Villa Rosa di Nonna Rosa, il gioiello di Peppe Guida

Un gioiello, un sogno, un paradiso: scovando un po’ tra le recensioni online che parlano di Villa Rosa di Nonna Rosa, il progetto imprenditoriale dello chef stellato Peppe Guida che ha da poco compiuto il primo anno di attività, si leggono di frequente questi termini e, lo ammettiamo, sono decisamente meritati!

La location di Villa Rosa di Nonna Rosa

A dominare la scena, prima ancora dei piatti gustosi preparati sapientemente dal grande chef, è il panorama che accoglie i clienti del ristorante e B&B che sorge nella zona di Montechiaro, parte collinare di Vico Equense nella costiera sorrentina: di fronte c’è il maestoso Vesuvio che sovrasta tutta la costa, ma girando lo sguardo si possono scorgere il Monte Faito e le colline di Vico Equense, che completano l’effetto.

Siamo lontani dallo stress cittadino – e difatti la strada per raggiungere il posto non è delle più semplici, anche per mancanza di una segnaletica adeguata che, promettono dalla struttura, dovrebbe essere integrata nel breve periodo – e immersi tra il verde della campagna e delle montagne, l’azzurro del cielo e ovviamente i toni del mare, che diventano protagonisti anche della cucina di Peppe Guida.

Il nuovo progetto di Peppe Guida

L’idea di questo ristorante e B&B, che affianca il ristorante stellato Michelin “Antica Osteria Nonna Rosa”, nasce da lontano: la tenuta è stata infatti la casa di campagna della famiglia Guida, da alcuni anni utilizzata come dispensa di approvvigionamento per le cucine dell’Osteria e parallelamente come laboratorio di pasticceria per Francesco Guida, nuova leva della famiglia.

La struttura del ristorante e B&B

Nell’estate del 2018, poi, c’è stata la riconversione e l’apertura al pubblico, che può contare su tre stanze per l’alloggio e, soprattutto, sale per corsi di cucina e una terrazza per le cene estive, ricoperta da un pergolato completamente artigianale in stile sorrentino. Ma è tutto il casolare a rimarcare la sua appartenenza partenopea, perché è interamente costruito in tipica pietra calcarea sorrentina.

In realtà, raccontano dal gioiello, il progetto iniziale della famiglia Guida non è ancora completo al cento per cento, perché l’ambizione era di costruire 10 alloggi totali, con tre chalet direttamente nell’orto, una biopiscina simile a un laghetto naturale e un campo di bocce per intrattenere gli ospiti.

La cucina di Villa Rosa di Nonna Rosa

La parte che ci riguarda più da vicino è quella della cucina, entrata ufficialmente in funzione nel giugno dell’anno passato, definita “uno spazio dinamico e creativo” in cui si cimenta non solo il grande chef Peppe con il suo storico secondo Florin Staicu, ma anche il figlio Francesco per i dessert e la mitica Nonna Rosa (mamma di Peppe a cui sono dedicate le strutture) che offre la sua esperienza, mentre a Rossella Guida (figlia della chef) e alla cugina Angela è affidato il ruolo delicato dell’accoglienza.

Il menu: prodotti vegetali e tipicamente sorrentini

Il menu di Villa Rosa di Nonna Rosa prevede una forte presenza di elementi naturali, direttamente ricavati dall’orto curato dalla famiglia Guida (che fornisce una vasta scelta di ortaggi e altre verdure, oltre a piante di pomodoro San Marzano dell’Agro sarnese-nocerino e ulivi) e quindi molto legati alla stagionalità e al raccolto, a cui si aggiungono animali d’aia e altri ingredienti un po’ meno a chilometro zero.

Tra le proposte di base ci sono la parmigiana di melanzane, lo spaghetto alle zucchine, il gateau di patate e l’ormai celeberrimo Spaghettino con acqua di limone, olio e Provolone del Monaco, una delle creazioni più apprezzate di Peppe Guida. Il menu è composto per l’80 per cento da ingredienti vegetali, con proposte stagionali dell’orto accompagnate da vino della casa prodotto dallo chef Guida.

Il vitigno e i vini di Villa Rosa di Nonna Rosa

Per la precisione, la vigna della tenuta ospita un migliaio di piante, messe a dimora da oltre tre anni: il vitigno mette insieme un blend di uve differenti, tutte rigorosamente local, come Per’e Palummo, uva di sabato, sciascinoso e Aglianico, che danno vita a un vino leggermente frizzante e completamente naturale.

Un orto ricco di prelibatezze

Oltre a prodotti per così dire classici, la famiglia Guida ricava dall’orto anche alcune specialità molto gustose: la più interessante è forse la confettura di rose, usate anche per un dolce alle fragole, mentre più “classici” sono gli alberi da frutto presenti (da agrumi come arancio sorrentino e moro, limone, chinotto, pompelmo bianco, a meli, peri e fichi). Le conserve e le confetture, preparate anche da Nonna Rosa, possono essere acquistate direttamente in loco, oltre che gustate a colazione per gli ospiti del B&B.

La prima colazione del B&B

Chi alloggia alla Villa Rosa di Nonna Rosa può infatti gustare una speciale prima colazione, sempre a base di prodotti del territorio: i dolci sono creati dal pastry-chef Francesco Guida e comprendono crostatine, graffe di patate, biscotti, brioches, ma anche plumcake e muffin, accompagnati dalle confetture della matrona Nonna Rosa, con assaggi alla pesca gialla, albicocca e ciliegia. Non mancano le proposte salate, con salumi e formaggi (soprattutto locali, come provola affumicata, provolone del Monaco, ricotta e fior di latte), che possono essere consumate con pane con l’impasto di pizza o pizze tonde prodotte nel vicino panificio.

Una esclusiva scuola di cucina

L’altra caratteristica originale è il Nonna Rosa Cooking School, ovvero l’apertura della cucina agli ospiti (prevalentemente stranieri, selezionati attraverso TripAdvisor e strutture alberghiere) con lezioni tenute da Peppe Guida e dal suo sous chef (per preparare insieme alcuni piatti della tradizione, da gustare poi a pranzo) e speciali visite all’orto.

Un nuovo successo per lo chef Peppe Guida

Anche da questa breve descrizione si percepisce il valore di questo gioiello, nuova invenzione di Peppe Guida, ormai da un quarto di secolo sulla cresta dell’onda nel mondo della ristorazione. È infatti nel 1994 che è partita l’avventura di Osteria Nonna Rosa (come dicevamo, nome che omaggia la mamma dello chef), rivoluzionando nel corso degli anni la tradizionale e famosissima rosticceria della famiglia Guida per puntare a un tipo di ristorazione differente, che privilegiasse i piatti tipici locali, le ricette tradizionali e i prodotti della penisola sorrentina.

Esperimento pienamente riuscito, come testimonia l’assegnazione dell’ambita Stella Michelin nel 2007, confermata anche dalla Guida 2019, e che ora Peppe Guida punta a “raddoppiare” scommettendo sul successo di Villa Rosa di Nonna Rosa.

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