Conserve fatte in casa, 10 regole per evitare brutte sorprese

Sapore e sicurezza, questo dev’essere il giusto connubio per preparare una conserva alimentare fatta in casa che si rispetti. In Italia la pratica di prepararsi da sè le conserve alimentari è una delle più diffuse. Purtroppo però non lo è altrettanto l’informazione al riguardo delle giuste norme igieniche da tenere in considerazione per evitare sgradevoli e talvolta dannose sorprese.
I rischi per la salute sono sempre dietro l’angolo. La causa principalmente è dovuta al batterio Botulinum che purtroppo annualmente porta a circa 25-30 vittime solo in Italia per via di una non attenta preparazione delle conserve.

Ecco dunque come risulta fondamentale avere delle semplici regole, ne analizzeremo 10, da seguire in modo preciso per gustarci in sicurezza e tranquillità la nostra conserva domestica.

1) Avere cura dell’igiene personale, in particolare delle proprie mani è il primo passo per evitare di contaminare gli alimenti.
E’ buona norma infatti lavarsi a lungo le mani prima di toccare qualsiasi alimento o oggetto che ne verrà a contatto. Fate attenzione anche a non starnutire/tossire su oggetti che manipolerete.

2) La seconda regola è quella di aver preventivamente lavato tutti gli utensili che vi serviranno per preparare la conserva con prodotti specifici. In particolare se utilizzate la varechina ricordate di diluirla al 5/7% in modo da ottenere la massima efficacia che si perde a concentrazioni superiori.

3) Le materie prime sono ovviamente fondamentali. Cercate di scegliere prodotti freschi, di stagione e che siano soprattutto certificati di prima qualità.
Scegliere frutta o verdura scadenti è il passo più breve e immediato per ottenere una cattiva conserva.

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4) Scelti i prodotti veniamo alla quarta regola: pulire il tutto sotto acqua corrente eliminando tutte le parti danneggiate.
Se i vostri prodotti sono stati appena raccolti infatti potrebbero avere ancora tracce di terra o di microrganismi, potenzialmente dannosi per la salute.

5) Al punto numero 5 troviamo la scelta delle pentole da utilizzare. Si raccomanda l’utilizzo di sole pentole in acciaio inossidabile, le uniche conformi e sicure alla cottura che andremo a svolgere. Ovviamente prima di utilizzarle assicuratevi che siano state pulite con accuratezza.

6) Una volta cucinata la nostra conserva il problema che si pone è: ‘Dove la metto?’.
Questo punto è davvero importante. I contenitori da utilizzare infatti devono essere solo ed esclusivamente in vetro e dovranno essere mantenuti al riparo da fonti luminose. La scelta ricade sul vetro perché questo materiale è resistente, può essere riutilizzato e non assorbe alcun odore.

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7) Regola numero 7: non abbondare con le dosi di aceto/limone e sale/zucchero. E’ importante attenersi alle ricette e non improvvisare nessuna modifica. Un eccesso di uno di questi ingredienti potrebbe infatti causare reazioni chimiche che potrebbero portare a prodotti che inficerebbero la qualità della nostra conserva.

8) Al numero 8 troviamo la pastorizzazione. Questo procedimento consiste nel porre in un contenitore di acqua in ebollizione i nostri vasetti accuratamente chiusi. Tale operazione permette la distruzione di microrganismi dannosi e il ritardo della formazione di muffe.

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9) Controlliamo che i contenitori siano perfettamente chiusi. Per far ciò facciamo pressione sui coperchi e verifichiamo che non si senta il classico ‘click-clock’. In tal caso meglio non rischiare: scartiamo il vasetto.

10) L’ultima regola fa riferimento ad una categoria specifica di conserve: quelle di carne/ pesce e il pesto. Per ottenere la massima sicurezza di queste è necessario infatti congelarle. In questo modo verrà inibita l’attività dei microbi.

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