Negroni sbagliato: il cocktail nato da un famoso errore

Nato a Milano negli anni Settanta come variante più leggera del tradizionale Negroni, negli ultimi mesi questo cocktail è diventato improvvisamente di moda e di tendenza anche sui social, soprattutto dopo che è stato citato in un video dalle attrici protagoniste della serie fantasy statunitense House of the Dragon. Parliamo del Negroni Sbagliato, una delle icone dell’aperitivo italiano, andando a scoprire la sua storia particolare e le caratteristiche che lo stanno incoronando drink del momento.

Che cos’è il Negroni Sbagliato?

Per dirla con le parole di Emma D’Arcy – nel citato video virale (oltre 33 milioni di visualizzazioni e 2 milioni di “cuori”) in cui, con tono ammiccante e seducente, interagisce con la collega Olivia Cooke – il Negroni Sbagliato è un Negroni con Prosecco, ed effettivamente la descrizione è calzante.

La definizione più precisa arriva però da uno dei pilastri della mixology, l’Oxford Companion to Spirits & Cocktails, che descrive il Negroni Sbagliato come “un Negroni fatto con Prosecco in sostituzione del gin”, mantenendo invece costanti gli altri due ingredienti caratteristici di questo storico cocktail italiano, ovvero vermouth rosso e Campari.

Come nasce il cocktail

Negroni sbagliato è un marchio registrato dal Bar Basso, storico locale di Milano, perché è qui che nel 1972 fu inventata questa ricetta: secondo la leggenda (di fatto mai stata verificata), il merito si deve al barman Mirko Stocchetto, che a quanto si racconta sbagliò letteralmente la composizione del cocktail, confondendo la bottiglia di vino frizzante con quella del gin.

Come spesso succede nella storia della cucina e del food&beverage, questo errore generò un tanto fortunato quanto imprevedibile successo, e oggi lo Sbagliato è la variante del Negroni più nota in Italia e non solo, anche perché rappresenta una sorta di incrocio tra il Negroni e lo Spritz, altro caposaldo dell’aperitivo tricolore, soprattutto al Nord Est.

Negroni sbagliato: ingredienti e ricetta

Ma come si prepara un Negroni Sbagliato? La ricetta è in verità molto semplice, perché il cocktail si basa appena su tre ingredienti: campari, vermouth dolce e prosecco (o comunque spumante brut), da dosare in parti uguali oppure adattando le proporzioni al proprio gusto personale.

Nella versione di base, quindi, possiamo fare un Negroni Sbagliato perfetto miscelando:

  • 3 cL di Prosecco
  • 3 cL di Vermouth rosso
  • 3 cL di Campari

Il bicchiere di servizio è un Old Fashioned, che deve essere colmo di cubetti di ghiaccio, mentre per la decorazione basta una fetta di arancia.

Il trucco per eseguire alla perfezione questi passaggi è misurare 3 cl di Campari in un cilindro graduato e iniziare a versarli in un tumbler basso colmo di ghiaccio; ripetere l’operazione con 3 cl di vermouth rosso e infine raggiungere fin quasi il bordo del bicchiere con 3 cl di spumante brut ben fresco; ora bisogna mescolare delicatamente il tutto con un cucchiaino a manico lungo e poi servire, decorando con uno spicchio d’arancia.

Grazie alla presenza contemporanea di componenti dolci e amare (amarezza del Campari e dolcezza del vermouth, precisamente), contrappuntante dal passaggio frizzante dal Prosecco effervescente, lo Sbagliato conquista subito per il suo sapore caratteristico, oltre che per un colore arancione molto intenso.

Differenza con il Negroni classico

Esistono “miliardi di miliardi” di varianti di Negroni, per parafrasare Daniele Silvestri, ognuna delle quali prevede l’inserimento sostitutivo di uno o più ingredienti che caratterizzano il cocktail finale. Tra le versioni più famose ricordiamo il Negroski, con la vodka; il Rosato, con vino rosé; il Bencini, con rum bianco; lo Japanese, con il sakè.

Concentrandoci sulle differenze tra il classico Negroni e lo Sbagliato, però, possiamo mettere in evidenza alcuni aspetti interessanti.

Come detto, lo Sbagliato è più leggero del suo “progenitore”, sia in termini di gusto che di gradazione alcolica: laddove infatti un bicchiere di Negroni può arrivare vicino ai 30 gradi (ed è uno degli aperitivi più alcolici), il Negroni sbagliato si ferma a circa 12 gradi ed è quindi adatto a chi intende apprezzare il gusto del Negroni senza doverne però soffrire i possibili effetti, anche in termini di calorie (“solo” 86 kcal per porzione).

Questa grande differenza dipende tutta dall’utilizzo di spumante – per lo più Prosecco – al posto del gin presente nel Negroni originale, mentre restano identici e in comune nelle due ricette gli altri ingredienti, ovvero vermouth, bitter Campari, fetta d’arancia e ghiaccio.

C’è poi un’altra curiosità sulla ricetta originale del Negroni, che è stata inventata nel 1919: anch’essa in realtà rappresenta una variante di un altro cocktail storico italiano, chiamato l’Americano, che si prepara con metà bitter (anche qui solitamente il Campari), metà vermouth, una spruzzata di soda e scorza d’arancia.

E il nome Negroni richiama proprio questa storia: secondo la ricostruzione più affidabile, deriva infatti dal conte toscano Camillo Negroni (habitué di viaggi a Londra e negli Stati Uniti, aree in cui i liquori erano generalmente più forti e alcolici di quelli serviti in Italia) che decise di chiedere una correzione al cocktail Americano servito al Cassoni Café di Firenze, vale a dire un’aggiunta di gin. A Firenze prima, e poi in tutta Italia, questo nuovo cocktail si fece quindi conoscere dapprima come “Americano alla moda del conte Negroni” e infine nel nome definitivo – decisamente più sintetico e memorabile – di Negroni.

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