La celiachia è una condizione che impone una dieta rigorosa, perché impone di escludere dalla propria dieta il glutine, una proteina presente in molti cereali. Questo non significa però rinunciare al piacere di un buon drink in compagnia: la sfida sta nel saper scegliere le bevande adatte, evitando quelle che possono nascondere insidie per la salute di chi è affetto da questa patologia.
Celiachia e drink: tutto ciò che serve sapere
La celiachia è una condizione in (preoccupante) crescita: secondo le statistiche ufficiali, i celiaci “ufficiali” in Italia sono circa 240mila, ma probabilmente il dato è sottostimato e in totale ci sarebbero almeno 600mila persone affette da questo problema, che essenzialmente implica l’eliminazione totale del glutine dalla dieta. Questa proteina si trova in cereali come frumento, orzo e segale, e di conseguenza in molti dei liquori che derivano da questi: per chi vive con questa sensibilità, la selezione di un drink non è mai una mera questione di gusto, ma una necessità di salute.
Tuttavia, la celiachia non obbliga a rinunciare ai piaceri della vita sociale, ma piuttosto rappresenta un segnale di richiamo a una scelta consapevole. Se, infatti, alcuni cocktail classici possono nascondere insidie perché prevedono l’utilizzo di liquori a base di cereali contenenti glutine, esistono alternative sicure che permettono di brindare senza timori. La chiave sta nel conoscere quali ingredienti sono sicuri e quali evitare, mantenendo sempre un dialogo aperto con il personale del bar per assicurarsi che la bevanda sia preparata nel rispetto delle proprie esigenze.
Quali sono i cocktail sicuri per i celiaci
Quando parliamo di alcolici sicuri per i celiaci, ci riferiamo a quelli che non contengono cereali con glutine o che, attraverso il processo di distillazione, eliminano questa proteina. Distillati come vodka, gin, rum e tequila, purché non aromatizzati o addizionati con sostanze che reintroducono il glutine, sono generalmente considerati sicuri. Anche il vino, sia bianco che rosso, è naturalmente privo di glutine, così come il sidro, a patto che sia puro e non contenga additivi o aromi. I celiaci possono bere anche il whiskey, che è nonostante sia a base di grano: durante il processo di distillazione, infatti, il glutine viene separato dall’alcol e non si “trasferisce” al prodotto finale.
Tutti questi alcolici possono essere la base per cocktail classici e intramontabili, come il Mojito, il Margarita o il semplice Gin Tonic, che mantengono il loro fascino e la loro sicurezza per chi segue una dieta senza glutine.
I cocktail che si possono bere anche con la celiachia
Insomma: all’apparenza, per chi segue una dieta senza glutine la scelta di un cocktail può sembrare limitata, ma in realtà le opzioni sono numerose e invitanti. Gli appassionati di aperitivi possono rilassarsi con un bicchiere di Spritz, Negroni, Americano o Hugo, tutti intramontabili drink che non contengono glutine. Quando si tratta di concludere la serata, offrono un finale sofisticato e sicuro il Manhattan, con il suo equilibrio di whisky, vermut e angostura, il Boulevardier, con la sua miscela di bourbon, vermut e bitter, e l’Old Fashioned, con i suoi tocchi di whisky, zucchero e angostura.
Per chi desidera un tocco esotico, le opzioni sono la Caipirinha, con la sua base di cachaca, lime e zucchero, il Daiquiri, con rum, lime e sciroppo di zucchero, e il Tequila Sunrise, con tequila, succo d’arancia e granatina, che trasportano il palato in terre lontane. Tuttavia, è importante verificare che la granatina utilizzata sia priva di glutine, poiché alcune marche potrebbero includerlo. Attenzione anche a drink come il Moscow Mule e la Piña Colada: sebbene possano essere sicuri, ingredienti come la ginger beer e il succo d’ananas richiedono un’attenta verifica per assicurarsi che non vi sia traccia di glutine.
Quali sono i cocktail da evitare
L’altro lato della medaglia è rappresentato dalle bevande che invece includono (o rischiano di contenere tracce di) glutine, perché ovviamente sono “da evitare” in caso di celiachia.
La prudenza è d’obbligo quando si tratta di cocktail che includono liquori, birre o additivi che potrebbero contenere glutine: ad esempio, molti liquori dolci e amari possono essere a rischio, così come cocktail che includono birra, whisky, malto e altri alcolici derivati da cereali contenenti glutine. Anche se alcuni processi di distillazione rimuovono il glutine, non tutti i prodotti sono certificati e garantiti senza glutine, quindi è meglio evitare o verificare attentamente l’etichetta e la certificazione del prodotto.
Inoltre, è importante prestare attenzione anche ai distillati aromatizzati, come una vodka alla pesca o varianti simili, perché gli aromi potrebbero contenere tracce di glutine.
Per quanto riguarda i cocktail alla frutta, poi, sono generalmente “sicuri” quelli con prodotti freschi (ad esempio lime, limone o menta) mentre se prevedono l’uso di succhi bisogna verificare che il prodotto sia realmente gluten free.
Celiachia e cocktail, gli ultimi avvertimenti
Dobbiamo ribadire che, anche se un distillato è tecnicamente privo di glutine, contaminazioni incrociate possono avvenire durante la produzione o la preparazione del drink. Pertanto, è essenziale affidarsi a marchi che garantiscono la sicurezza dei loro prodotti per i celiaci e far riferimento a bartender informati e consapevoli delle problematiche legate al glutine. Inoltre, un altro aspetto rilevante è che le reazioni al glutine possono variare da persona a persona, e quindi ciò che è sicuro per uno potrebbe non esserlo per un altro. La comunicazione con il personale del bar diventa quindi cruciale per assicurarsi un’esperienza piacevole e senza rischi.
Ad ogni modo, di sicuro la celiachia richiede attenzione e consapevolezza anche nel mondo dei cocktail e delle bevande alcoliche, ma fortunatamente, le opzioni sicure non mancano e, con la giusta informazione, è possibile godersi un buon drink senza eccessive preoccupazioni.