I coltelli da cucina sono importanti alleati per tantissime ricette e operazioni quotidiane, ma necessitano di una corretta manutenzione per essere sempre efficienti e performanti: se una volta era l’arrotino che poteva provvedere a un checkup del filo delle lame, oggi si stanno diffondendo soluzioni domestiche che permettono di intervenire personalmente ad affilare i coltelli. Facciamo una panoramica sui migliori affilacoltelli del mercato e cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche che questi utensili devono necessariamente possedere per essere efficaci.
Che cosa sono gli affilacoltelli
La lama del coltello non dura per sempre, e lo possiamo notare anche empiricamente: a distanza di qualche anno (e molti utilizzi), quel coltello che funzionava perfettamente e tagliava in modo netto e perfetto non dà più gli stessi risultati. Colpa, per così dire, dell’usura del filo, che richiede una cura particolare – anche nelle operazioni di pulizia e manutenzione, oltre che nella gestione del calore – per restare il più possibile come nuovo ed efficiente.
In passato, per risolvere questo problema si poteva far ricorso a strumenti manuali, come l’antica cote o il vecchio acciaino, oppure richiedere l’intervento di un arrotino, lo specialista dell’affilatura di coltelli da cucina, da caccia o altri utensili, come le forbici. Oggi, però, il fai da te si è diffuso anche in questo ambito e in commercio sono disponibili tantissimi modelli di affilacoltelli, diversi per caratteristiche e livello di qualità, che in pochi minuti riescono a riportare i coltelli di casa all’antico splendore, ravvivando il filo delle lame.
Lo strumento per avere coltelli come nuovi
Non si tratta solo di una questione di risparmio: un coltello usurato, in cattive condizioni e che taglia male ci costringe a fare una pressione superiore rispetto a quella normalmente richiesta, che può anche diventare pericolosa in termini di rischi di tagli.
Inoltre, un taglio poco netto può causare problemi quando lavoriamo ingredienti come carne, pesce, ma anche verdure o pizza, perché sappiamo quanto valgano in cucina la precisione e l’efficienza.
Le tipologie di affilacoltelli
Attualmente possiamo riconoscere tre grandi famiglie di prodotto per ravvivare le lame dei coltelli, ovvero affilacoltelli manuali, elettrici e la cosiddetta pietra giapponese.
Quest’ultima è uno strumento molto delicato, realizzato con pietra naturale, su cui si può passare la lama di un coltello per affilarla e lucidarla, ma che può servire anche per altri strumenti da taglio, pur rivelandosi efficace soprattutto con i coltelli professionali perché non ne danneggia la lama. In pratica, la pietra giapponese riprende il “nostro” acciarino, ma deve essere usata sempre con acqua, passando manualmente il coltello sulla superficie di questa pietra per affilare.
Di diversa concezione sono i moderni affilacoltelli: i più popolari in ambito domestico sono quelli manuali – come il citato acciarino e l’affilacoltelli a rotella – che sono economici e facili da utilizzare (non è necessario neanche regolare l’angolo di affilatura). Molto interessanti sono gli affilacoltelli elettrici, più costosi ma adatti anche a un uso professionale, perché assicurano un’affilatura regolabile in pochi minuti, grazie a guide regolabili che procedono su vari livelli e regolazione dell’angolo di affilatura. In genere, la potenza media di questi apparecchi si aggira tra i 20 e i 75 watt, ma non influisce direttamente sulla qualità dell’affilatura, quanto piuttosto sul tempo necessario per ottenere il risultato.
I migliori modelli di affilacoltelli manuali
Nella scelta di un affilacoltelli manuale – ideale per chi voglia semplicemente ravvivare la lama dei propri coltelli da cucina domestici – abbiamo varie opzioni a disposizione. Uno dei modelli più comuni e usati è quello a rotella, che può disporre di vari livello di affilatura e consentono anche di lucidare la lama: con una mano reggiamo lo strumento (che in genere ha un manico), con l’altra impugniamo il coltello, lo infiliamo nella fessura adatta e tiriamo verso di noi per azionare le rotelle.
