Le regole per un cappuccino perfetto

Re indiscusso della colazione italiana, assieme all’immancabile caffè (sia chiaro!), il cappuccino è l’irresistibile miscela a base di latte e caffè.

A differenza di quanto molti credono, il cappuccino però non è affatto nato nel nostro Bel Paese ma in Austria. Era infatti la fine del ‘600 quando un frate decise di aggiungere al suo caffè, considerato troppo forte, un po’ di latte. Il colore della bevanda che uscì fuori era simile a quello del saio dei cappuccini, ecco perché il frate stesso utilizzò il nome “kapuziner” per ciò che stava gustando.

All’epoca però il cappuccino non era proprio come quello che conosciamo noi oggi, la sua trasformazione è avvenuta nella città di Trieste soltanto ad inizio ‘900.

Le regole per un cappuccino perfetto

Nonostante sia diffuso ormai da Nord a Sud, trovare un buon cappuccino non è poi così semplice. La sua preparazione è un vero e proprio rito, scandito da passaggi ben precisi e tempi.

Se vuoi provare a fare un cappuccino da leccarsi i baffi, ecco le regole che dovrai seguire:

Latte

La scelta del latte giusto è la base di un buon cappuccino. Quello intero è sicuramente il migliore, con il suo punto di grasso perfetto, c’è comunque chi sceglie di utilizzare il latte scremato oppure quelli vegetali. Assolutamente da non optare per uno a lunga conservazione, tassativamente andrà impiegato quello fresco.

Quantitativo

Anche la dose determina il risultato finale, ovviamente. Mettendo troppo latte ad esempio si finisce per rendere la bevanda troppo “acquosa”, viceversa con molto caffè il cappuccino avrebbe un gusto troppo deciso. Va da sé che la giusta dose è anche determinata dal quantitativo di cappuccini da preparare, in linea generale possiamo comunque dire che un buon cappuccino si prepara con 100/120 ml di latte.

Lattiera

La lattiera giusta (o il bricco, se preferite chiamarlo così) dovrà essere unicamente in acciaio inox. La sua forma dovrà essere leggermente bombata nella parte inferiore, per fare in modo che venga trattenuto il calore e si assorba l’aria. Se potete optate per una lattiera che abbia anche il beccuccio, in questo modo risulterà più facile versare il latte.

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Montatura

Se avete in casa una lancia a vapore siete a cavallo per la fase di montatura. Un volta che l’avrete immersa nella lattiera per qualche alla massima potenza, bisognerà far roteare contemporaneamente la lattiera facendo aumentare di volume e temperatura il latte.

Se non avete la lancia a vapore potete comunque riscaldare il latte in un pentolino e successivamente montarlo con un mixer ad immersione per qualche secondo.

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Caffè

Anche la scelta del caffè non potrà essere certo sbagliata. Per un buon cappuccino bisogna infatti optare per una miscela di qualità, oltre che alla dose giusta. E sbagliatissimo pensare che andrà bene un caffè lungo.

Tazza

Si, tazza. Avete letto bene! Dopo aver preparato un perfetto cappuccino, si può mai pensare di servirlo in una tazza qualsiasi? Il cappuccino degno di questo nome va servito in una tazza di porcellana (ideale per mantenere il calore della bevanda) un po’ più grande di quella di un caffè. Bisognerà versare al suo interno prima il caffè per 1/3 della tazza, poi inclinare quest’ultima per riempirla con il latte appena montato (e precedentemente sbattuto nel suo bricco per unire la parte liquida a quella cremosa) ed infine un po’ di zucchero.

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E il cacao?

Il cacao resta la scelta opzionale, amato da molti e odiato da altri. In base al proprio gusto personale quindi si può scegliere se aggiungerlo o meno! Se siete tra quelli che lo amano allora dovrete metterlo nella tazza prima di versarci dentro il latte montato. Ma ricordate: dovrà essere unicamente quello amaro.

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