Aumento del costo del gelato: cosa aspettarsi per questa estate 2022

L’estate 2022 è appena iniziata, ma ha già riservato una sorpresa che possiamo definire “amara” agli appassionati di gelato: stando alle rilevazioni in molte città, infatti, il costo del prodotto più amato per combattere il caldo è in aumento in tutta Italia a causa di una serie di fattori contestuali, come quelli che hanno interessato in questi mesi anche tanti prodotti alimentari (e non solo).

Aumento costo gelato: i prezzi salgono oltre il 10%

A lanciare l’allarme tra i primi è stata la Coldiretti, che già agli inizi di giugno aveva segnalato un incremento medio dell’11,2% dei prezzi dei gelati in Italia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sulla base dei dati Istat.

Una beffa per i golosi, che pure sono tornati ad affollare le gelaterie in cerca di refrigerio dopo la prima ondata di calore estivo che ha interessato l’Italia in questo mese, spingendo in alto i consumi di gelato con coni e coppette che sono diventati un alleato per sconfiggere il bollino rosso del caldo.

Quali sono le cause?

Le cause di questo incremento dei costi del gelato sono sempre le stesse già citate nell’approfondimento sui rincari dei prodotti alimentari: balzo dei costi per l’energia e le materie prime usate nelle preparazioni, anche a causa delle tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina.

Analizzando nel dettaglio il caso dei gelati artigianali (che, rispetto ad appena un mese fa, sono diventati ancora più salati, passando dal più 6% al più 11% su base annuale), pesano inevitabilmente i balzi dei costi di latte (+6%) zucchero (+8%), uova (+12%) e cioccolato. È sempre la Coldiretti a rivelare che nelle 39mila gelaterie, pasticcerie e bar con gelato in Italia, che danno lavoro a 75mila persone, vengono utilizzati mediamente durante l’anno ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti.

gelato aumento

Pesanti anche gli aumenti dei prezzi dell’energia – in molti casi arrivata a costare il doppio rispetto all’anno scorso – che influisce inevitabilmente su strutture che hanno necessità di mantenere i frigoriferi accesi e in azione per 24 ore al giorno, così come è diventata più onerosa la spesa per la catena di distribuzione del prodotto, a causa dell’aumento dei costi di trasporto dei furgoni refrigeranti e dei carburanti.

E c’è poi un’altra voce apparentemente minore che in realtà sta contribuendo molto all’incremento dei prezzi, ovvero il packaging: dopo l’addio alla plastica, tutta la merce del confezionamento è realizzata in carta, vetro o materiale compostabile, che al momento sono diventati non solo costosissimi, ma anche introvabili per le difficoltà di rifornimento dai Paesi produttori.

Uno scenario fosco che, stando alle sensazioni dei professionisti del settore, potrebbe addirittura complicarsi nel breve/medio periodo, quando si faranno sentire le ulteriori conseguenze della crisi, che renderanno ancora più difficile l’approvvigionamento di materie come il grano o il mangime per gli animali.

Quanto costa un gelato oggi in Italia?

Cosa significa tutto questo per noi in concreto? In pratica, che oggi in Italia il costo del gelato è aumentato all’incirca di 50 centesimi per ogni tipologia di prodotto, cono o coppetta.

In media, oggi un cono con due gusti costa 3 euro – lo stesso che solitamente lo scorso anno si vendeva a 2 euro e 50.

Eppure, secondo alcuni produttori questi rincari non sono sufficienti rispetto all’attuale costo di produzione del gelato – che dovrebbe portare piuttosto a un prezzo medio più vicino ai 4 euro, che però sarebbe eccessivo e insostenibile per gran parte dei consumatori.

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