Guida Michelin 2023: abbiamo la notizia appena uscita

Michelin 2023: pioggia di stelle sull’Italia e Cannavacciuolo conquista la terza stella

Uno, quattro e trentatré: non stiamo dando numeri al Lotto, ma sintetizzando le principali novità della 68a edizione della Rossa più attesa nel mondo della ristorazione, ovvero la Guida Michelin 2023, che ha rivelato una pioggia di stelle sulla gastronomia di alta qualità in Italia. In concreto, c’è 1 nuovo ristorante che merita tre stelle Michelin – Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo, che fa incetta di stelle anche con gli altri progetti – e poi 4 nuovi ristoranti due stelle Michelin e ben 33 ristoranti che per la prima volta conquistano il macaron della guida, a cui si aggiungono 19 nuove stelle verdi per la ristorazione più attenta all’ecologia e alla sostenibilità.

Guida Michelin 2023, le nuove stelle

Per il secondo anno consecutivo ospitata nella affascinante location della Franciacorta, la zona delle colline bresciane che danno vita alle celebri bollicine DOC e DOCG, e condotta ancora da Petra Loreggian affiancata da Marco Do, direttore comunicazione del gruppo francese, la Michelin Star Revelation 2023 si è confermata il grande evento che tutti gli amanti della buona tavola aspettano per conoscere le nuove stelle, le stelle verdi e i premi speciali, che descrivono il firmamento della ristorazione italiana.

La notizia più interessante è senza dubbio l’ingresso di Antonino Cannavacciuolo e del suo ristorante Villa Crespi (ricordiamo che è il ristorante a ottenere il riconoscimento e non il cuoco!) nel ristretto gotha dei tristellati italiani, che ora quindi comprende 12 ristoranti, ma nel corso della cerimonia sono state annunciate tante altre sorprese.

Le prove tavola degli ispettori della Rossa hanno infatti portato anche al “raddoppio” dei macaron per quattro ristoranti: Locanda Sant’Uffizio – Enrico Bartolini a Penango (Asti), St. George by Heinz Beck a Taormina, e poi Enoteca La Torre e Ristorante Acquolina entrambi a Roma; tutti e 4 i nuovi due stelle Michelin, inoltre, sono guidati da chef under 35, che compongono un “poker di talenti giovanissimi”, come detto da Marco Do.

Sono invece 33 le nuove monostelle, i ristoranti che per la prima volta ottengono il macaron Michelin e che, sparpagliati lungo tutta la Penisola, fanno risplendere l’Italia in tutte le sue regioni, come anticipato dal Presidente della Guida Michelin Gwendal Poullennec (presente alla cerimonia solo via videomessaggio preregistrato), che spende parole d’elogio per la nostra ristorazione, ” un connubio perfetto tra storia e convivialità”. In particolare, continua, l’alta cucina tricolore “brilla per qualità, generosità e voglia di innovazione, espressi sia in piatti che uniscono tradizione e modernità nel rispetto degli ingredienti e dei loro sapori, sia nella capacità di accoglienza dei team, perché la cucina è fatta prima di tutto da persone”.

Dove sono i nuovi ristoranti stellati in Italia

Soffermandoci in dettaglio sui nuovi ingressi nella Guida Rossa, è la Lombardia a guidare le fila delle regioni più premiate nella Michelin 2023, conquistando 7 nuovi locali stellati; molto bene anche la Toscana con 5 nuove stelle, la Sicilia con 4 e la Liguria con 3.

Ecco l’elenco dei 33 nuovi ristoranti 1 stella Michelin 2023:

