Cucina Tex-Mex, un vero successo mondiale

Quando si nomina la cucina Tex-Mex si sta parlando dell’unione tra quella texana e messicana. La parola “Tex-Mex” è infatti proprio l’acronimo inglese di Texas e Messico.

In principio però questo termine nacque per tutt’altro!

 

Nel 1875, per collegare il Texas ed il Messico, fu inaugurata la prima linea ferroviaria (ovvero la Texas-Mexican Railway) che per abbreviazione era appunto detta la Tex-Mex. Fu solo a partire dal 1920 che si cominciò ad utilizzare questo acronimo anche per altro, a cominciare dai cittadini texani con origini messicane fino ad arrivare successivamente a indicare un tipo di cucina.

 

La cucina Tex-Mex oggi indica quella fusione nata tra gli ingredienti più tipici del Messico e quelli americani, sviluppatasi al confine tra il Messico e gli Stati Uniti e in special modo nel Texas.

 

Non dimentichiamoci quindi che stiamo parlando di un’unione, così come ci terrà a precisare negli’ anni ’70 anche la nota cuoca e critica gastronomica Diana Kennedy. Nel suo libro, “La cucina messicana“, ci tiene a precisare infatti che la Tex-Mex non è l’autentica cucina messicana, bensì una cucina messicana americanizzata.

La cucina Tex-Mex

E’ innanzitutto molto importante sottolineare che questo tipo di cucina si basa su ingredienti poveri.

 

Tutte le caratteristiche texane le ritroviamo innanzitutto nell’utilizzo della carne. Sappiamo tutti che in Texas ci sono moltitudini di bovini  e proprio per questo s’impiega maggiormente carne di manzo, protagonista assoluta nella ricetta di chili con carne, ovvero un piatto a base carne, peperoncino e fagioli che ha tantissime varianti. Il manzo però è anche il protagonista dei tacos (messicani) farciti direttamente momento dal commensale stesso a differenza degli ugualmente noti tostadas, quesadillas e burritos che vengono serviti già pronti. Non va comunque sottovalutata anche la carne di pollo. Il pollo fritto, fatto prima marinare nel latticello e poi infarinato e cotto nell’olio bollente, è infatti una ricetta molto amata, così come quella delle chiminchangas di pollo piccante o le enchiladas di pollo, ovvero le tortillas cotte al forno e ripiene di formaggio, salsa di peperoni e pollo.

Una delle caratteristiche messicane che possiamo riconoscere facilmente è l’utilizzo del piccante nella maggior parte delle preparazioni, anche nelle salse. Quest’ultime, aldilà della loro nota piccante, sono anch’esse riconducibili a quelle messicane. Spiccano tra tutte la buonissima salsa guacamole (a base di avocado) e la salsa piccante verde o rossa.  Le tortillas, messicane, vengono farcite in ogni modo ed una tipica varietà di riso dal chicco allungato accompagna tutti i piatti a base di carne. Tipici del Messico sono inoltre i nachos, tortilla di mais cotte in padella con formaggio, peperone e peperoncino fin quando non si amalgamano tutti gli ingredienti. Ci teniamo a precisare che se è vero che la carne di manzo impiegata nella ricetta di chili e carne sia texana, va anche detto che i fagioli sono unicamente messicani, così come quelli utilizzati per i fare i frijoles refritos, i fagioli rossi o neri che vengono cotti per ben due volte. Per quanto riguarda le bevande fa ancora da padrone il Messico, con la cerveza (una birra), il Mescal (un’acquavite ottenuta dalla distillazione di un fermentato di succo di agavi), Tequila e Pulque (fermentato del succo di agave), ritenuta bevanda nazionale.

 

Cos’è che voi siete soliti ordinare della cucina Tex-Mex?

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