Prova costume non ti temo: ecco come affrontarla al meglio senza sacrifici

Come ogni anno, è giunto il momento di affrontare, volenti o nolenti, la temutissima prova costume, una vera e propria minaccia di identità sociale in grado di generare profondo disagio e imbarazzo. Modificare il proprio aspetto diventa un obiettivo da perseguire quanto più rapidamente possibile in modo tale da suscitare l’approvazione degli altri, ma di fatto tale condizione non fa altro che determinare stress, ansia e una notevole perdita di autostima. Come affrontare al meglio la prova costume? Come mangiar sano senza suscitare spiacevoli sensi di colpa?

Ansia e stress: il disagio della prova costume

Da un recente studio effettuato dal National Center for Biotechnology Information negli Stati Uniti, sembrerebbe che incentrare la propria identità sociale sulla forma fisica contribuirebbe a favorire un incremento del peso corporeo a discapito della salute. Allarmante pensare che giunta l’estate, un italiano su due risulti particolarmente preoccupato dall’idea di mostrare il proprio corpo anche solo durante una banale vacanza.

Una problematica legata principalmente alla vita sedentaria e una scarsa attenzione volta a una corretta alimentazione, in grado di generare stati di stress sicuramente da non sottovalutare: oltre il 54% degli adulti infatti, non si sente pronto ad affrontare l’ombrellone e di fatto risulta colpito in maniera incisiva da conseguenti crisi d’ansia così come da un abbassamento dell’autostima. Sono dati che destano non poca preoccupazione, emersi grazie a uno studio condotto da In a Bottle, il primo “waterzine” incentrato sull’utilizzo dell’acqua, il quale, grazie all’impiego della metodologia WOA – Web Opinion Analysis ha potuto stabilire che su un campione di circa 1300 italiani di età compresa tra i 20 e i 55, il 21% risulta non essere soddisfatto del proprio fisico e di sentirsi inadeguato nell’esibirlo. Solo il 33% dichiara invece di sentirsi poco contento della propria silhouette.

Il 38% dei soggetti presi a campione dichiara di provare ansia nell’esibire abiti leggeri o indossando il costume da bagno, mentre oltre il 22% prova una minore autostima pensando al giudizio degli altri accompagnando tale status a sintomatologie più serie quali la depressione per oltre il 17%. Il parere degli esperti in questo caso è chiaro: a fronte dei dati raccolti emerge che di norma ad avere un impatto maggiormente positivo sono quindi le modifiche che vengono basate sul proprio ego, e non sulla percezione dello stesso da parte degli altri ed è per questo che, al fine di rimettersi davvero n forma, è necessario allineare le proprie scelte a quelli che sono valori e abitudini consuete, senza connetterle a eventuali fattori esterni.

Cosa porta al desiderio di una “remise en forme” proprio in vista dell’estate? A tale domanda la maggioranza dei soggetti intervistati ha risposto per il 35% di desiderare di fare bella figura di fronte agli altri, il 22% per il desiderio di “fare conquiste” contro un 28% ben radicato sulla volontà di sentirsi meglio e stare bene con se stessi. Sei italiani su dieci considerano tra le zone più critiche proprio il girovita, il 55% si concentra sui glutei, il 43% sulle cosce, mentre solo il 32% volte la propria attenzione alle braccia. Come arginare le paure legate alla prova costume? Un regime dietetico controllato e detox possono favorire il benessere rappresentando un punto di partenza su cui basare il proprio percorso volto ad acquisire una maggiore autostima e consapevolezza di sé.

Cibi sgonfia pancia per favorire il benessere

Quali accorgimenti occorre dunque adottare per raggiungere la forma fisica desiderata e affrontare la prova costume nella maniera più serena possibile? A spiegarlo è lo psicologo sociale della comunicazione Carlo Galimberti che sostiene la cosiddetta “Psicologia positiva“: essa consiste nel prendere in considerazione i fenomeni della vita psichica facendo riferimento a tre dimensioni specifiche, la prima edonica, volta cioè a conferire piacere, la seconda eudemonica, legata cioè a tutti quegli aspetti che comportano l’autorealizzazione e una terza sociale, strettamente correlata alla qualità delle interazioni con gli altri.

Tutte le attività svolte nella propria quotidianità, devono quindi rispondere a queste tre caratteristiche al fine di viverle in modo sano, raggiungendo più facilmente in questo modo, il superamento della “prova costume”. Occorre fare cose piacevoli, mai percepite come obblighi e in grado di sposare alla perfezione i valori personali che si traducono nell’acquisire uno stato di benessere tale da consentire il ritrovamento della forma fisica attesa e desiderata.

Un utile consiglio che esula dall’alimentazione corretta, sana e bilanciata, così come dall’attività fisica, proviene dal professor Maurizio Fiocca, Nutrizionista e docente di Scienze dell’Alimentazione a Milano che, al fine di superare la prova costume, ritiene basilare mantenere una corretta e costante idratazione: questo poiché i processi enzimatici e biochimici tipici dell’organismo avvengono unicamente in presenza di acqua. Una carenza di acqua porta comporta infatti una netta riduzione dell’efficienza di ogni genere di attività metabolica, specie nelle donne, proverbialmente più esposte a tutte quelle problematiche legate alla ritenzione idrica e alla circolazione a carico delle gambe. Un aumento del consumo di acqua consente quindi di favorire il drenaggio, riducendo in maniera visibile anche l’antiestetico “effetto buccia d’arancia“.

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