È un dubbio che coglie tante persone che stanno programmando un viaggio, frutto dei vari interventi e delle progressive limitazioni che da almeno venti anni stanno interessando questo aspetto: la risposta comunque è positiva, perché si può portare cibo nel bagaglio a mano e, più in generale, si può portare cibo in volo, anche se ci sono alcune importanti eccezioni da conoscere.
Si può portare cibo nel bagaglio a mano, le regole di base
È uno dei classici souvenir che ci portiamo a casa per avere un ricordo saporito dell’esperienza appena vissuta, ma può anche essere un regalo perfetto per i parenti, un pensiero da portare agli amici che andiamo a trovare fuori o, perché no?, qualcosa da mangiare durante le ore di volo per spezzare l’appetito e la monotonia. Insomma, il cibo in aereo può avere tanti “motivi”, ma fa comunque parte della lista dei prodotti che entra nei bagagli, anche se ci sono diverse regole da ricordare e rispettare.
Di base, il trasporto di alimenti e bevande nel bagaglio in stiva è comunemente ammesso, a patto che non risulti contrario alle leggi dello Stato di destinazione (da verificare collegandosi ai siti web specifici), e più precisamente è consentito trasportare cibo a bordo dell’aereo, sia nel bagaglio a mano che in quello da stiva, ma con alcune rilevanti limitazioni che riguardano le quantità e le tipologie di alimenti tollerati.
Ci sono poi delle situazioni un po’ paradossali: ad esempio, un barattolo di confettura o una vaschetta di hummus potrebbero non essere ammessi, ma un panino farcito con questi ingredienti può essere portato a bordo.
Un capitolo a parte lo merita poi la questione della sicurezza post-Covid: la maggior parte delle compagnie aeree prevede l’obbligatorietà di indossare mascherine che coprano completamente naso e bocca durante il volo, ma è generalmente permesso sollevare o rimuovere temporaneamente la mascherina per mangiare o bere, compiendo però l’operazione nel più breve tempo possibile.
Quali cibi si possono portare nel bagaglio a mano
Se è solido può salire a bordo: è questa la regola di base che possiamo tenere a mente mentre prepariamo il bagaglio a mano prima di un viaggio. Gli alimenti solidi, come ad esempio sandwich, panini, dolci, snack, frutta e verdura sono infatti consentiti, purché adeguatamente sigillati; via libera anche a cibi secchi come biscotti, pasta, crackers, formaggio stagionato, grissini, frutta secca, purché in confezioni sigillate, meglio ancora se originali – al massimo, ci può essere una questione legata alle quantità massime accettate, anche se poi per i bagagli a mano vige l’obbligo di non superare un determinato peso pena il pagamento di sanzioni o il rifiuto di imbarcare il bagaglio stesso (a discrezione della compagnia aerea).
Ben diversa e più complessa è la gestione dei cosiddetti LAG, ovvero Liquidi, Aerosol e Gel, in cui rientrano tutti i prodotti che hanno appunto queste caratteristiche fisiche, e quindi anche molte tipologie di alimenti: la regola impone che siano ammessi a bordo nel bagaglio a mano solo cibi liquidi o semiliquidi in quantità superiori ai 100 ml, singolarmente confezionati in contenitori appositi, trasparenti e adeguatamente sigillati, e per un massimo di 1 chilo di peso totale (quindi, non più di 10 articoli LAG di ogni tipo, dal dentifricio agli alimenti).
Nei LAG rientrano anche formaggi freschi, mozzarelle, yogurt, barattoli con creme (Nutella, per fare un nome), confetture e marmellate, barattoli di olive o altri alimenti sott’olio o sott’aceto, cioccolatini ripieni di liquore e zuppe, che quindi possono essere trasportati a bordo solo in piccole quantità oppure inseriti in un panino. È bene chiarire, poi, che la regola dei 100 ml vale in maniera molto rigorosa: non è possibile portare a bordo una confezione di quantità superiore anche se il suo contenuto è inferiore ai 100 ml.
Ricapitolando, si può portare cibo in aereo col bagaglio a mano, e per la precisione possiamo portare con noi:
- Panini o sandwich preparati da casa
- Cibi secchi sigillati
- Pane
- Pizza
- Panini
- Snack confezionati
- Torte
- Cereali
- Caramelle
- Formaggio solido
- Cioccolato
- Carne, frutti di mare e verdure cotti senza liquido
- Biscotti
- Crackers
- Frutta secca
- Noccioline
- Cibi freschi, liquidi o semiliquidi, in quantità inferiori ai 100 ml
Questo vale genericamente all’interno della Comunità Europea, mentre per i viaggi extra-UE ci sono regole solitamente simili se non identiche – ad esempio, negli Stati Uniti è in vigore per i liquidi la cosiddetta 3-1-1 rule, che in sintesi consente di trasportare a bordo un prodotto di quantità massima di 3.4 once (equivalente all’incirca a 100 ml).
