Cibi del buonumore: ecco come ritrovare il sorriso partendo dalla tavola

Ci sono tanti fattori che possono condizionare il nostro umore, e soprattutto in senso negativo: lo stress lavorativo, piccoli litigi in famiglia, le inevitabili ansie quotidiane e così via sono tutti “nemici” di serenità e rilassatezza. Abbiamo però una soluzione per cercare di mettere in pausa questi problemi e ritrovare una sensazione di piacere: ecco quindi i 10 alimenti del buonumore, ovvero 10 cibi che possono aiutarci a mettere da parte (almeno per qualche minuto) le tensioni e regalarci davvero un’insperata oasi positiva.

10 alimenti per il buonumore

Cioccolato fondente: impossibile non citare il cioccolato fondente al primo posto di questa classifica (seppur con le premesse fatte), in quanto è il “comfort food” per eccellenza, capace di regalare immediatamente un senso di sollievo al palato e all’umore. Merito del contenuto elevato di triptofano, antiossidanti e teobromina, che producono un effetto stimolante sulla psiche, e di un aroma di cacao amaro gradevole, che mette in funzione le endorfine e fa innalzare i livelli di serotonina. Gli esperti suggeriscono anche una bevanda contro il cattivo umore e l’eccessiva voglia di zuccheri: un bicchiere d’acqua calda con un cucchiaio di cacao amaro sciolto al suo interno.

Latte: i prodotti a base di latte – quindi anche latticini, yogurt e formaggi di tutti i tipi – sono perfetti per la colazione e per le merende perché contengono triptofano e calcio (minerale fondamentale in molti processi del nostro organismo) e favoriscono la produzione di melatonina, l’ormone che agevola il rilassamento e il riposo;

Carne: anche il consumo di carne, sia bianca di pollame che rossa, può servire a regolare lo stato d’animo e a generare benefici in termini di apporto di triptofano al cervello; in particolare, la carne di pollo è ricca di vitamina B6.

Legumi: legumi sono alimenti che non dovrebbero mai mancare nelle nostre diete: ceci, lenticchie, fagioli e soia sono una fonte straordinaria di triptofano, grazie anche alla presenza di vitamine B3 e B6.

Pesce: il pesce azzurro, ma anche il salmone, sono un’ottima risorsa per il nostro benessere e aiutano anche a ristabilire una sensazione di serenità, grazie soprattutto agli acidi grassi Omega3 e alla vitamina D: i primi agiscono a livello cerebrale, favorendo la produzione di serotonina, mentre la vitamina è considerata un antidepressivo naturale e regola gli sbalzi umorali.

Uova: è il tuorlo la parte dove si concentra la maggior quota di triptofano; in generale, le uova contengono anche vitamina D, vitamina E, zinco e Omega3.

Verdure: un altro alimento toccasana per buonumore e salute: le verdure a foglia verde, soprattutto broccoli e spinaci, presentano un alto contenuto di vitamine e sali minerali positivi.

Frutta: in generale, tutta la frutta agevola l’assunzione di triptofano, ma in particolare banane, datteri, kiwi e frutti arancioni e rossi sono davvero dei grandi alleati per il nostro organismo, anche perché contrastano i radicali liberi e ripristinano energia e benessere.

Cereali integrali: fonti di fibre, carboidrati e proteine, i cereali come non possono avena, grano e riso integrale devono assolutamente far parte della nostra “dieta del buonumore”.

Noci e semi oleosi: anche la frutta secca – in particolare noci, mandorle, nocciole e semi di zucca – sono importanti alleati del nostro corpo, perché ricchi di vitamina B1, acido folico e zinco, che servono a ristabilire il tono dell’umore e a combattere gli stati depressivi.

Cibo e buonumore, qual è il legame

Che esista un filo diretto tra intestino e cervello si sostiene da tempo, e recenti scoperte scientifiche hanno confermato questo legame, che implica che una dieta sana ed equilibrata (ma anche “buona”) permette di digerire meglio, con benefici anche sul riposo e sulla serenità della persona.

