Troppo buono per essere buttato: più che una semplice traduzione, questo è il significato e il messaggio del nome di Too Good To Go, l’app inventata nel 2015 in Danimarca e poi diffusasi in tutta Europa, con obiettivi di sbarco a breve anche negli Stati Uniti. Un’idea originale ma soprattutto utile: recuperare il cibo rimasto invenduto ed evitare nuovi sprechi alimentari.
Che cos’è Too Good To Go
Ogni anno, più di un miliardo di tonnellate di cibo viene gettato nella pattumiera a livello globale: un problema sociale, ma anche economico e ambientale, perché tutte le risorse necessarie per produrre questi alimenti causano emissioni di gas serra e solo in Italia si perdono circa 15 miliardi di euro di produzione di cibo non consumato.
Per cercare di superare questo problema e offrire un percorso virtuoso, nel 2015 in Danimarca ha debuttato l’app Too Good To Go, che permette al contrario di “salvare i pasti” e che in brevissimo tempo ha raggiunto le prime posizioni negli App Store e Google Play di tutta Europa, superando i confini danesi e sbarcando anche in Italia.
La diffusione del progetto
Oggi il brand si è diffuso in una decina Paesi di tutta Europa (quattordici, per la precisione), con buoni riscontri anche nel nostro Paese: in assoluto si contano oltre 20 milioni di utenti coinvolti nel Vecchio Continente e oltre 800mila solo in Italia, e le stime parlano di quasi 30 milioni di pasti “salvati”.
Alla fine nel 2019 si contavano 33mila partner a bordo del progetto, con trenta milioni di magic box vendute sui vari mercati e circa 400mila in Italia. Lungo lo Stivale ci sono al momento circa 4mila store attivi dislocati in venti città da Nord a Sud: oltre alle metropoli Milano, Roma e Napoli ci sono anche realtà più piccole, come Prato e Arona.
Come funziona l’app
È Mette Lykke, CEO della startup, a spiegare come funziona l’app Too Good To Go, che “offre a ciascuno di noi l’opportunità di impegnarsi nella lotta agli sprechi, permettendo ai ristoratori di conquistare nuovi clienti e ai consumatori di provare nuovi prodotti a prezzi minimi”.
Per “risolvere il problema quotidiano dello spreco di cibo, che ha delle ripercussioni importanti dal punto di vista sociale, economico e ambientale”, l’app mette in relazione chi produce troppo cibo con chi potrebbe essere interessato ad acquisire una parte di eccedenza, ovviamente a prezzo ridotto.
Vantaggi per negozi e consumatori
In pratica, dunque, i negozi aderenti a Too Good To Go attivi nel settore della ristorazione o della commercializzazione di prodotti freschi mettono in vendita delle Magic Box, speciali “bag” che contengono “una selezione a sorpresa di deliziosi prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata e che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo”.
Dall’altra parte ci sono i piccoli consumatori, che possono acquistare con un semplice tap sull’applicazione queste magic box di ottimi pasti a prezzi bassi, in genere tra i 2 e i 6 euro, portando a casa alimenti ancora buoni a un costo ridotto rispetto al normale.
Per scoprire i locali aderenti basta accedere all’app, attivare la geolocalizzazione e scoprire quali bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati e hotel della propria zona sono entrati a far parte di questo circuito, la più grande rete antispreco in Italia e in Europa, e propongono quindi ancora cibo buono da non sprecare.
L’utente verifica le giacenze, sceglie la Magic Box che più soddisfa le proprie esigenze e la propria curiosità e acquista online a prezzo ridotto, prenotando un ritiro secondo la disponibilità oraria fornita dall’esercizio commerciale. Solo in quel momento il cliente scoprirà il contenuto della busta di carta, che nasconde appunto una selezione “a sorpresa” di prodotti e piatti freschi, che diversamente sarebbero stati destinati al macero o alla pattumiera.
Risvolti per l’ambiente
Inoltre, per limitare l’uso di imballaggi le varie aziende invitano i consumatori a portare da casa contenitori e sacchetti propri.
Si genera quindi un processo “win-win“, che ha anche un interessante risvolto ambientale: ogni confezione acquistata attraverso l’app consente di evitare l’emissione di 2 chili di CO2, rendendo quindi concretamente Too Good To Go un progetto impegnato sia nella lotta agli sprechi che nella tutela dell’ambiente.
Verso il debutto negli Stati Uniti
Dopo aver raggiunto traguardi importanti in Europa, dunque, ora l’azienda è pronta a compiere un grande passo e ha già annunciato una strategia di espansione verso il mercato degli Stati Uniti, che saranno il primo Paese extra-europeo coinvolto e il quindicesimo in totale, avviando una campagna di assunzioni a New York e Boston.
Inoltre, dall’inizio del 2020 Too Good To Go ha ottenuto la certificazione B Corp, una comunità di oltre 2600 aziende che rispettano a rigorosi standard ambientali e sociali, impegnandosi a proporre un nuovo approccio di fare business, orientato a una concreta sostenibilità sociale prima che economica.