La storia dello zucchero filato: come nasce?

Con gran sorpresa bisogna ammettere che l’invenzione dello zucchero filato è opera di un dentista. Potrebbe sembrare un controsenso, ma questa dolce prelibatezza è stata ideata per la prima volta alla fine del XIX secolo. Lo zucchero filato che molti di noi associano ai momenti felici dell’infanzia ha una storia affascinante alle spalle, che va dalle feste di paese ai luna park, dai nomi esotici alle innovazioni tecnologiche. Scopriamola insieme!

La Storia dello Zucchero Filato

Nel 1897, il dentista William Morrison, con il contributo del pasticcere William J. Wharton, sviluppò una macchina rivoluzionaria in grado di trasformare lo zucchero in fili sottili e croccanti. Questo nuovo dolce, composto principalmente di zucchero e aria, risultava sorprendentemente leggero e voluminoso, rendendolo una delle delizie meno dannose per i denti rispetto ad altri dolci da luna park.

Come funziona la macchina per lo zucchero filato?

La macchina per lo zucchero filato è costituita da due contenitori concentrici:

  • Un recipiente centrale forato sui lati, che si riscalda e ruota ad alta velocità quando la macchina viene accesa.
  • Un recipiente più grande, che raccoglie i filamenti di zucchero prodotti dal contenitore centrale.

Il procedimento inizia con lo zucchero sciolto in acqua e versato nel contenitore centrale. Riscaldato a temperature superiori ai 140°C, lo zucchero passa dallo stato solido a quello liquido rompendo i legami dei cristalli di saccarosio. La rotazione ad alta velocità spinge lo zucchero liquido attraverso i minuscoli fori, dove l’aria esterna più fredda lo solidifica immediatamente in fili sottili. Questi filamenti si raccolgono nel contenitore più grande, pronti per essere avvolti intorno a un bastoncino o un cono di carta.

La prima macchina per lo zucchero filato: il lancio

Dopo aver lavorato per sette anni per perfezionare la loro invenzione, Morrison e Wharton presentarono la macchina per lo zucchero filato al grande pubblico in una vetrina spettacolare: la Fiera Mondiale di St. Louis del 1904. Questa esposizione internazionale non solo ha lanciato numerose invenzioni tecnologiche – tra cui i primi modelli di automobile e il condizionatore – ma ha anche introdotto agli americani alimenti destinati a diventare iconici, come il cono gelato, il burro di arachidi e, ovviamente, lo zucchero filato.

Il “fairy floss”, come venne chiamato, divenne subito un successo e i due soci iniziarono a venderlo con entusiasmo. Il loro prodotto guadagnò rapidamente popolarità e l’azienda da loro fondata, la Electric Candy Company, iniziò a pubblicizzare e vendere le macchine per la produzione di zucchero filato su vasta scala.

Come si diffuse lo zucchero filato?

Con lo scadere del brevetto nel 1921, un altro dentista, Josef Lascaux, costruì una macchina simile e iniziò a distribuire lo zucchero filato con il nome “cotton candy“, oggi comunemente usato negli Stati Uniti. Mentre in Italia lo zucchero filato rimane legato a occasioni speciali come feste e luna park, nei paesi anglosassoni è ormai un prodotto di consumo comune, disponibile in una varietà di colori e sapori nei supermercati.

Nonostante il fascino irresistibile delle sue soffici nuvole, lo zucchero filato è essenzialmente puro zucchero, quindi è meglio gustarlo con moderazione. Per una merenda quotidiana più nutriente e salutare, alternative come frutta fresca, frutta secca, pane e marmellata o yogurt sono sicuramente scelte migliori. Ricorda sempre di lavare bene i denti dopo aver mangiato lo zucchero filato: anche William Morrison ci tiene!

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