Il giro del mondo in un biscotto: vediamo i più famosi paese per paese

Nel settore dei biscotti industriali è ormai una guerra continua, con gli scaffali dei supermercati pieni di BiscocremaNutella BiscuitsOreoGrisbi e tanto altro ancora venduti in qualsiasi forma e gusto per intercettare il maggior numero di clienti e palati. Se però siete alla ricerca di qualcosa di goloso, più sano e sicuramente più naturale, abbiamo pensato per voi un fantastico viaggio alla scoperta dei biscotti più famosi del mondo!

La storia millenaria dei biscotti

I biscotti sono uno degli alimenti più vecchi di cui abbiamo traccia nella storia della cucina umana: già nell’Antico Egitto sono state trovate tracce di ricette relative a queste preparazioni, gli antichi Romani usavano le gallette e sperimentarono le prime versioni dolci e una leggenda lega l’invenzione del prodotto a Giasone e ai suoi Argonauti.

L’epica racconta che il cuoco della nave Argo si addormentò mentre stava preparando l’ultima infornata di pane da stivare a bordo: quando si risvegliò scoprì che il pane si era ridotto di volume ed era diventato secco e appiattito, ma anche che era ancora commestibile e buono. L’eroe greco decise quindi di portare anche questo carico in cambusa insieme alle altre provviste, e fu una scelta davvero felice: mentre tutte le altre tipologie di pane ammuffirono nel corso della ricerca del vello d’oro, questo speciale alimento cotto due volte si mantenne fresco e saporito, sfamando gli Argonauti durante il viaggio.

Ed è proprio a questa leggenda che sembra ispirarsi il termine latino “biscoctus” – che significa letteralmente cotto due volte – che usiamo anche in italiano ancora oggi!

I biscotti più famosi del mondo

Lanciamoci allora in un viaggio più contemporaneo (e meno arduo di quello di Giasone!) per descrivere i 25 biscotti più buoni e famosi del mondo, escludendo per una volta le specialità italiane e concentrandoci solo sulle invenzioni straniere. Ogni Paese ha le sue tradizioni nel campo dolciario ed è probabilmente impossibile tener traccia di tutte le ricette: e quindi, dagli Stati Uniti alla Francia, dall’Australia al Marocco e al Giappone, ecco un elenco lungo, ma inevitabilmente incompleto, di biscotti da provare almeno una volta.

Un viaggio goloso

La prima tappa di questo itinerario è il Nuovissimo Continente: in Australia troviamo gli Yo-yo biscuits, sfiziosi e colorati dolcetti farciti che all’apparenza ricordano gli italiani baci di dama. In realtà, tra gli ingredienti non ci sono le nocciole, ma burro e custard powder (una preparazione dolciaria di origine inglese), mentre il colore brillante della farcia deriva dall’uso di glassa di zucchero e crema addizionata di coloranti naturali di ogni tono.

Sempre in Australia ci sono anche gli Anzac australiani, biscotti morbidi fatti con fiocchi d’avena, farina bianca, cocco, zucchero, burro e golden syrup, ovvero la melassa leggera che spesso si usa come sostituto vegano del miele.

Le ricette americane

Cambiamo continente e spostiamoci nella zona americana. A tutti vengono in mente subito gli american cookies statunitensi, ormai noti e diffusi anche qui in Italia: disponibili in tantissime varianti (come quella Chocolate Chip, con le gocce di cioccolato che si sposano al biscotto fragrante, quella con arachidi e via così), si racconta che siano nati quasi per caso. Il merito è di Ruth Graves Wakefield, proprietaria di un B&B in Massachusetts, che stava preparando dei semplici biscotti al cacao per i suoi ospiti: non avendo sufficiente polvere di cacao per l’impasto, decise di spezzettare una tavoletta di cioccolato da aggiungere a burro e zucchero. I pezzetti non si sciolsero nella cottura, ma restarono ben visibili e percepibili anche al morso, rendendo ancora più gustosi i cookies.

Nonostante tutti pensino a un’origine asiatica, in realtà sono “a stelle e strisce” anche i biscotti della fortuna, una ricetta sviluppata a San Francisco e poi da lì partita alla conquista di tutto il mondo. Al di là del messaggio benaugurante che contengono, questa cialda si rivela anche sfiziosa e golosa nella sua semplicità.

In Messico consigliamo di provare i Polvorones e i Coyotas: questi ultimi sono speciali empanadas tonde e sottili, tradizionalmente ripiene di piloncillo (melassa ricavata dalla canna da zucchero) ma oggi diffuse anche con cioccolato, mela o altri ingredienti, da gustare anche insieme a una tazza di cioccolato caldo. I polvorones invece sono dei classici dolcetti nuziali ripieni di noci pecan e vaniglia, passati due volte nello zucchero a velo per un pieno di bontà.

