Era inizialmente prevista per maggio, ma l’imprevedibilità della pandemia ha convinto gli organizzatori a spostare la data di apertura di qualche mese: ad ogni modo, la notizia più importante è che la ventesima edizione di Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, si terrà e sarà in presenza nella location di Fiere di Parma, che quindi ospiterà la prima fiera dell’anno totalmente ed esclusivamente dedicata ai prodotti agroalimentari italiani.
Cibus 2021, le date della XX edizione
La comunicazione ufficiale è arrivata da Fiere di Parma e Federalimentare: Cibus 2021 si inaugura il prossimo 31 agosto e termina venerdì 3 settembre, come deciso al termine di due sondaggi, uno tra le aziende espositrici e l’altro tra i buyer nazionali ed esteri, che hanno quindi decretato la soluzione in coda all’estate all’altra possibilità in ballo (ovvero un’edizione nella terza settimana di giugno, prima di Vinitaly).
La XX edizione di Cibus ha un compito molto importante, perché dovrà essere la fiera della ripartenza per il food&beverage nazionale e rappresentare una importante vetrina per tutto il settore, come da intenti e speranze degli organizzatori, Fiere di Parma e Federalimentare in accordo con Ice-Agenzia, e ovviamente dei principali attori della filiera agroalimentare.
I temi di Cibus 2021
Stando alle anticipazioni sul programma che stanno iniziando ad arrivare, a Cibus 2021 troveranno ampio spazio i nuovi prodotti che hanno il compito di trainare la ripresa dei consumi interni e dell’export internazionale, in tutte le merceologie, dopo la crisi causata dalla pandemia. Si parla quindi di eccellenze gastronomiche come salumi, formaggi, olio, pomodoro, pasta, ma anche di prodotti da forno, surgelati, grocery, produzioni locali e beverage.
A rendere davvero notevole la vetrina sarà anche la partecipazione delle aziende espositrici italiane e di tutti gli attori della filiera agroalimentare: al momento, si attendono almeno 3mila partecipazioni in tal senso, che rappresentano il cuore pulsante dell’attività primaria e di trasformazione in Italia.
Le previsioni sul programma dell’evento
Nelle intenzioni – e tenendo inevitabilmente conto dell’andamento della pandemia e della campagna di vaccinazione internazionale – la manifestazione intende proporsi come prima occasione fisica dopo oltre un anno per analizzare i grandi cambiamenti accelerati dalla pandemia, sia a livello produttivo sia a livello di consumi, proseguendo il percorso tracciato con gli eventi virtuali di Cibus Forum del settembre 2020. Non a caso, è stato comunicato che tutti i convegni saranno organizzati in una cornice unica e coerente, chiamata appunto “Cibus Forum”.
Una fiera in presenza, quindi, che dà l’opportunità ai player di scoprire nuovi prodotti, ma che soprattutto consente alla community internazionale di tornare sul territorio e di vedere e visitare in prima persona visitare le aziende fiore all’occhiello del food and beverage italiano.
Inoltre, spiegano gli organizzatori, l’evento capitalizzerà anche il matching generato in questi mesi dalla piattaforma on-line MyBusinessCibus e dai contenuti sviluppati in ambiente Phigital e Digital da Cibus Forum e Cibus Lab, portale sul quale in tutto l’anno sono organizzati nuovi workshop con la partecipazione di aziende e buyer nazionali ed esteri.
La prima fiera post pandemia
L’attesa per l’evento è enorme, anche perché l’edizione 2020 di Cibus è saltata a causa dell’emergenza Covid-19: prevista inizialmente per l’11 maggio, è stata poi spostata a settembre e poi definitivamente rinviata a questo 2021, con la speranza di un miglioramento della situazione generale.
Un dato su tutti convince dell’interesse intorno all’evento e al tema: il 95% delle tremila aziende che avevano prenotato il proprio stand per Cibus 2020 ha immediatamente confermato la propria presenza ancor prima di avere certezza della data definitiva, e una risposta positiva sta arrivando anche dai buyer esteri.
Proprio per incentivare l’arrivo di compratori esteri l’organizzazione ha stanziato un budget senza precedenti di oltre 3 milioni di euro per favorire viaggi e permanenza dei buyer internazionali, con cui il dialogo non si è mai interrotto neanche nei mesi più difficili della pandemia, grazie al consolidamento della piattaforma B2B My Business Cibus, ai webinar di Cibus Lab e alla partecipazione di Cibus alla fiera Food Hotel China di Shanghai (lo scorso novembre) e al prossimo Gulfood di Dubai (21 febbraio 2021).
Favorire la ripresa dell’agroalimentare italiano
La scommessa di Cibus 2021 è quella di incrociare la progressiva ripresa produttiva e commerciale in Italia e nel mondo, e gli ultimi numeri del settore sembrano lasciare spazio all’ottimismo, soprattutto se guardiamo i dati recenti dell’export dell’agroalimentare.
Federalimentare ha elaborato alcune stime Istat e riferisce di una sostanziale tenuta nel 2020 (+0,1% nei primi 10 mesi del 2020), che dovrebbe evolvere in una crescita significativa nel primo semestre dell’anno in corso.