La prima pappa, come affrontarla al meglio in modo facile

L’arrivo di un bambino in casa apre a una lunga serie di continue prime volte. La prima notte a casa, il primo sorriso, il primo pannolino, la prima volta che il cuore batte in modo nuovo. E poi, la prima pappa. Un momento tanto atteso quanto temuto, che porta con sé tanti interrogativi e tante novità. La prima pappa neonato è un momento di festa che spesso coinvolge diversi membri della famiglia. Come reagirà il piccolo? Avrà mangiato abbastanza? Sarà di suo gradimento? Qui proviamo a suggerirvi qualche piccolo trucco per superare la tensione.

Dal liquido al solido

La prima pappa rappresenta un momento molto importante nella vita del neonato. Per la prima volta, infatti, ingerirà elementi solidi, abbandonando l’esclusiva del latte e dello stato liquido. Di solito lo svezzamento avviene verso i sei mesi ma in alcune circostanze è anche possibile anticiparlo. Ogni bambino e ogni mamma presentano peculiarità che il pediatra sarà in grado di valutare al meglio, dettando tempi e modalità anche diversi per questa particolare fase della crescita.

Il brodo vegetale, alleato prezioso

Il vero protagonista della prima pappa è il brodo vegetale: un concentrato unico di vitamine e sali minerali. È la base della pappa del primo anno di vita dei nostri piccoli, con qualche piccola eccezione che ci permetterà di arricchire il menu a poco a poco. Per la preparazione del brodo di verdure ci sarà una scaletta da seguire. Le verdure, infatti, saranno aggiunte a poco a poco per permettere alla mamma e al pediatra di valutare l’insorgere di eventuali intolleranze o allergie ma anche perché pappa dopo pappa, il bambino sarà sempre più preparato a digerire più elementi alla volta.

Da dove partire

Si parte, quindi, con un brodo leggero: carote e patate. Qui saranno poi sciolte le diverse pappine: semolino, crema di riso e così via. Poi, con il passare del tempo, nel brodo saranno aggiunte verdure nuove: lattuga, fagiolini, zucchine. A scandire il tutto saranno le linee guida del pediatra. Gli ultimi a essere introdotti saranno i pomodori, proprio per l’elevato rischio allergia. Meglio aspettare il compimento del primo anno di età. Dopo aver lavato con cura le verdure, lasciatele cuocere in acqua bollente per circa mezz’ora. Filtrate il tutto con un mestolo forato e utilizzate l’acqua, ricca di vitamine e sali minerali, per amalgamare la prima pappa svezzamento. Per rapidità possono essere utilizzati anche gli omogeneizzati alle verdure ma è sempre meglio scegliere ingredienti freschi e ricorrere alle scorciatoie solo quando necessarie.

Quanto tempo puoi conservare il brodo vegetale?

Spesso il brodo vegetale che viene preparato per la pappa è abbondante e può essere utilizzato anche per i pasti successivi. Ricorda, però, che il brodo vegetale deve essere conservato in frigo e puoi utilizzarlo al massimo entro le 24 ore successive. Ma niente paura, puoi congelarlo! In tuo soccorso arriva il freezer. Prepara del brodo abbondante e congelalo, così avrai scorte per una settimana e non dovrai attendere sempre la preparazione del brodo per la tua pappa. Preparane circa un paio di litri e utilizza gli appositi contenitori predosati con la razione quotidiana necessaria.

Sale sì, sale no?

Un piccolo trucco: per tutto il primo anno non aggiungere sale alle pappe. Te lo dirà anche il pediatra, è meglio non abituare il piccolo al gusto delle pappe salate. Apprezzeranno, invece, il gusto vero degli alimenti, che non vengono alterati nel gusto. Inoltre, tutelerai anche la salute del piccolo perché il sale costringe i reni del bambino a un lavoro non adatto alla sua età. Quando ti accingi a debuttare nel mondo dello svezzamento ci sono tanti aspetti da considerare, per questa ragione è fondamentale seguire con attenzione i consigli del pediatra.

Il tuo piccolo non magia?

Tra i temi più rilevanti che riguardano questa delicata fase della crescita c’è quello che riguarda l’appetito del piccolo. Non tutti i bambini, infatti, rispondono alla prima pappa allo stesso modo. C’è chi mangia con gusto e chi, invece, non ne vuole proprio sapere. Perché? Le ragioni possono essere diverse ma c’è qualcosa che puoi provare a cambiare di volta in volta per andare incontro alle esigenze del tuo piccolo. La prima cosa da fare, ad esempio, è verificare la consistenza della pappa, prova a modificarla, a renderla più liquida o, al contrario, ad aggiungere qualche grammo di semolino in più per renderla più compatta. Anche la scelta del cucchiaino è importante. Scegline uno capace di contenere la giusta quantità di pappa, l’ideale sarebbe quello da caffè ma ha il bordo leggermente tagliente. Esistono in commercio molte varianti, di certo quello di plastica è il più comodo ma meno igienico. Il cucchiaino di ceramica è perfetto, supera tutti i limiti dei precedenti ma devi fare molta attenzione perché si rompe facilmente. Anche in questo caso, poi, valuta la risposta del tuo bambino a questi elementi estranei con i quali entra in contatto per la prima volta. Il vero segreto, per, per una prima pappa perfetta è: non scoraggiarsi. Un po’ di pazienza, tanti sorrisi e il tuo bambino inizierà a mangiare con grande appetito.

 

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