Quest’estate le Canarie sono state la mia meta per le vacanze. Ho deciso di fare un tour di 3 delle 7 isole ( Fuerteventura, Lanzarote e Gran Canaria) e insieme alle bellissime spiagge, i parchi e le bellezze naturalistiche, la mia attenzione si è focalizzata anche sulla cucina tipica di queste isole.
Grazie alla vicinanza con l’Africa ed il Sudamerica, si può dire che la cucina delle isole Canarie è una delle più multietniche che ci sia in Europa. La cucina delle Canarie è semplice , gli ingredienti principali sono pesce, patate, formaggi, frutta e vini. Nonostante sia forte l’influenza della cucina spagnola, le terre vulcaniche ed il clima temperato rendono i prodotti di queste isole ed i piatti davvero caratteristici!
Troviamo il gofio, un alimento ottenuto dalla macinazione di cereali tostati, un prodotto che risale ai Guanches, gli abitanti pre-ispanici che abitavano le isole prima della colonizzazione spagnola. Lo troviamo in tantissime preparazioni, i canariani lo sciolgono nel latte caldo la mattina, per la preparazione delle zuppe o per fare una specie di pane (“gofio amasado”). E’ un ingrediente molto diffuso anche nei dolci, esiste una mousse e un budino di gofio.
I “mojos” ovvero delle salse piccanti elaborate in decine di modi diversi sono praticamente onnipresenti nei piatti canariani.
La base di questa salsa è sempre la stessa: aglio, sale, olio, aceto a cui si aggiungono, a seconda della preparazione, vari ingredienti.
Nel “Mojo Picón” si aggiungono paprika, cumino e peperoncino, e si usa soprattutto per i piatti di carne mentre nel “Mojo Verde“, ci sono prezzemolo o coriandolo e viene usato soprattutto per i piatti di pesce.
Le patate sono alla base di uno dei piatti tipici più importanti della cucina locale, le “Papas Arrugadas” (patate rugose). Non si tratta di patate vecchie, non temete, bensì di patate bollite con la buccia in poca acqua e molto sale grosso (preferibilmente marino), accompagnate con mojo verde o mojo rojo. C’è ancora chi le cuoce direttamente in acqua marina, proprio come si faceva in passato!
Il formaggio di capra, a Fuerteventura, è speciale. E’ totalmente diverso da quello a cui siamo abituati, il suo sapore è alquanto dolciastro ed è perfetto sulla griglia con un po’ di miele di palma, ma anche fritto. Si chiama “Queso Majorero“.
Tra i piatti a base di carne non lasciatevi scappare i datteri avvolti nel bacon, ma anche il Chorizo Canario, un tipico salame morbido preparato con carne, sale, aglio, vino e spezie. In alcune versioni lo si trova anche con l’aggiunta del pimenton, la paprica. Tra le zuppe è super rinomata la Rancho Canario, a base di ceci, aglio, cipolle, patate, brodo, pasta, carne (di pollo o di maiale) e zafferano, che gli dona il tipico colore giallo.
I piatti a base di pesce qui non mancano di certo, e generalmente vengono preparati con las viejas (pesce pappagallo), la corvina (ombrina bocca d’oro), la cherne (cernia). Si servono al forno, fritti, bolliti o marinati. Le Churros de pescado, ad esempio, sono delle favolose frittelle ripiene di pesce. Per chi volesse provare una zuppa invece propongo la Gofio Escaldado, ovvero il brodo di pesce a base di gofio.
Squisiti sono anche tonno, polpo e calamari. Il polpo viene cucinato di solito alla Gallega, quindi con patate e paprika. Il tonno l’ho assaggiato in crosta di pistacchi ed i calamari, fritti ovviamente 😉
Tra i dolci troverete un’imperdibile tortina, la Quesadilla. E’ originaria della piccola isola di El Hierro, l’isola più a sud delle Canarie, dove può essere comprata direttamente in fabbrica. Viene preparata con una base di formaggio fresco, uova, farina di frumento, zucchero, limone e anice. Una ricetta che è passata di generazione in generazione e che si prepara ancora rigorosamente a mano. Se cercate un dolce al cucchiaio fa per voi Huevos Mole, con la sua base di uova e cannella è simile ad una mousse, a me è piaciuto molto.
I migliori vini delle Canarie nascono principalmente a Lanzarote che vanta di una tradizione vinicola di altissimo livello. Durante il mio giro dell’isola mi hanno colpito questi particolarissimi vigneti caratterizzati da buche circolari ricoperte con la cenere di lava e protette da dei muretti in pietra. Questo strato ci hanno spiegato, ha la capacità di trattenere l’umidità notturne, convogliandola verso le radici della pianta, ed evita l’evaporazione durante le ore diurne, i muretti invece servono per contrastare gli effetti dei venti alisei. Io ho fatto un tour con degustazione in una tenuta posizionata a Nord dell’isola , tra i comuni di Haria e Teguise ed è stata davvero una bella esperienza.
Ho apprezzato particolarmente il Negramoll,un vino rosso abbastanza corposo quindi in linea con i miei gusti. Se invece preferite il bianco, beh sappiate che l’uva malvasia bianca è la varietà predominante dei vigneti di Lanzarote. Se non siete bevitori di vino, tra le birre potrete bere La Dorada, la tipica birra di Tenerife oppure la Tropical della Gran Canaria.
Gran Canaria è rinomata invece per il suo rum. Fu proprio su quest’isola che nacque, nel dopoguerra, il rum con miele che oggi viene chiamato “Ronmiel”. Con esso si preparano moltissimi cocktail ma soprattutto va detto che è un rum IGP (Indicazione Geografica Protetta). Io l’ho adorato ed infatti alcune bottiglie che ho assaggiato, sono state uno dei souvenir che ho portato a casa dalle vacanze.
Tra tutto il cibo assaggiato, per quanto mi riguarda mi rimarrà nel cuore la frutta che ho assaggiato alle Canarie. Qui ho assaggiato molte varietà di frutti tropicali come avocado, mango, papaya, lime, ananas, cherimoya, litchi, fichi e fichi d’India. A far da padrone però c’è il tipico platano dell’isola, il Platano Canario. Ogni giorno a pranzo in spiaggia la macedonia o lo smoothie di frutta erano d’obbligo.
Nonostante gli ottimi prodotti e i piatti degni di nota, devo dire che durante le mie vacanze mi sono imbattuta in pochi ristoranti in cui ho mangiato bene, tra i quali vi segnalo:
Gregorio El Pescador, a Corralejo, nel centro turistico più ampio di Fuerteventura. E’ un ristorante gestito a livello familiare da persone del posto e dove servono pesce fresco pescato da loro e cotto alla griglia. Davvero niente male anche il fritto di calamari.
Sempre a Fuerteventura c’è Tapas Oscar, una taverna in cui servono dei piatti della cucina canaria e spagnola, ma specializzati soprattutto in tapas. Qui si può anche scegliere il menù degustazione con formaggio di capra fritto, datteri al bacon e peperoncini fritti. Ma queste sono solo alcune delle portate, ottime.
Infine la Taverna la Cagna, a Maspalomas, Gran Canaria. Ho trovato davvero molto buone le tapas, preparate con polpo alla gallega e patatas bravas. Non era affatto male anche la paella che abbiamo scelto per far assaggiare ai miei genitori, che erano con me in viaggio.
Insomma, ho scoperto una tradizione culinaria di cui ero completamente all’oscuro e ne sono davvero felice, del resto i posti si conoscono anche attraverso la loro cucina ed io davvero quando viaggio non posso farne a meno.