Esistono alcuni elementi che contengono nichel, niente di preoccupante quando non si è affetti da allergia a questo elemento. E in caso contrario? Iniziamo col dire che gli alimenti contenenti nichel sono un binomio da conoscere per gestirlo al meglio quando si tratta di tavola e salute.
Nichel, un metallo da conoscere per le allergie
Il nichel è un metallo che può provocare reazioni allergiche. Un dato che vale per i gioielli, spesso infatti questa componente è in bracciali o orecchini che possono provocare importanti sfoghi allergici e dermatiti. Lo stesso può valere anche per gli alimenti. Non tutti sanno, infatti, che questo metallo è presente in tanti cibi e che nei soggetti che soffrono di questa intolleranza, genera una serie di sintomi tali da richiedere il ricorso a un regime alimentare al 100 per cento nichel free. In realtà imbattersi nel nichel è più facile di quel che si pensi, è presente anche in prodotti cosmetici. Per questa ragione è ancora più importante conoscere il proprio livello di tolleranza a questo elemento per evitare di incappare in spiacevoli sorprese.
A tavola con attenzione
E per gli allergici al nichel la soluzione è la messa al bando degli alimenti che lo contengono? Non è sempre così. Alcuni alimenti, infatti, possono essere consumati con moderazione. Un dato importante: il contenuto di nichel presente nei vegetali è quattro volte più elevato rispetto a quello presente nei prodotti animali. Perché? Perché la quantità di metallo è influenzata dalla concentrazione presente nel terreno dove viene coltivato il vegetale. Nichel alimenti, quindi, non è un binomio che si caratterizza per rigidità, cosa che rende necessario il ricorso a una dieta varia ed equilibrata che consenta di alternare vegetali e prodotti animali e quindi di non abusare con alimenti che potrebbero essere troppo ricchi di metallo.
Cibo contenente nichel: qual è
Alcuni cibi sono eccessivamente ricchi di questo metallo e in questo caso è inevitabile rinunciare a mangiarli. Di cosa si tratta? Il primo alimento a cui dover rinunciare – non farà piacere a molti – purtroppo è la cioccolata e più in generale il cacao. No anche ai crostacei, alla liquirizia, alla margarina. Niente semi di soia o farina d’avena, farina di mais, farina integrale. Addio anche ai legumi, sia freschi sia secchi, mentre tra l frutta con nichel c’è sicuramente la frutta secca come noci e mandorle e poi le pere, l’uva, i kiwi, i fichi. Tra i cibi con nichel a cui rinunciare, poi, ci sono anche rabarbaro, cipolle, spinaci, asparagi, pomodori. E ancora: margarina, lievito in polvere, cibo in scatola e alcuni pesci (sgombro, salmone, tonno e aringhe). Naturalmente è bene rinunciare anche a tutti quegli integratori che contengono il metallo sotto accusa.
Allergia nichel alimenti da evitare o moderare
Abbiamo visto quali sono gli alimenti da non mangiare ma esistono anche prodotti che possono essere consumati con moderazione. Tra questi rientrano: cavolfiore, cavolo, lattuga, carote. E poi riso raffinato, vino e birra, caffè e frutta fresca (fanno eccezione le pere che vanno invece vietate). Da consumare con moderazione anche la farina bianca, la marmellata e tutti gli alimenti aciduli che possono favorire la separazione del nichel dagli utensili aumentando la presenza di questo metallo all’interno del piatto.
Alimenti privi di nichel, ecco quali sono
Esistono anche alimenti senza nichel, Ni-Free. Quali? Per la colazione, sì al latte vaccino (intero e parzialmente scremato), yogurt bianco, marmellate se non industriali, biscotti secchi e alcuna frutta (banane, mele, melone e agrumi). L’elenco degli alimenti nichel free, in realtà, è ricco: quinoa, cous cous, pasta (se non integrale o di mais), patate senza buccia, riso brillato, latticini, orata. E ancora spazio a: amaranto, alcuni insaccati come prosciutto crudo, bresaola e salame. Sì anche all’olio extra vergine d’oliva. Concessi anche i peperoni e alcune spezie (rosmarino, salvia, timo, peperoncino, zenzero, paprika, menta e curcuma). Tra le verdure senza nichel troviamo il songino, le melanzane, i peperoni, ma anche i finocchi, le bietole, le carote, le zucche, le zucchine e il radicchio.