Responsabile di questa iniezione di benessere è un importante neurotrasmettitore che si chiama serotonina, nota anche come “ormone del buonumore”, di cui possiamo fare un carico consumando cibi ricchi in triptofano, un amminoacido precursore di tale elemento.

La serotonina può regolare – a livello del cervello – tono dell’umore e qualità del sonno, ma anche temperatura corporea, sessualità e appetito (e la sua carenza può causare, al contrario, depressione, disturbi ossessivo-compulsivi, fame nervosa e bulimia, emicrania o ansia), mentre nell’intestino controlla il benessere, l’igiene e la motilità dell’apparato (e suoi scompensi provocano tra l’altro stipsi cronica, digestione problematica e rallentamento del transito intestinale).

Il buonumore passa dalla tavola

La serotonina – e più precisamente il triptofano – sono quindi elementi essenziali per fare un carico di buonumore attraverso gli alimenti, ma ci sono anche altri aspetti che possiamo e dobbiamo considerare per stare meglio.

Se, infatti, è vero che le sostanze nutritive presenti nei cibi influenzano la nostra fisiologia, con effetti positivi sul corpo e sulla mente, non dobbiamo però trascurare il “contesto” dell’alimentazione. Tra i consigli degli esperti, a questo proposito, ci sono:

  • Mangiare il nostro alimento preferito. Quando siamo un po’ giù di corda o tristi, una piccola trasgressione mangiando il nostro cibo preferito può essere un toccasana per la psiche.
  • Concedersi qualche alimento goloso. Scegliere alimenti che incontrano i nostri gusti e che esaltano le nostre papille gustative può servire a ritrovare il benessere.
  • Non sottovalutare il colore e il profumo degli alimenti. Le nostre giornate, o anche alcuni momenti “bui”, possono essere ravvivare da cibi e piatti con colori vivaci e odore allettante, che solleticano l’appetito e ci mettono in una migliore disposizione d’animo.
  • Allestire piatti invitanti. La preparazione dei pasti può influire sul nostro buonumore: un piatto ben costruito e impiattato in modo armonico (con i giusti abbinamenti di colori, forme, aromi e consistenze e un uso ragionato di erbe e spezie), può stimolare il relax e farci stare meglio, anche se gli ingredienti sono “semplici”.

Gli alimenti del benessere: non solo cioccolato e comfort food

L’effetto prodotto da questi alimenti complici dell’allegria è immediato, ma è chiaro che per ritrovare stabilmente il benessere c’è bisogno anche di intervenire su altri aspetti che lo influenzano, come la giusta attività motoria o un’alimentazione complessivamente più sana ed equilibrata.

Altro elemento fondamentale è valutare le quantità di cibo in proporzione al singolo movimento e al consumo energetico, per evitare effetti nocivi sul peso o altre problematiche.

In linea di massima, comunque, tra gli alimenti che dovremmo prevedere nella nostra dieta ci sono i carboidrati complessi (quelli di pasta, pane e pizza) che sono stimolatori di serotonina, ma anche cibi che contengono vitamine del gruppo B (che svolge un ruolo importante nella regolazione energetica dell’organismo) e vitamine C e D (nutrienti essenziali per la salute del nostro organismo), anche perché il triptofano non si trasforma in serotonina senza il giusto apporto di vitamine B3, B6 e C, e poi minerali come zinco, ferro e rame.

E se il cioccolato fondente è comunque un grande alleato per ritrovare il buonumore (a patto di non eccedere con il suo consumo, limitandoci quindi a una porzione di 15 grammi al massimo, pari di solito a quadratino di tavoletta), lo stesso non si può dire dei classici comfort food ricchi di zuccheri, che possono dare sensazione di appagamento temporaneo della sensazione di malumore, ma rischiano di provocare scompensi in altro senso (a cominciare da difficoltà digestive).

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