Nelle ultime settimane se ne è parlato quasi dappertutto, anche perché il suo ideatore non è certo una persona qualunque: andiamo allora a scoprire cos’è la dieta mima-digiuno, quali sono le caratteristiche principali di questo regime alimentare e quali, infine, i vantaggi e benefici che promette di apportare all’organismo.
L’autore della dieta mima-digiuno
Prima di entrare nel dettaglio di questo piano alimentare dobbiamo dedicare qualche riga a descrivere il suo ideatore, Valter Longo: si tratta di un ricercatore specializzato in Biochimica e Neurobiologia presso l’University of Southern California, nonché direttore del programma di Oncologia e longevità dell’IFOM (Istituto di Oncologia Molecolare di Milano), che ha scritto un libro intitolato “La dieta della longevità“, che gli è valso l’appellativo di “guru della longevità” da parte della rivista Time, in quanto scopritore di quello che i media non hanno esitato a definire l’elisir di lunga vita.
Cosa prevede la dieta mima-digiuno
Il libro, edito in Italia da Vallardi e diventato in breve un best-seller, è strettamente connesso alla “cura alimentare” che sta suscitando un interesse a livello globale. In sintesi, la Dieta Mima-Digiuno è un regime alimentare severo che persegue un obiettivo “anti aging“, attraverso la rigenerazione delle cellule staminali, e che consente allo stesso tempo di ridurre i fattori di rischio associati all’invecchiamento, vale a dire l’insorgenza di malattie cardiovascolari, diabete, obesità e addirittura cancro. Ma quanto c’è di vero?
La dieta mima digiuno funziona?
Secondo le promesse, questo programma consentirebbe potenzialmente di aumentare la speranza di vita di un individuo: il suo funzionamento si basa su un regime alimentare ipocalorico, con assunzione di pochi zuccheri e proteine (incidenza tra l’11 e il 14%) ma grandi quantità di grassi insaturi (46%) e carboidrati (42-43%), da adottare per alcuni giorni al mese. Per la precisione, si possono assumere circa 800-1100 calorie al giorno, con una selezione molto accurata dei cibi, portando avanti questa dieta in modo sporadico e solo per pochi giorni.
I risultati concreti della dieta
Per testare concretamente gli effetti della dieta mima digiuno, il team di Valter Longo ha effettuato una sperimentazione su cento volontari di età compresa tra i 20 e i 70 anni, alcuni dei quali obesi o in sovrappeso; nei risultati pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine si legge che la dieta mima digiuno è ” fattibile, sicura ed efficace”, garantendo risultati concreti come riduzione del peso corporeo e della circonferenza addominale, calo dell’indice di massa corporea, del grasso corporeo totale e di quello addominale, miglioramento della pressione sanguigna sistolica e decremento del fattore di crescita insulino-simile, IGF-1.
Gli effetti dopo il controllo
Il test ha poi previsto una importante fase di verifica degli effetti del regime alimentare, attraverso visite di controllo periodiche e analisi a circa tre mesi dalla fine della sperimentazione: queste nuove indagini hanno consentito di scoprire che gli effetti della dieta erano ancora presente, anche se i fattori stavano risalendo. Questo ha portato i ricercatori a teorizzare che in media gli effetti della dieta mima digiuno durino dai 2 ai 4 mesi.
La dieta mima digiuno e gli effetti sull’organismo
Oltre che sulla riduzione del peso, però, gli effetti benefici di questo programma si noterebbero anche più in generale sull’organismo, arrivando addirittura a riprogrammare le cellule del pancreas deputate a fabbricare l’insulina. Una conferma in tal senso arriva dai test condotto in topi e cellule umane, che dimostrano come i cicli di dieta mima digiuno-Dmd possano ripristinare la produzione dell’ormone controlla-zuccheri: utilizzare per quattro giorni alla settimana la Dmd consente di ridurre i sintomi del diabete, riportando alla normalità la produzione di insulina. Buoni anche i riscontri sulle prove in laboratorio su topi con sclerosi multipla, che nel 20% dei casi hanno visto una scomparsa della componente autoimmune e sul 50% del totale una drastica riduzione, con le cellule autoimmuni che vengono sostituite da nuove cellule immunitarie che non hanno più questa disfunzione. La speranza è che queste prove possano mostrarsi valide anche sugli uomini.
Le controindicazioni della Dieta mima digiuno
Come rivelato dalla stampa, in America ci sono quasi mille medici che raccomandano la Dmd e circa 4mila pazienti già la seguono, ma è lo stesso Valter Longo a specificare che la dieta “va assolutamente seguita su prescrizione medica“, e che serve anche “un controllo medico, per persone in buona salute va bene anche il controllo del nutrizionista. Nel caso del diabetico, la dieta va fatta solo come parte di uno studio clinico o, per chi non ha l’opzione di aspettare, da un team di esperti preferibilmente in ospedale”, dice l’esperto, che considera il regime alimentare una “integrazione alla medicina standard”.