  • Maeba (Ariano Irpino)
  • Sensi (Amalfi)
  • Osteria del Viandante (Rubiera)
  • Pulejo (Roma)
  • Sintesi (Ariccia)
  • Balzi Rossi (Ventimiglia)
  • Casa Buono (Ventimiglia)
  • Locanda Tamerici (Ameglia)
  • Andrea Aprea (Milano)
  • Anima (Milano)
  • Bolle (Lallio)
  • Il Sereno al lago (Torno)
  • Lino (Pavia)
  • Trattoria Contemporanea (Lomazzo)
  • Vitium (Crema)
  • Dalla Gioconda (Gabicce Monte)
  • Il Tiglio (Montemonaco)
  • RistoranTino & C.(Sauze di Cesana)
  • Il Fuoco Sacro (San Pantaleo)
  • I Tenerumi (Vulcano)
  • Limu (Bagheria)
  • Mec (Palermo)
  • Principe Cerami (Taormina)
  • Campo del Drago (Montalcino)
  • Cannavacciuolo Vineyard (Casanova di Terricciola)
  • Chic Nonna di Vito Mollica (Firenze)
  • Paca (Prato)
  • Terramira (Capolona)
  • La Stüa de Michil (Corvara in Badia)
  • Luisl Stube (Lagundo)
  • Suinsom (Selva di Val Gardena)
  • Paolo Griffa al Caffè Nazionale (Aosta)
  • Famiglia Rana (Oppeano).

Le quattro novità tra i ristoranti due stelle Michelin sono:

  • Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini (Penango)
  • Enoteca La Torre (Roma)
  • Acquolina (Roma)
  • St. George by Heinz Beck (Taormina).

Infine, come detto, c’è anche un nuovo ristorante tre stelle Michelin, Villa Crespi a Orta San Giulio, che amplia il gruppo dell’eccellenza gastronomica italiana, ora così composto:

  • Piazza Duomo (Alba)
  • St. Hubertus (Alta Badia / San Cassiano)
  • Da Vittorio (Brusaporto)
  • Dal Pescatore (Canneto sull’Oglio / Runate)
  • Reale (Castel di Sangro)
  • Enoteca Pinchiorri (Firenze)
  • Enrico Bartolini al Mudec (Milano / Navigli)
  • Villa Crespi (Orta San Giulio)
  • Osteria Francescana (Modena)
  • La Pergola (Roma / San Pietro-Città del Vaticano)
  • Le Calandre (Rubano)
  • Uliassi (Senigallia).

Intervistato post-cerimonia, Cannavacciuolo ha confessato che le tre stelle sono “un obiettivo che aspettavo dal primo giorno in cui sono entrato a Villa Crespi, nel 1999”, e che ora si sente “maturo per affrontare questo traguardo” – mentre forse era stato troppo veloce all’inizio (prima stella nel 2003, a 28 anni, e seconda già nel 2006 a soli 31 anni) – anche se “ho ancora un bel po’ da lavorare, e voglio crescere come gruppo, con i miei ragazzi”.

Continua a fare incetta di stelle invece Enrico Bartolini, che porta a 12 il totale dei macaron conquistati dai suoi progetti: oltre alle tre stelle del suo locale eponimo a Milano, si sommano le sette sparse nei ristoranti a sua firma in giro per l’Italia e, con la Guida Michelin 2023, il raddoppio della Locanda del Sant’Ufficio e la prima stella per Anima a Milano.

In totale, quindi, la Guida Michelin Italia 2023 menziona 385 locali stellati in tutta Italia, con la Lombardia sempre in testa (59) davanti a Campania (48), Piemonte (44), Toscana (41) e Veneto (32).

Guida Michelin 2023, i premi speciali

Oltre ai classici macaron – che sono senz’altro il riconoscimento più ambito e atteso – la cerimonia ha rivelato anche l’assegnazione degli altri premi annuali e delle stelle verdi, ormai giunte al terzo anno.

In particolare, ha ricordato Poullenec, i ristoranti meritevoli delle stelle verdi “nutrono il corpo e lo spirito, curando anche il rispetto e l’attenzione al nostro ambiente“, e anche quest’anno i ristoratori italiani si confermano attenti ai temi della sostenibilità e della tutela ambientale, “offrendo ai loro clienti sia una grande esperienza enogastronomica che un momento realmente vicino e attento all’ambiente”, grazie alla ricchezza della biodiversità del territorio italiano che permette di dar vita a tante realtà ed esperienze green.

E così, su un totale di 381 stelle verdi al mondo, ben 49 oggi appartengono proprio al nostro Paese, con ben 19 ingressi rispetto alla scorsa edizione della Guida.

