È da alcuni anni che il mercato dei soft drinks sta cercando strade per rilanciarsi e per far risalire le vendite; da qualche tempo, la tendenza sembra essere quella di ispirarsi alla filosofia “less is more” per quanto riguarda gli ingredienti presenti in lattine e affini, proponendo nuove bevande rilassanti con meno zucchero e meno calorie, insieme a ingredienti premium e spesso biologici.
Relax in lattina
È quindi tutto un fiorire di wellness drink, bevande che promettono di assicurare il relax anche a chi, alle prese con ritmi di lavoro compressi o orari fluidi, vede come un lusso la possibilità di ritagliarsi uno spazio da dedicare a sé, al proprio benessere e alla ricerca dell’equilibrio interiore.
Obiettivi che invece sembrano poter essere a portata di mano, anzi di lattina, stando alle roboanti campagne di presentazione di questi prodotti e bevande rilassanti, nuova nicchia su cui il mercato del beverage sta investendo per riprendere quota.
Cosa sono le bevande rilassanti
Sotto la grande etichetta di “bevande rilassanti” rientrano tutta una serie di bibite analcoliche gassate, piatte e tè freddi a base di estratti naturali, antiossidanti, vitamine e minerali, a cui poi si possono aggiungere erbe e funghi (che consentono all’organismo di aumentare la resistenza agli stress psico-fisici) e altri ingredienti “miracolosi” che sono adattogeni, alimenti cioè in grado di stimolare l’adattamento e quindi curativi.
A cosa servono
Questi soft drink sono accomunati dall’obiettivo finale promesso: un piccolo momento di benessere per chi le consuma, con effetti positivi su vari aspetti specifici dell’organismo, come purificare, rinforzare o rigenerare attraverso i loro componenti.
Inoltre, sono anche utili nelle attività lavorative perché danno vigore alle capacità psicofisiche, permettono di reintegrare le sostanze nutrienti (e sono quindi adatte a chi pratica sport, da assumere prima o dopo i workout) o semplicemente per una pausa nel tempo libero all’insegna del wellness e di un prodotto per rinfrescarsi, contrastare l’invecchiamento cellulare e mantenere efficiente il sistema immunitario.
Soft drink alleati dell’organismo
Quando furono lanciati sul mercato, ormai qualche anno fa, i primi drink rilassanti avevano come ingredienti sostanze conosciute, e in particolare camomilla, valeriana, curcuma, a cui si aggiungevano altri da sapori e aromi più particolari, come rosa canina o frutto della passione, e un carico di vitamine del gruppo B. Col passare del tempo (e con l’ingresso di nuovi competitor) l’elenco di ingredienti si è ampliato notevolmente e ora le bevande del wellness si possono trovare al gusto di erbe e spezie meno conosciute, prodotti esotici e di tendenza come il tè matcha, la rogodiola rosea o il maca, un tubero di origini centroamericane che ha una serie di effetti positivi sull’organismo, tra cui il rafforzamento del sistema immunitario e un’azione equilibrante sul sistema ormonale.
La prima bevanda rilassante italiana
Il fenomeno è partito (ovviamente) negli Stati Uniti, dove sono presenti le principali case produttrici e dove il mercato è più ricettivo, ma anche l’Italia si sta muovendo. Sul finire del 2019, infatti, ha debuttato Holy, il primo wellness drink al 100% italiano, spiritualissimo già nel nome e con caratteristiche di tutto rilievo: zero zuccheri, zero grassi e solo tre calorie, ma soprattutto un concentrato di vitamine, minerali ed estratti naturali.
Questo soft drink gassato viene descritto come “una bevanda che fa bene allo spirito e riequilibra il corpo perché ha proprietà depurative”, secondo le parole degli inventori (i fratelli Jacopo e Leonardo Signani), grazie alla presenza di estratti naturali (tè verde, finocchio e tarassaco), sali minerali (magnesio, selenio e potassio) e sostanze nutrienti come le vitamine (gruppo B e C), e che vuole diventare un “riferimento per chi fa attività sportiva, per chi usa integratori e per chi vuole uno stile di vita sano”.
Oltre alla versione Classic, Holy presenta altre tre declinazioni di gusto: Matcha prevede l’aggiunta del classico tè giapponese e del mate argentino, spingendo sulle loro proprietà antiossidanti; lime + zenzero fa invece leva sul mix di sapore e benessere di questi ingredienti (proprietà drenanti e digestive); Melograno infine, che è ricco di antiossidanti grazie agli estratti di questo frutto.
Il consumismo dell’ansia
L’ultimo e più recente step delle bevande rilassanti è l’introduzione di un ingrediente “speciale”: il noto sito americano Vox ha infatti studiato il “consumismo dell’ansia” – il contesto dei paesi industrializzati – notando come la risposta delle case produttrici stia andando verso l’introduzione di bevande rilassanti a base di CBD o cannabidiolo, la molecola non psicoattiva della cannabis, che ha effetti di contrasto a tutte le sensazioni di panico e tensione, oltre a favorire il sonno e il relax.
Il target iniziale di questi drinks sono giovani donne sull’orlo dei 30 o poco più localizzate negli Stati Uniti d’America, identificate come “workaholic, attente ai trend, alla linea, allo status, alle stories”: per questo, le bevande (spesso a base di acqua aromatizzata alla frutta) hanno soprattutto confezioni moderne e attente al packaging, perfette quindi per essere fotografate e condivise sui social.
Hanno queste caratteristiche le lattine più amate: Recess ha colori tenui e un claim delicato “calm cool collected”, mentre Kin evidenzia la capacità di “connettere consapevolmente le persone dopo il tramonto” e la piccola bottiglia Mini Chill offre “Relaxation and Stress Relief Shots”, ovvero un sorso di relax e riparo dallo stress.