Pomodorino giallo l’oro del Vesuvio: vogliamo conoscerlo alla perfezione

Ben conosciuto da tutti, il pomodorino rosso viene utilizzato in tantissime ricette. Ma se vi dicessimo che in origine esisteva unicamente il pomodorino giallo?

Come suggerisce già il nome, il “pomo d’oro” in principio era un pomodorino giallo. Rimasto per lunghi anni all’ombra di quello rosso, recentemente il pomodorino giallo è diventato un vero e proprio trend food, preferito in molti casi anche al pomodorino del piennolo del Vesuvio che è certificato DOP.

Per le pochissime varietà che si conservano oggi, la coltivazione avviene ancora in maniera manuale tra i mesi di aprile e settembre.

Origini pomodoro

Nato in America, il pomodoro è arrivato in Europa nel 1540 grazie al condottiero spagnolo Hernán Cortés che ne portò con sé alcuni esemplari tornando in patria. Da quella data passarono degli anni prima della sua coltivazione e diffusione, una volta arrivato in Italia però trovò delle perfette condizioni pedoclimatiche soprattutto nella zona meridionale. Dopo circa un secolo dalla sua coltivazione e diffusione, il datterino giallo iniziò a perdere il caratteristico colore giallo intenso e divenne rosso.

 

La riscoperta

La riscoperta di questo pomodoro, dopo tantissimi anni, a quanto pare fu un caso. Un contadino, chiamato il nonno di Giulia, durante la solita raccolta del pomodoro del piennolo rosso notò che una delle sue piante aveva fatti dei frutti diversi, di colore giallo. Una volta raccolti i semi e grazie anche ad un progetto di ricerca, la coltivazione del pomodoro giallo è stata ripresa ed oggi è anche ben diffusa.  Ma sapete come è stata chiamata questa varietà? GiàGiù, ovvero il giallo (Già) di Giulia (Giù), ed è stata inserita nei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) dal Ministro Delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Pomodorino giallo del piennolo

Tra le pochissime varietà rimaste di questo pomodorino c’è una dalle antichissime origini che viene coltivata in Campania, quella del pomodorino giallo del piennolo (anche detto pomodorino giallo del Vesuvio). Il nome “piennolo” deriva dalla tecnica di conservazione dei pomodori che vengono legati ed intrecciati (come un grappolo) a dello spago per essere poi appesi fuori ad asciugare. Piennolo infatti significa proprio “pendolo” ed è l’unico modo i cui questi pomodori possano essere conservati a lungo, staccandone un po’ alla volta all’occorrenza. Questi pomodori erano stati descritto già nel 1544 e sono riusciti ad arrivare ai giorni nostri grazie ai monaci camaldolesi di Nola che hanno continuato a coltivarli per secoli nei loro orti. Oggi, grazie al Parco Nazionale de Vesuvio ed alla Regione, questo prodotto non solo è tutelato ma è anche reperibile in diversi mercati d’Italia dove lo si riconosce per la sua particolare forma ovale allungata.

Proprietà e benefici

Oltre ad essere ottimi  questi pomodorini hanno anche proprietà benefiche.  Sono infatti ricchi di vitamine (A, B1, B2, B3, B5, B6, C) e contengono maggiori sali minerali (fosforo, ferro, potassio, calcio, magnesio, zinco, rame, sodio, magnesio) e antiossidanti (utili per contrastare i radicali liberi) in confronto a quello rosso. Non dimentichiamo inoltre che i pomodorini gialli sono inoltre totalmente privi di acidità.

Ricette pomodori gialli

Come abbiamo appena detto, questi pomodori sono privi di acidità e per questo motivo vengono impiegati nella preparazione di vellutate, creme o salse, grazie all’elevato contenuto di pectina che ne consente la preparazione in pochissimo tempo.  Si sposano comunque alla perfezione anche  con le ricette a base di pesce e possono accompagnare crudité, primi piatti e secondi di mare così come quelli di carne, purché si tratti di ricette dal sapore semplice, vediamo assieme una ricetta.

Pomodorino giallo ricetta:

Pasta con le alici

Pulite le alici ed apritele a libro, lavate quindi i pomodorini e tagliateli a metà. In un’ampia padella rosolate aglio e peperoncino nell’olio, aggiungete le alici e fatele insaporire qualche minuto. Aggiungete quindi i pomodorini, capperi dissalati, un pizzico di sale, basilico ed un mestolo di acqua di cottura in cui starete cuocendo gli spaghetti. Una volta scolati quest’ultimi al dente ed averli messi in padella con il condimento, lasciate insaporire giusto un minuto prima di aggiungere ulteriore basilico e portare in tavola.

 

Tra le tante ricette in cui potrete scegliere d’impiegare questi pomodorini il nostro consiglio è quello di provarli per la prima volta crudi, così da poterli assaporare al meglio ed non perdere le loro tante proprietà benefiche.

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