I nuovi ristoranti stella verde Michelin sono:

  • Piazza Duomo (Alba)
  • Vignamare (Andora)
  • La Tana Gourmet (Asiago)
  • Ahimè (Bologna)
  • Poggio Rosso (Castelnuovo Berardenga)
  • El Molin (Cavalese)
  • La Bandiera (Civitella Casanova)
  • Vite (Coriano)
  • I Tenerumi (Eolie, Vulcano)
  • Dalla Gioconda (Gabicce Monte)
  • Il Mirto (Ischia, Forio)
  • La Peca (Lonigo)
  • Il Cantinone e Sport Hotel Alpina (Madesimo)
  • D.One Restaurant (Montepagano)
  • Contrada Bricconi (Oltressenda Alta)
  • Il Colmetto (Rodengo Saiano)
  • Osteria del Viandante (Rubiera)
  • Lokanda Devetak (Savogna d’Isonzo)
  • Villa Pignano (Volterra).

Tra loro spicca, in particolare, lo chef Enrico Crippa, che quindi aggiunge la quarta stella, di colore verde, alle tre rosse che già detiene al Piazza Duomo di Alba.

Sul fronte dei riconoscimenti annuali – i premi speciali supportati da partner di Michelin – la serata ha visto anche il trionfo del ventottenne chef Davide Guidara de “I Tenerumi” a Vulcano, che fa all in conquistando contemporaneamente la prima stella rossa, la stella verde e il titolo di Miglior Giovane Chef 2023.

Il Premio Michelin Chef Mentor 2023 va invece a Enrico Bartolini; Stefano Quero di “Condividere” a Torino è il vincitore del Premio Michelin Miglior Sommelier 2023; Michael Falk ed Eleonora Corazza del Apostelstube di Bressanone vincono il premio Michelin Servizio di Sala 2023.

Guida Michelin 2023, chi perde la stella

Non mancano poi le note stonate dalla serata franciacortina. Il primo aspetto che balza agli occhi è l’assenza quasi totale di donne tra stellati e premiati: l’unica eccezione è rappresentata dalla chef Sara Scarsella di Sintesi ad Ariccia, che ha meritato la prima stella rossa.

Qualche mugugno anche per alcuni mancati avanzamenti: Lido 84 rimanda ancora l’appuntamento con la seconda stella (nonostante goda ormai di immensa fama, anche all’estero), così come non è ancora arrivato il momento di un ristorante tristellato più a sud di Roma (e consola poco la vittoria di Cannavacciuolo).

Ben altra sensazione ha invece accolto l’annuncio dei ristoranti che, per un motivo o l’altro, hanno perso la stella con la Guida Michelin 2023. L’elenco è piuttosto nutrito e vede:

  • Frosio (Almè)
  • Stube Gourmet (Asiago)
  • La Veranda del Color (Bardolino)
  • Mistral (Bellagio)
  • Nido del Picchio (Carpaneto Piacentino)
  • Feva (Castelfranco Veneto)
  • I Salotti (Chiusi)
  • Astra (Collepietra)
  • La Leggenda dei Frati (Firenze)
  • La Magnolia (Forte dei Marmi)
  • Dolomieu (Madonna di Campiglio)
  • Parizzi (Parma)
  • Locanda 4 Ciacole (Roverchiara)
  • Zanze XVI (Venezia)
  • Maxi (Vico Equense).

Non confermano la stella per chiusura o rinnovo locali:

  • Innocenti Evasioni (Milano, in attesa di riaprire in nuova location)
  • Claudio (Bergeggi, chiusura al pubblico esterno all’hotel)
  • Perillà (Castiglione d’Orcia)
  • Locanda Vecchia Pavia Al Mulino (Certosa di Pavia)
  • Da Francesco (Cherasco)
  • Meo Modo (Chiusdino)
  • Petit Royal (Courmayeur, chiusura per rinnovo locali)
  • Osteria dell’Arborina (La Morra, chiusura per rinnovo locali)
  • Righi la Taverna (Repubblica di San Marino, chiusura al 31 dicembre 2022)
  • Don Alfonso 1890 (Sant’Agata sui Due Golfi, chiusura per rinnovo locali)
  • Danilo Ciavattini (Viterbo).

Infine, subiscono la retrocessione da due a 1 stella La Madernassa (Guarene) e La Trota (Rivodutri).

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