Anche l’acciaino rientra in questa categoria, anche se serve più precisamente a correggere e mantenere l’affilatura del coltello e a lucidarne il filo. In questo caso, una mano regge lo strumento, l’altra il coltello, e dobbiamo “sfregare” la lama contro la superficie solida dell’acciaino, per un’operazione che dura soltanto pochi secondi ma che richiede comunque una certa manualità e competenza.
Il modello di affilacoltelli manuale AnySharp è uno dei migliori per qualità e versatilità, con materiali in carburo di tungsteno, molto resistente, che permette di intervenire con efficacia su coltelli di vario tipo (in acciaio temprato, coltelli da cuoco e seghettati). La ventosa, inoltre, permette di far aderire questo apparecchio a ogni piano di lavoro, mantenendolo ben saldo: un elemento di sicurezza non trascurabile, quando si maneggiano delle lame.
Molto interessante è anche l’affilacoltelli manuale professionale di Vegena, composto di una plastica particolarmente affidabile e resistente e in possesso di un design ergonomico, che lo rende maneggevole e pratico. Possiede 3 diverse “fessure”, che rispondono a interventi diversi: l’acciaio al tungsteno ripara e allinea le lame danneggiate; il diamante affila e ripristina la forma a V della lama; la ceramica assicura il tocco finale e la lucidatura. È però un modello che non è adatto a forbici e coltelli con lame seghettate.
Nel campo degli acciaini, la proposta del brand tedesco Wusthof è ritenuta una delle opzioni migliori del mercato: in ceramica finissima, questo acciaino professionale è pratico e affidabile, lucida il filo in maniera impeccabile e si utilizza in pochi secondi.
Le migliori pietre giapponesi per le lame
La pietra giapponese può essere naturale o artificiale: nel primo caso, si tratta in genere di prodotti altamente costosi (anche superiori ai 400 euro) perché utilizzano materie prime ricavate da sedimenti sottomarini (come diossido di silicio e sericite), che hanno un’ottima resistenza e affilano e lucidano alla perfezione la lama, con diversi livelli di affilatura in base alla grana più o meno spessa della pietra stessa.
Molto più avvicinabili sono i prezzi delle pietre giapponesi realizzate artificialmente e modellate su quelle naturali; inoltre, è più semplice valutare il livello di usura e danno prestazioni uniformi finché non sono del tutto consumate.
Il modello Kunqun presenta una pietra in corindone bianco per affilare a doppia faccia: la grana grossa 400 serve a riparare accuratamente la lama, mentre la grana fine 1000 è utile per la finitura e la lucidatura iniziale, oltre che rendere la lama più tagliente. Questa cote può soddisfare tutte le esigenze di affilatura ed è utilizzabile con diversi coltelli e strumenti (cucina, caccia, lavorazione del legno, attività all’aperto), ma non è adatto a lame seghettate e coltelli in ceramica.
Ha doppio lato anche la pietra King, in grani di sabbia con grana da 1000 e da 6000 per le diverse finalità: per l’affilatura, innanzitutto, ma anche per riprendere un filo danneggiato o addirittura reimpostare i biselli con la grana più grossa (caratterizzata da un colore più scuro), o riprendere un filo con leggera usura e lucidare con quella più fine.
I migliori affilacoltelli elettrici
Gli affilacoltelli elettrici sono spesso i più professionali: l’ottimo risultato è garantito dall’utilizzo di mole abrasive e dischi in vari materiali (diamante, corindone, ceramica, carburo di tungsteno o pietra zaffirite tra i più diffusi) che andranno effettivamente a contatto con la lama, affilandola o lucidandola.
Uno dei modelli più gettonati è prodotto dalla Graf e si distingue per potenza (75W) e design, così da dare nuova vita anche a coltelli vecchi e molto usurati. Il funzionamento avviene in 3 fasi: il primo disco di diamante è responsabile della preaffilatura; il secondo disco, ancora in diamante, procede con l’affilatura; l’ultima fessura presenta un disco in ceramica per la lucidatura. La macchina ha un angolo di 20° per coltelli di tutti i tipi, ma non è adatta ai coltelli giapponesi.