Cibi in aereo, le eccezioni che si possono portare a bordo
Non è ancora finita (lo dicevamo che era un tema complesso!), perché ci sono degli alimenti che fanno eccezione alle norme appena descritto e che possiamo “sempre” portare a bordo.
In particolare, sono ammessi tutti gli alimenti “essenziali“, come i cibi giustificati da necessità mediche (con opportuna documentazione) e cibi per bambini, latte in polvere, biberon con latte e omogeneizzati, anche in quantità superiori ai 100 ml, purché sempre adeguatamente sigillati.
Via libera anche a tutti i prodotti alimentari acquistati presso “duty free” ed esercizi commerciali all’interno dell’aeroporto e sugli aeromobili, ovvero quelli che possiamo comprare in aeroporto dopo i controlli preliminari e prima dell’imbarco sul velivolo (mostrando eventualmente lo scontrino fiscale per documentare l’acquisto, laddove richiesto). C’è quindi un’altra situazione paradossale, perché è vietato portare a bordo delle mozzarelle comprate fuori aeroporto, ma possiamo al contrario acquistare un chilo di mozzarelle nei negozi della galleria dello scalo e portarle tranquillamente a bordo con noi.
Gli acquisti in aeroporto consentono anche di portare come souvenir liquori e altre sostanze alcoliche, il cui trasporto è consentito entro limiti quantitativi di uso personale entro alcuni limiti (20 litri di vino, 10 litri di superalcolici, 10 litri di birra).
Ad ogni modo, soprattutto per spostamenti verso Stati esteri e Paesi extra-europei conviene sempre dichiarare il trasporto di cibo in anticipo e controllare che non ci siano particolari limitazioni relative alla dogana, per evitare sgradite sorprese ed eventuali sanzioni in caso di controlli.
I cibi che non si possono portare nel bagaglio a mano
Provando invece a riepilogare quali alimenti non si possono portare nel bagaglio a mano, dobbiamo rinunciare a tutti i cibi liquidi, semi-liquidi o immersi in liquido di peso superiore a 100 ml, e in particolare a: barattoli di olive, di cetriolini e di qualsiasi altro alimento sott’olio o sott’aceto, alimenti in scatola come il tonno, yogurt, salse, olio e aceto, cioccolatini ripieni di liquore, zuppe, sciroppi vari, vasetti di marmellata e creme spalmabili, hummus, miele e guacamole.
Inoltre, giusto per completezza (e come informazione da tenere in mente se pensiamo di preparare uno snack “al volo” in volo…), è proibito anche portare nel bagaglio a mano coltelli con lame lunghe oltre 6 cm, per motivi facilmente comprensibili di sicurezza.
Gli alimenti che si possono trasportare nel bagaglio da stiva
Una possibile soluzione ai problemi con la gestione dei cibi liquidi arriva dal bagaglio da stiva, in cui possiamo stipare in maniera più libera i prodotti, che riavremo ovviamente a disposizione una volta atterrati (quindi, niente da fare per lo snack in volo).
Nel bagaglio da stiva, infatti, ci sono meno limitazioni relative alla tipologia di prodotti che è consentito trasportare, e in particolare è ammesso portare cibi o bevande di qualunque genere, in quantità anche superiore ai 100 ml, purché opportunamente sigillati e ovviamente rientranti nelle franchigie di peso (ma questa è una questione legata alla policy della compagnia aerea).
Inoltre, all’interno dell’Unione Europea è chiarito che è ammesso il trasporto nel bagaglio da stiva di estratti o concentrati di carne; latte in polvere; omogeneizzati; pesce fresco sventrato; conserve; crostacei e frutti di mare fino a 20 kg; miele fino a 2 kg; bordi e aromi confezionati; cibi necessari per ragioni mediche fino a 2 kg; olive ripiene di pesce; altri alimenti che non contengano carne e latte, e abbiano un contenuto di uova o prodotti di pesca non superiore al 50%.
Questo significa, quindi, che non possiamo portare ogni cosa e in ogni quantità: al di là della ragionevolezza, infatti, le dogane aeroportuali prevedono l’obbligo di dichiarare particolari contenuti del bagaglio e possono verificare il trasporto di eventuali alimenti o sostanze vietate, che può provocare un sequestro della merce e, nei casi più gravi, una sanzione economica.
Come ci hanno mostrato tanti show tv, infatti, per motivi di salute pubblica e di rispetto dell’igiene e dell’ecosistema locale, in alcuni Paesi sono in vigore severe regole che bandiscono o scoraggiano il trasporto in volo (anche nel bagaglio da stiva) di alcune tipologie di prodotti e alimenti, come ad esempio i cibi d’origine animale (carne, salumi, latticini, formaggi, alimenti contenenti latte e panna) o vegetali freschi che potrebbero essere vettori di agenti patogeni per l’uomo, la fauna e anche l’ambiente.
Per questo motivo, è sempre opportuno controllare le restrizioni doganali del Paese verso cui viaggiamo, visitando il sito governativo ufficiale, e dichiarare sempre il trasporto di generi alimentari, sia nel bagaglio a mano che nel bagaglio da stiva, per evitare problemi e sanzioni.