto negli ultimi anni, degli scarti di cui liberarsi al più presto. Destinate alla spazzatura e a volte al compost, rappresentano, invece, una preziosa fonte di sostanze nutritive. Ma se i prodotti che abbiamo appena comprato vengono direttamente dai banchi supermercato e quindi abbiamo il fondato sospetto che siano ricoperti da additivi chimici, il cestino ci sembra l’unica destinazione possibile. Ma anche gettare le bucce è un peccato. Sono tanti gli utilizzi che possono essere realizzati per recuperare anche gli scarti di frutta e verdura; un’operazione di recupero che può essere molto più utile di quello che si possa aspettare.
Baccelli di piselli
State per preparare un contorno per un secondo preparando dei piselli. Pochi sanno che i legumi, tecnicamente, sono, in realtà, dei semi contenuti in un frutto: il baccello. Insomma eliminando la “buccia” e mangiando esclusivamente l’interno state utilizzando solo una minima parte del prodotto. Non vi sembra un colossale spreco mangiare dei semi e buttare il resto? Ebbene sì, in realtà lo è. Sono tante le ricette che possono essere realizzate attraverso l’utilizzo della parte esteriore dei piselli che, tra l’altro, contiene quantità significative di antiossidanti.
Bucce di limone
Ma sono le bucce di limone a prestarsi ai più svariati utilizzi. Le scorze dell’agrume, sopratutto se ancora impregnate del succo, possono essere utilizzate per lucidare le posate in argento, oggetti in rame ed i fornelli. Perciò appena finito di spremere un limone, non dimenticate che le “scorze” possono essere un valido alleato per la pulizia di superfici metalliche, al pari degli sgrassatori. Le scorze di limone possono essere utilizzate, insieme al sale, per realizzare un ingrediente aromatico. Per non parlare del limoncello che si produce proprio con questo fondamentale ingrediente.
Bucce di melograno
Volete cambiare il colore di un indumento, magari con una bella tonalità arancione o giallo scura? Comprate un melograno. La buccia del frutto può essere utilizzata come un colorante naturale dei tessuti. Basta immergere la parte esteriore del frutto in una pentola con acqua calda per lasciare il tutto riposare per una notte. Tolte le bucce potranno essere immersi gli indumenti nella soluzione ottenuta.
Bucce di patata
Anche le bucce di patate possono essere usate per i più svariati utilizzi. Applicate sotto agli occhi permettono di ridurre il gonfiore. Ma pochi sanno che la parte esteriore del tubero può essere addirittura mangiata! Dopo averle lavate con cura, potreste friggerle; proprio come le patate!
Bucce di cipolle
Una volta terminato di sbucciare le cipolle, potreste usare lo “scarto” per realizzare un gustoso brodo vegetale magari aggiungendo la parte esteriore delle patate e delle carote; e perché no anche realizzare un dado fai da te! La parte esteriore delle cipolle può anche rappresentare la base di un infuso con acqua calda per i capelli.
Bucce di mela
Sbucciare una mela può essere il primo passo per creare una gustosa bevanda. Basta immergerla in una soluzione di acqua in ebollizione per lasciare il tutto per cinque minuti insieme alle scorze di limone o di arancia essiccata. Il risultato? Un ottimo infuso fatto in casa.
Bucce di banana
Curare la salute della pelle può essere molto meno costoso con le bucce di banana. Dal potassio al ferro alle vitamine A, B ed E; le sostanze contenute nella parte esteriore delle banane possono essere il principale ingrediente di una maschera per la pelle in grado di prevenire le rughe, combattere l’insorgenza dell’acne e di nutrire la pelle. Ma anche i denti possono ricevere i benefici delle bucce di banane. Basta strofinare la parte interiore sui denti per notare un rapido sbiancamento.
Bucce di anguria
Ma con l’arrivo della stagione il protagonista assoluto nelle tavole di milioni di italiani è, senza dubbio, il cocomero. Si chiama citrullina ed è una sostanza contenuta nella parte esterna del frutto. Ebbene secondo una recente scoperta potrebbe aumentare la libido. Per consumarla, in questo caso, è sufficiente mangiare la fetta di anguria spingendosi più a fondo.