Sono probabilmente originari del Medio Oriente (come lascia intuire il nome) ma si sono affermati in Argentina gli Alfajores, due dischi di biscotti al burro che abbracciano una farcitura a base di dulce de leche. Se questa dolcezza non vi basta, ci sono anche una versione ricoperta al cioccolato, quella con una spolverata di cocco grattugiato e una più leggera, con farcitura alla marmellata.

 

I biscotti delle cucine orientali

Il nostro tour tocca ora il territorio giapponese per presentare i Chinsuko, piccolo biscotto dal sapore delicato originario delle isole Okinawa. Di forma e consistenza simile allo shortbread scozzese, si preparano con un impasto a base di farina, zucchero e strutto, cotto rapidamente in forno con aggiunta di tè matcha o di semi di sesamo tostati.

Passiamo alla Cina con gli Yuebing o mooncake, piccole tortine “della luna” classicamente farcite con anko, la marmellata di semi di azuki. L’involucro ricorda la pasta sfoglia, ma è molto più oleosa, e sono diffuse anche varianti con un impasto formato da una base di sciroppo di zucchero, acqua di soda, farina e olio.

In Indonesia sono diffusi i Nastar, dolcetti dorati con confettura di ananas, aromatizzata con cannella e chiodi di garofano. La forma e il significato del nome degli Hodu-Gwaja inventati a Cheonan in Corea del Sud ci fanno capire subito di cosa si tratta: questi dolcetti richiamano l’aspetto del gheriglio e la traduzione è proprio biscotti di noce! Al loro interno c’è un ripieno di pasta di fagioli rossi dolci e noci tritate e si preparano con uno stampo apposito.

Ci spostiamo in Iran per un altro prodotto che contiene le noci: sono i Koloocheh, una sorta di cracker rotondi e dolci proposti in tantissime varianti. L’impasto infatti può essere aromatizzato con cardamomo, zafferano, acqua di rose o altre spezie, mentre alla farcitura classica con le noci si possono aggiungere anche datteri o cocco grattugiato.

I sapori dell’Africa e del Maghreb

Ci concentriamo soprattutto nell’area del Maghreb per questo nostro viaggio goloso tra i biscotti del mondo: qui le ricette sono davvero dolci e utilizzano tutte le materie prime locali, come mandorle, sesamo, agrumi e spezie!

Gli Chebakia del Marocco sono biscotti tipici al miele, mandorle e sesamo, fritti e composti in modo da ricordare dei fiori; marocchini sono anche i Ghoriba, pasta frolla tonda di semola rimacinata e aromatizzati al cocco o ai fiori d’arancio. In Tunisia invece possiamo gustare i Makroud, biscotti di forma triangolare farciti con datteri e cannella.

Chi si trova in Senegal dovrà addentare un Cinq Centimes, golosissimo snack venduto in ogni parte del Paese composto da un biscotto al burro farcito da burro di arachidi e ricoperto di arachidi tritate grossolanamente. Dal Malawi invece possiamo apprendere l’arte della preparazione dei Mbatata, preparati con le patate dolci.

I biscotti europei

Stiamo quasi per completare il nostro giro del mondo e torniamo in Europa. Li abbiamo citati prima, e gli shortbread del Regno Unito, un impasto semplicissimo di burro e farina (con rapporto di due a uno) e zucchero.

Ben più elaborati sono gli Amygdalota greci, fatti con farina di mandorle o mandorle tritate a cui poi viene aggiunto un mix di albumi d’uovo e zucchero, frequentemente aromatizzato ancor di più con vaniglia o acqua di fiori d’arancio.

Golosità è un termine che si sposa perfettamente con gli Stroopwafels olandesi, due sottili cialde croccanti unite da uno sciroppo al caramello, miele e cannella che può essere gustato insieme a una tazza di tè o caffè. La cannella è caratteristica anche degli Speculos belgi (o Speculaas olandesi), dolcetto croccante preparato anche con zenzero, cardamomo e noce moscata.

Di origine tedesca e austriaca sono i Lebkuchen, biscotti natalizi (ma mangiati ormai tutto l’anno) ricchi di tantissime spezie: al suo interno troviamo noci, mandorle, anice, pepe, coriandolo e tanto altro ancora!

Chiudiamo nel Nord Europa e con una menzione ai biscotti danesi al burro, dalla tipica frolla friabile, e ai Pepparkakor svedesi, che hanno perso l’originario gusto al pepe (a cui devono il nome) per abbracciare ingredienti come zenzero, cannella e fiori di garofano, che si abbinano in modo ideale al Glögg, il vin brulè nordico.

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