91° Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba 2021: programma e date

È una delle manifestazioni gastronomiche più prestigiose e antiche d’Italia, e quest’anno torna per l’edizione numero 91 con tante novità: parliamo della Fiera del Tartufo di Alba, in programma dal 5 ottobre al 9 dicembre tra la città piemontese e i centri limitrofi tra le colline di Langhe, Monferrato e Roero interessati dalla produzione di una delle eccellenze più famose d’Italia, il Tuber magnatum Pico con il suo inebriante profumo.

Fiera tartufo Alba 2021, il programma

La prima differenza col passato è la location: dopo gli appuntamenti itineranti nelle colline circostanti del passato, quest’anno la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba torna appunto ad Alba per la sua tradizionale presentazione al territorio.

Il tema scelto per la novantunesima edizione dell’appuntamento più atteso dell’autunno gourmet è “Connessi con la natura”, che affianca all’enogastronomia un focus su un topic di attualità stringente come la sostenibilità. In concreto, la Fiera si caratterizza per una maggiore attenzione ad argomenti quali la tutela ambientale, il cambiamento climatico e la sostenibilità, intesa non solo nella sua accezione ambientale, ma declinata anche lungo le direttrici sociali ed economiche, percorrendo il sentiero delle opportunità della transizione energetica verso un’economia a emissioni zero.

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Le novità e le conferme della Fiera di Alba 2021

Il programma della Fiera del tartufo di Alba 2021 vede anche un’altra novità a tema green, ovvero il progetto Dawn to Earth, che collega la città piemontese Alba con il resto del Pianeta e rende possibile un dialogo all’insegna delle “Sostenibilità Incrociate” a personaggi del mondo dell’alta finanza, dell’innovazione digitale, dell’artigianato d’eccellenza, dell’alta moda, dell’arte, della musica, del design e della cultura e, ovviamente, della cucina d’autore.

Inoltre, l’Ente Fiera ha avviato il percorso per ottenere la certificazione ISO 20121 che assicura l’implementazione di un sistema di gestione della Fiera del Tartufo Bianco d’Alba in linea con i requisiti di sostenibilità dello standard internazionale sulla gestione sostenibile degli eventi. L’obiettivo principale è di minimizzare l’impatto sull’ambiente e, al contempo, valorizzare le ricadute positive sulle persone e sul territorio.

Tra i ritorni più attesi della manifestazione c’è sicuramente il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, all’interno del Cortile della Maddalena, unitamente alla rassegna Albaqualità e all’Alba Truffle Show, che sono impreziositi dalle Analisi Sensoriali del Tartufo curate dai giudici del Centro Nazionale Studi Tartufo, dalle Wine Tasting Experiences dedicate ai grandi vini di Langhe, Monferrato e Roero e dai tanti gli chef che firmeranno i Foodies Moments.

Confermato anche l’appuntamento che fa antipasto alla Fiera, nel weekend di sabato 2 e domenica 3 ottobre, in cui troveranno ampio spazio folklore e tradizione: si comincia con l’Investitura del Podestà e la Rievocazione storica in piazza Risorgimento, mentre il Palio degli Asini sarà disputato la domenica intorno al Duomo di Alba, sua antica location.

Come dice Liliana Allena, Presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, questa edizione “animerà per 9 settimane l’autunno del territorio di Langhe e Roero, del Monferrato con Asti e della Città di Torino”, dedicando spazio ai temi del cambiamento climatico e della sostenibilità. Due sfide attuali e non più rimandabili, che si inseriscono nel più ampio obiettivo della Fiera, che continua a fare focus sul prodotto, il Tartufo Bianco d’Alba, e sul suo utilizzo nell’alta cucina, “con il coinvolgimento di numerosi chef stellati del territorio, nazionali e internazionali, accanto ai cuochi di trattorie e osterie di Langhe, Roero e Monferrato, custodi della tradizione gastronomica locale”.

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Il Capodanno del Tartufo, torna anche Tuber primae noctis

Possiamo in realtà dire che la Fiera sia già iniziata, perché anche quest’anno è stato festeggiato il “Capodanno del Tartufo“, o più precisamente il “Tuber Primae Noctis”, ovvero l’evento che ormai da anni segna la partenza del periodo in cui è consentita la ricerca per i trifolao di tutto il Piemonte.

Ogni anno, infatti, la legge regionale 16/2008 impone un periodo di fermo biologico dal 1° al 20 settembre per evitare un eccessivo sfruttamento dell’ambiente durante un momento fondamentale per la maturazione dei corpi fruttiferi: per questo, la notte del 20 settembre è diventata un appuntamento imperdibile, che raduna tutti gli interessati pronti a lanciarsi nella cerca.

E così il “Capodanno del Tartufo”, organizzato dall’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba in collaborazione con lo storico partner del Consorzio Alta Langa, è un appuntamento fisso in cui i trifolao aspettano la mezzanotte per partire in compagnia dei fedeli tabui (cani) alla ricerca del più prezioso tra i doni della terra.

Al centro di questi eventi, infatti, c’è sempre il Tuber magnatum Pico, un tartufo dalla forma globosa, spesso anche appiattita e irregolare, che si presenta con un peridio giallo pallido o leggermente ocraceo: questo prodotto pregiato si può raccogliere appunto nella parte finale dell’estate, a cavallo con l’equinozio di autunno, e il periodo di cerca si conclude all’inizio dell’inverno. Si tratta di una specialità che cresce spontaneamente, per la cui raccolta è fondamentale il contributo dei cani, capaci di addentrarsi nel bosco alla ricerca del prezioso fungo ipogeo.

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