Dieci cibi da non mangiare mai crudi: quali sono e perché non bisogna farlo

Sai che esistono dei cibi da non mangiare crudi? E non solo per ragioni di calorie o per gusti particolari. Esistono dei cibi da consumare da cotti perché ne va della nostra salute. Qui un breve elenco di tutti quegli alimenti che è bene cuocere prima di consumarli.

Perché cuocere il cibo?

Alcuni alimenti sono potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo se consumati crudi. Alcuni sono noti, altri invece a volte vengono consumati prima della cottura perché non si conoscono del tutto i rischi e gli effetti diretti di questa usanza errata. La cottura, al forno, alla griglia, al vapore, elimina batteri e abbassa la percentuale di rischio in moltissimi casi. Basti solo pensare che in gravidanza il prosciutto cotto può essere consumato mentre quello crudo espone al rischio di contrarre la toxoplasmosi, anche se oggi si sono fatti passi avanti importanti anche nel confezionamento di questi prodotti.

  1. No alle patate crude

Tra gli alimenti che non vanno assolutamente consumati crudi ci sono le patate. Questi tuberi contengono un alcaloide chiamato solanina che si concentra soprattutto nella buccia, per questo è fondamentale pelare le patate prima di consumarle. Rappresenta un rischio per la salute se assunta in quantità superiore a 20 milligrammi per 100 grammi di prodotto fresco e può portare a un vero e proprio principio di avvelenamento, con il manifestarsi di nausea, vomito, diarrea, tachicardia, midriasi, depressione del sistema respiratorio e di quello cardiovascolare. La cottura – senza buccia – riduce i livelli di solanina anche se non riesce a eliminarla del tutto.

  1. Evita la manioca cruda

Anche la manioca non va mai consumata cruda. Qui, infatti, sono presenti livelli di cianuro. Cos’è la manioca? Si tratta di una radice molto diffusa in Brasile e nella dieta alimentare di quel Paese. E’ un tubero ricco di vitamine e minerali ma presenta anche glicosidi cianogenici, in parole più semplici: piccole quantità di cianuro potenzialmente dannose per la salute dell’uomo. Il cianuro si trova nelle radici e nelle fogli e di questo alimento. Mangiarla cotta è preferibile ma c’è da dire che non facendo parte della nostra cultura alimentare, il consumo di manioca è davvero raro e sporadico. Si tratta, il più delle volte, di un consumo legato alla volontà di provare cibi provenienti da altri Paesi e da altre culture.

  1. Attenzione ai wurstel

Molto pericoloso è anche il consumo di wurstel crudi. Il rischio? E’ quello di contrarre la listeria. L’idea che siano precotti è errata e porta molte persone a mangiarli crudi, così come escono dalla confezione. Ma la blanda precottura non li esonera dal rischio listeria, un batterio che si contrasta e sconfigge soltanto con la cottura. Parliamo di un rischio contaminazione molto basso ma pur sempre esistente. Tra l’altro, i wurstel crudi sono sempre ricoperti da una fastidiosa componente grassa ancora semi-solidificata. Un motivo di per sé sufficiente a portarci alla cottura.

  1. Fagioli crudi? No, grazie

Tra i legumi, i fagioli rossi presentano margini di rischio se consumati crudi (tra l’altro sono anche particolarmente duri). Sono un alimento sano e ricco di proteine, fibre e antiossidanti. La condizione indispensabile per consentire ai fagioli rossi di essere un alimento completo è che siano bolliti almeno per 10 minuti. In caso contrario, infatti, la fitoemoagglutinina, la tossina contenuta in questi legumi, si trasformerebbe in un vero rischio per la salute dello stomaco. I sintomi sono simili a quelli dell’avvelenamento da cibo e dietro l’angolo ci sono spiacevoli disturbi gastrointestinali.

  1. Attenzione al latte

No a una tazza di latte fredda dal frigorifero? Assolutamente no, nelle nostre case difficilmente arriva il latte munto dalla mucca. Questo è il latte crudo, non quello che arriva nei supermercati. Il rischio? E’ la presenza di batteri nocivi come Escherichia Coli e salmonella. Il processo di pastorizzazione li elimina.

  1. Germogli solo se cotti

Anche i germogli crudi possono contenere Escherichia coli, a far fiorire questi batteri nei germogli è il clima caldo e umido nel quale crescono. Il rischio è che possano essere portatori anche di salmonella e listeria. Cuocerli e sceglierli quanto più freschi possibile è l’unico modo per non correre rischi.

  1. Melanzane? Meglio cotte

I rischi legati al consumo di melanzane crude sono gli stessi legati alle patate. anche questo vegetale contiene solanina, alla base di spiacevoli disturbi gastrointestinali. Prima di parlare di avvelenamento si dovrebbero consumare quantità enormi di melanzane crude ma meglio tagliare la testa al toro e passarle sulla griglia.

  1. Le mandorle amare non consumarle crude

Le mandorle amare contengono acido cianidrico. Di cosa si tratta? Di un mix pericoloso che unisce acido cianidrico e acqua. Una passata in padella, una rapida cottura e ogni rischio è scongiurato. Questo frutto diventa rischioso per la salute quando il suo consumo supera le 50 unità, parliamo di dati difficili da raggiungere in ogni caso.

  1. No agli impasti crudi

Molti non possono resistere all’impasto crudo. Le farine possono essere entrate in contatto con agenti patogeni durante la lavorazione, ecco perché è meglio evitare di cedere alla tentazione.

  1. No alla carne macinata cruda

La carne macinata va sempre cotta prima di essere consumata. Il rischio è che contenga escherichia coli o salmonella. Le conseguenze sull’organismo sono diverse, si va dal vomito alla diarrea, fino alla possibilità di effetti negativi sulla salute dei reni.

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