Come si reagisce a una crisi? E cosa si può fare per dare un contributo, seppur minimo? È da queste domande che è partita l’iniziativa #incucinaconmisya, le dirette dalla pagina Facebook con le quali stiamo cercando di mantenere un rapporto immediato con le persone che in tutta Italia sono costrette in casa per le note misure di contrasto al Coronavirus.
Dall’11 marzo in diretta insieme
Il progetto è partito nei primi giorni di lockdown: era l’11 marzo quando pubblicavo un primo video live brevissimo, per verificare se l’idea di fare insieme delle ricette semplici, con ingredienti che tutti abbiamo in dispensa, potesse interessare. I 118 commenti positivi ricevuti nell’immediato, le 21mila visualizzazioni e le altre interazioni mi hanno fatto capire che era la strada giusta!
Una serie di appuntamenti fissi
E così, via a un calendario di appuntamenti a orari più o meno fissi e comodi per tutti: annuncio della ricetta al mattino con correlata lista della spesa, così da dare il tempo di preparare l’occorrente e di reperire gli ingredienti, e poi alle 16.30 tutti collegati su Facebook per la diretta. Nella prima live abbiamo fatto insieme il pane veloce, ed è stato un successo: 70mila visualizzazioni, quasi 1000 mi piace, centinaia di commenti e condivisioni!
Sentirsi uniti in una community
Da quel momento in poi non mi sono più fermata, ma è più corretto dire che non ci siamo mai fermati: il seguito dei video è andato in crescendo, e così anche la partecipazione. In un momento in cui rischiamo di sentirci isolati a causa dell’attualità e in cui la cucina è un toccasana per trascorrere il tempo in modo proficuo – magari coinvolgendo nelle attività anche i nostri figli o compagni meno avvezzi! – anche una diretta FB con una “sconosciuta” può diventare un modo di evadere, di distrarsi, di sentirsi parte di un gruppo e di una comunità.
Un ponte virtuale tra le case in quarantena
Mi ha molto colpito soprattutto l’interazione che si crea con le persone, che mi chiedono consigli in diretta, postano le foto delle loro preparazioni, mi forniscono continuamente feedback: il senso di #incucinaconmisya è proprio questo, realizzare un ponte virtuale tra tutte le case “in quarantena”, sfruttando la Rete per fare quelle chiacchierate che attualmente non possiamo fare in strada, al bar, in palestra o da amici.
Una lista della spesa semplice
In questi giorni abbiamo fatto insieme tantissimi piatti semplici e gustosi, spaziando da primi a dessert, da secondi a pizze, così da accontentare un po’ tutti i gusti e le esigenze: non abbiamo mai usato ingredienti complicati o difficili da reperire (#iorestoacasa), ma solo prodotti comuni che rientrano nella definizione di “alimenti essenziali” che compriamo anche nel corso di questa emergenza Covid-19.
Tante ricette golose
Questo però non ha significato fare rinunce o non concederci degli sfizi! Già con il secondo video live abbiamo preparato insieme la pasta frolla e formato i bisotti insieme ai piccoli di casa, e poi ancora abbiamo fatto la focaccia in padella, gli gnocchi di farina, una pizza come quella in pizzeria (eccezionalmente di sabato, il giorno che in genere per la mia famiglia significa uscire per andare a gustare questa specialità in uno dei tanti locali della nostra città… tradizione solo rimandata in attesa di tempi migliori!), la mia versione di sofficini… e poi, ancora, i pancakes, il rotolo alla Nutella e i Nutellotti, per tutti gli amanti di questa crema spalmabile, le Zeppole dolci (per un’occasione speciale come la Festa del Papà), il plumcake salato e le pizzette montanare, per non scontentare chi preferisce i gusti rustici e salati!
Le dirette con gli esperti
Da lunedì 23 marzo abbiamo ampliato il progetto e avviato un format parallelo: arrivati alla terza settimana di clausura, non possiamo continuare solo a cucinare cose buone (e golose), ma bisogna anche pensare a come rimetterci in forma, fisica e mentale! Battute a parte, ho pensato che fosse giusto coinvolgere nelle dirette dei professionisti di settori affini al food, per offrire consigli concreti e indicazioni a tutta la comunità de Le ricette di Misya e ai curiosi.
Nell’appuntamento delle ore 11 del mattino sono quindi intervenuti una dottoressa esperta di nutrizione, una psicoterapeuta che ci ha portati alla scoperta degli aspetti psicologici legati al cibo, un personal trainer che ha parlato di quali sport e allenamenti possiamo fare in casa per bruciare le calorie e tenerci in moto nonostante l’impossibilità di uscire e a breve seguiranno alyti appuntamenti.
Dopo aver trattato questi temi così importanti, lo spazio al pomeriggio è rimasto comunque dedicato alle ricette classiche da preparare insieme, come la crema pasticciera, la Focaccia di nino e la torta di mele di Misya, anzi,della mamma di Misya, che resta uno dei piatti più amati del blog (e una delle ricette più cliccate).
L’analisi dell’iniziativa
Con un pizzico di orgoglio, voglio anche riportare quello che hanno scritto sul mio progetto di ricette in diretta la pagina Facebook di About Studio Creativo, che sta studiando le evoluzioni della comunicazione delle imprese in questo momento così complicato.
Nei loro post, gli esperti scrivono che “il 90% delle imprese sta vivendo uno stop forzato” e non è semplice comprendere cosa abbia senso comunicare – o se abbia senso farlo, perché in questi momenti anche le parole sono pesanti. Secondo loro, le imprese dovrebbero “chiedersi come possono essere d’aiuto ai propri clienti, mantenendo incisività e sensibilità”, ricordando che “la chiave per una comunicazione efficiente ed efficace ai tempi del coronavirus” è sempre l’ascolto.
E così, insieme ad altri brand grandi e piccoli “che hanno reagito prontamente all’emergenza attraverso un cambiamento” e che sono considerati #virtuosinonvirali è citata anche Misya, per la capacità “di stringere un rapporto ancora più stretto con l’audience, adattando le attività alle necessità del pubblico”.
Nello specifico, nel post si analizza la campagna #incucinaconmisya, spiegando come, in un momento in cui il pubblico è impossibilitato a condividere lo spazio fisico, sia riuscita a permettere la condivisione del tempo, spostando il focus dalla singola ricetta in sé alla possibilità di cucinarla insieme, passo dopo passo.
Mi piace molto questa chiave di lettura analitica che individua il punto centrale: nel mio piccolo, ho voluto condividere il mio tempo insieme a voi, cercando di fare quel che so fare per provare ad alleggerire una situazione complicata con tutti. Spero che l’obiettivo sia raggiunto!