Ristorante La Pergola di Roma ed il suo Chef Heinz Beck: una storia d’amore pluristellata

Uno dei pochi ristoranti che accetta le prenotazioni fino ad un anno prima è La Pergola di Roma. La lista di attesa per chi vuole godere di un’ottima cena in uno dei ristoranti più belli e panoramici al mondo è lunga ma ne vale sicuramente la pena.

Situato all’ultimo piano dell’Hotel Cavalieri Hilton di Roma, a Monte Mario, la sua fama è praticamente a livello internazionale.

Dal 2005 questo ristorate ha ottenuto e mantenuto le tre stelle Michelin ed è sempre stato presente nelle migliori guide gastronomiche come miglior ristorante di Roma. Qui, godendo della vista del bellissimo Cupolone di S. Pietro illuminato, è possibile lasciarsi conquistare dalla cucina romana e mediterranea di alta qualità dello Chef Heinz Beck.

Lo Chef Heinz Beck

Nato nel 1963 in Germania, a Friedrichshafen per l’esattezza, Heinz Beck ha eseguito gli studi alberghieri.

La sua carriera lavorativa lo ha visto impegnato nel 1985 a Monaco di Baviera, per una ditta di catering con una stella Michelin, nel 1986 a Friburgo come chef de partie al Colombi Hotel, nel 1989 a Monaco per il ristorante tre stelle Michelin Tantris, nel 1991 a Mallorca come souc-chef al Tristan e poi in Germania alla Residenz ad Aschau, all’epoca due stelle. Seguono tutta una serie di esperienze nel Nord della Germania.

Nel 1994 arriva a Roma, al ristorante La Pergola del Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts.

E’ proprio qui che comincia la sua nuova vita, fatta di ulteriori successi e soddisfazioni. Il ristorante infatti ottiene, grazie a lui, due stelle Michelin nel 2001, viene considerato miglior ristorante dell’anno per la Guida BMW nel 2004, riceve la terza stella e la quinta forchetta Michelin nel 2005, 19/20 nella Guida dell’Espresso, 93/100 nella Guida Gambero Rosso e tre stelle del Veronelli.

Siamo più che certi di poter dire che l’Italia ha praticamente colpito al cuore Heinz Beck, se non altro perché si è sposato con una donna palermitana, Teresa.

I suoi piatti

Sicuramente molti di voi si saranno chiesti come sia possibile che la cucina tedesca abbia riscosso così tanto successo in Italia. La risposta è molto semplice. Dalla selezione di ingredienti genuini, lo Chef crea piatti che restano legati alla tradizione italiana e quella mediterranea.

Un equilibrio perfetto di sapori che non altera minimamente il sapore di ogni singolo ingrediente, con il risultato di preparazioni leggere e senza fastidiosi eccessi.

I sui piatti, chi li conosce lo sa, non sono soltanto ottimi al gusto ma anche bellissimi per gli occhi. Tra le sue tante preparazioni note spicca sicuramente quella della Ricciola marinata all’aceto balsamico bianco con neve di melagrana, un piatto nato dalla visione di un iceberg mentre si staccava da un ghiacciaio in Norvegia e che aveva creato una specie di fiore galleggiante con le alghe rosa. Un effetto cromatico bellissimo ed un piatto avvolge con il suo magico fumo bianco. I Fagotelli La Pergola, seppur meno scenici, sono sicuramente un piatto fondamentale perché parliamo della visione della carbonara secondo lo Chef Beck, dove il composto a base di uova, formaggio e panna viene messo all’interno della pasta stessa, condita poi con zucchine e guanciale. Emoziona molto anche Terra, una vera e propria riproduzione di una parte di bosco, fatta di funghi, foie gras, asparagi e pasta simile a pezzi di tronchi abbattuti e lasciati sul terreno. Il dessert che quasi dispiace mangiare è invece la Sfera ghiacciata di melograno con crema alla gianduia e cannoli ai pinoli salati.

Se cercate in internet alcuni dei suoi piatti scoprirete che non parliamo di vere e proprie opere d’arte.

La cantina

La cantina de La Pergola è gestita dallo Chef Sommelier Marco Reitano.

Con circa 64 mila bottiglie di 3500 etichette differenti, Reitano ha preparato due carte di vini dividendole in quelli nazionali ed internazionali. Tra le varie etichette presenti c’è anche un Bordeaux del 1888, la cui quotazione è di 27 mila euro, lo Chateau Lafite Rothschild del 1922 ed il Pétrus del 1945 che sono praticamente rarità.

La cantina comunque si rinnova periodicamente, ogni volta che lo Chef Sommelier scopre nuovi produttori ed annate migliori.

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