Ridurre lo stress da lavoro? È possibile con la fika svedese, una vera e propria filosofia di vita ancor prima che una colazione o una pausa caffè.
Un break dalla quotidianità
Se il tè delle 17 vi richiama ambientazioni british, con caldi salotti inglesi, la fika probabilmente si tradurrà in una fredda giornata svedese, al riparo tra i caldi ambienti dell’ufficio. Ma come tirare una bocca d’aria tra un impegno e l’altro? Proprio con una pausa dedicata a sorseggiare un caffè o una bevanda calda tra una chiacchiera e un po’ di gossip con i colleghi.
Cosa non può mancare
Una bevanda calda e qualcosa di dolce da sgranocchiare. Questi gli ingredienti indispensabili per una fika svedese in piena regola. Niente macchinetta né pausa sigaretta, è un vero e proprio momento conviviale, un rito da ripetere anche più volte al giorno. Di solito gli orari previsti con l’appuntamento relax sono le 10.00 e le 15.00: spazio a caffè, cioccolate calde, tè e a tutte le bevande calde analcoliche. Tranne a Natale, in questo periodo dell’anno, infatti, è concessa una tazza di Glögg. Ad accompagnare la bevanda non può mancare un dolcino, uno snack o dei biscotti. La scelta è ampia: la Kladdkaka, la Morotskaka, il Kanelbulle, il Wienerbröd o Muffins.
Una tradizione antica
Il termine fika deriva da kaffe, che in svedese non significa altro che caffè. Si tratta di un sostantivo ma anche di un verbo che fa riferimento proprio a questo particolare momento della giornata lavorativa (e non). Si tratta di una tradizione di lungo corso, che affonda le sue radici nel XIX secolo e che ancora è molto sentita da parte degli anziani. Una pausa caratterizzata dall’abbondanza dell’offerta di bevande e cibarie perché nella cultura svedese, quando sono previste riunioni di famiglie o visite in casa, è usanza accogliere gli ospiti con almeno sette tipi di torte, panini o snacks da servire con il caffè.
Quando la tradizione incontra il lavoro
Questa abitudine svedese oggi si declina in modalità un po’ diverse anche all’interno degli ambienti di lavoro. Nasce così la fika svedese, molto più di una tregua dal lavoro. Un vero e proprio momento di socializzazione con uno scopo ben preciso: contribuire al recupero delle forze e delle energie attraverso una pausa costruttiva fatta di chiacchiere e socializzazione. Perché l’ufficio non è solo lavoro.
Il segreto per lavorare felici
La fika in Svezia, quindi, non è altro che il segreto per lavorare felici. Tanto che molte aziende, dopo aver sperimentato gli effetti benefici della colazione svedese sulla produttività interna, l’hanno resa obbligatoria. A dire l’ultima parola sul tema “perdita di tempo o meno” sono gli accademici. La fika è una boccata d’ossigeno per il cervello. Per Viveka Adelsward, professoressa della Linkoping University svedese e attenta conoscitrice degli sui e costumi di questo Paese, si tratta proprio di uno strumento capace di accrescere la produttività aziendale. A fare bene non è solo la pausa dal lavoro ma anche l’incontro e il confronto tra colleghi, le discussioni che nascono durante il break, la creatività che incontra e si alimenta con idee nuove e prospettive diverse sul mondo. Inoltre, la fika consente di livellare le gerarchie sociali, favorendo un importante riduzione dello stress lavorativo.