Cosa mangio stasera? In alcune giornate, questa domanda non ha una risposta immediata: non abbiamo voglia di metterci ai fornelli, non abbiamo nulla da riscaldare e nemmeno l’ispirazione giusta per ordinare una cena a domicilio. Il risultato è che apriamo frigo o dispensa e raccattiamo ciò che troviamo, che spesso significa snack confezionati, merendine, patatine o altri cibi non propriamente salutari. Questa abitudine viene chiamata “sindrome da frigo vuoto” e può incidere negativamente sulla linea e sulla salute, ma bastano alcune buone pratiche per evitarla e mangiar meglio.
Che cos’è la sindrome da frigo vuoto
Nonostante il nome, la sindrome da frigo vuoto non è un disturbo vero e proprio, quanto piuttosto una consuetudine che si fa largo quando abbiamo poco tempo da dedicare ai pasti, poca voglia di impegnarci ai fornelli o, ancora, i turni di lavoro ci sfiniscono e dobbiamo pensare personalmente alla cena. E quindi, zero voglia di cucinare e ricerca di alternative rapide, che solitamente finiscono per essere prodotti confezionati e merendine.
E quindi, la sindrome da frigo vuoto non è la paura di non avere nulla in frigo con cui preparare una cena – la classica domanda “frigo vuoto cosa cucino?”, a cui pure cercheremo di dare una risposta – ma appunto una cattiva abitudine di sostituire la cena tradizionale a base di alimenti salutari con prodotti confezionati, che può degenerare e provocare malessere, ansia e forme di stanchezza.
Frigo vuoto, le cause e gli effetti della sindrome
Abbiamo già individuato alcune delle cause che possono provocare il problema del frigo vuoto, e specificamente la pigrizia, la stanchezza e lo stress derivanti (anche) dalla vita lavorativa, che complicano la possibilità di seguire uno stile di vita alimentare corretto ed equilibrato.
Sostituire la cena mangiando snack, merendine e dolciumi può essere anche uno sfizio occasionale, cercando magari distrazione dalla routine quotidiana adagiandosi sul divano davanti alla tv, ma alla lunga può provocare varie conseguenze negative. Questi alimenti confezionati sono solitamente pieni di grassi, zuccheri, additivi e conservanti, e nel lungo periodo possono portare all’emergenza di dolori, malesseri, stati di ansia e stanchezza cronici, oltre che incidere sugli incrementi di peso e adipe.
Inoltre, la sindrome da frigo vuoto innesca un meccanismo ciclico: il cibo è il carburante del nostro corpo e una cena non adeguata, derivante da una costante cattiva alimentazione, fa peggiorare i livelli di stress e stanchezza, e questo quindi ci allontana ancora di più dai fornelli e ci avvicina al contrario a sopperire con prodotti confezionati.
Come evitare la sindrome da frigo vuoto e ritrovare l’entusiasmo per la cucina
Questa situazione deriva, come spiegato, da una serie di cattive abitudini: quindi, per combattere o evitare la sindrome dobbiamo sforzarci (anche mentalmente) nel prenderci cura di noi stessi anche attraverso l’alimentazione, provando a ritrovare il gusto e il piacere di preparare piatti semplici, nutrienti e genuini che contribuiscono al nostro benessere fisico e psicologico.
Inoltre, gli esperti suggeriscono di allentare lo stress con piccole coccole quotidiane: ad esempio, concedersi una passeggiata all’aria aperta distensiva nel corso della giornata, o anche semplicemente staccare dal lavoro e dalla routine con una breve pausa.
Un altro fronte per combattere la sindrome è ovviamente la cucina: se preparare una cena complessa ci sembra troppo impegnativo, possiamo sempre puntare tutto su piatti semplici e di facile realizzazione, realizzando un menu veloce composto da ingredienti come uova, carne bianca o pesce al forno, che sono rapidi da cucinare (al forno o in padella) e leggeri da digerire.
Questo ridurrà il tempo da dedicare ai fornelli, ma allo stesso tempo ci permette di fare il carico di nutrienti in buona quantità e qualità, avviando un ciclo virtuoso che, nel giro di qualche settimana, ci farà stare e sentire meglio, allontanando lo stress e restituendoci la forza e la voglia di lanciarci in preparazioni più elaborate.
Frigo vuoto cosa cucino
Cosa fare, però, se il problema non è la stanchezza mentale ma l’assenza di alimenti da preparare? E quindi, cosa preparare quando il frigo è vuoto, una circostanza che può verificarsi quando siamo impegnati fuori casa tutto il giorno e la routine ci ha fatto distrarre dalla spesa e dalla gestione dei pasti?
Per fortuna, una soluzione in cucina si trova sempre, anche perché ci sono sicuramente in dispensa degli alimenti salvacena, di quelli che durano a lungo e che ci aiutano a “sfamarci” in pochi minuti, come ad esempio tonno sott’olio, legumi in scatola o in barattolo, passate di pomodoro o sughi pronti, spezie e, ovviamente, pasta e riso per preparare dei primi sostanziosi e nutrienti.
E poi, anche a frigo vuoto ci potrebbe essere qualcosa conservato adeguatamente in congelatore, che quindi possiamo utilizzare per qualche preparazione rapida: è buona norma, in tal senso, avere sempre in freezer una scorta di verdure surgelate (confezionate) o congelate personalmente dopo l’acquisto fresco, carne o pesce.
Insomma, il frigo vuoto non deve diventare un problema o una ossessione, e per fortuna abbiamo le “armi” per non cadere in brutte abitudini.