Una scelta etica, volta a favorire il consumo di prodotti di origine non animale, ma anche un’eccellente possibilità per quanti, per motivi di salute o preferenze personali, si orientano verso un’alimentazione plant-based: parliamo della mozzarella vegana, o per meglio dire dell’alternativa vegetale a uno dei latticini più noti, amati e gustati del mondo. È da alcuni anni, infatti, che in negozi bio e realtà vegane sono disponibili queste soluzioni pensate per chi non vuole rinunciare al piacere di una pizza filante o di una caprese ma adattate a uno stile di vita vegan, come l’apprezzata linea di Dreamfarm, ed è quindi il momento di scoprire com’è fatta questa perla bianca.
Che cos’è e com’è fatta la mozzarella vegana?
Iniziamo subito con un chiarimento lessicale (ma non solo): la definizione “mozzarella vegana” è legalmente sbagliata a causa dell’assenza di latte nella composizione del prodotto, ed è più corretto (anche se meno diretto) parlare di alternativa vegana alla mozzarella o usare formulazioni simili.
Venendo invece agli aspetti pratici e più interessanti, questo alimento si avvicina all’originale in termini di aspetto e consistenza, e basta una semplice foto per vedere quanto la cosiddetta mozzarella vegana somigli per forma alla mozzarella classica.
Merito di anni di ricerca e sviluppo, che hanno consentito a Dreamfarm e ad aziende simili non tanto di cimentarsi in un mero esercizio stilistico per replicare un classico della gastronomia italiana, ma di realizzare un’alternativa sostenibile e consapevole per chi sceglie di non consumare prodotti di origine animale.
La startup parmense, con il suo approccio innovativo, mira a soddisfare il palato dei consumatori senza rinunciare al piacere di un prodotto gustoso e visivamente simile alla mozzarella tradizionale.
Le differenze principali risiedono nel processo produttivo e negli ingredienti: la mozzarella vegana è il risultato di una lavorazione innovativa di ingredienti base quali mandorle, latte di soia, il riso o il cocco, che vengono fermentati con l’aggiunta di probiotici per avvicinarsi alla consistenza e al sapore del formaggio; a questi si aggiungono stabilizzanti come l’agar-agar, un gelificante naturale estratto dalle alghe, e oli vegetali che conferiscono untuosità. Aromi naturali e sale completano l’elenco degli ingredienti, creando un prodotto che si avvicina visivamente e tattilmente alla mozzarella di latte.
Com’è la mozzarella vegana di Dreamfarm?
Per quanto riguarda Dreamfarm, si parte da ingredienti naturali e selezionati, come le mandorle siciliane, l’avena e la fibra vegetale di Plantago ovata, senza l’uso di additivi e con un impatto ambientale ridotto. Il processo brevettato di fermentazione con fermenti lattici vegetali trasforma questi ingredienti in un prodotto che, pur essendo privo di latte, ricorda nel gusto e nella consistenza il formaggio tradizionale. L’uso dell’agar-agar e l’emulsione del grasso della mandorla contribuiscono a creare la giusta texture e il colore bianco caratteristico.
In termini di gusto e utilizzo, offre una nuova esperienza culinaria che può arricchire la dieta di vegani, vegetariani e di chiunque sia interessato a esplorare alternative sostenibili e salutari ai formaggi tradizionali.
La mozzarella vegana Dreamfarm ha un prezzo consigliato di 3,60 euro per 125 grammi, in linea con le mozzarelle di bufala di qualità, e rappresenta un’alternativa plant-based a un costo accessibile, specialmente considerando la qualità degli ingredienti impiegati.
Il gusto della mozzarella vegana
Se l’aspetto visivo è sorprendente, la prova d’assaggio non scontenta i palati più esigenti: il sapore della mozzarella vegana di Dreamfarm si distacca dal gusto tipico della mandorla, spesso predominante in prodotti simili, grazie al processo di fermentazione che enfatizza note simili a quelle dei latticini. Una degustazione alla cieca rivela che, liberandosi dell’aspettativa di assaggiare una mozzarella tradizionale, il prodotto rivela un gusto gradevole e unico, adatto sia al consumo a crudo sia come ingrediente in piatti caldi.
In generale, il gusto della mozzarella vegana può variare notevolmente in base agli ingredienti utilizzati e ai processi di produzione: alcune versioni puntano a replicare il sapore delicato e leggermente acidulo della mozzarella di latte, mentre altre offrono un profilo gustativo unico, che può includere note più pronunciate a seconda della base vegetale scelta. La sfida per i produttori è quella di bilanciare gli ingredienti per creare un sapore che sia piacevole anche a chi non segue una dieta vegana.
C’è poi un altro elemento da valutare nelle differenze tra mozzarella (di bufala e vaccina) e alternativa vegana, che si estendono alla consistenza, al sapore e al comportamento in cottura: la mozzarella vegana tende a sciogliersi meno facilmente e a mantenere una consistenza più compatta rispetto alle sue controparti animali, ma la ricerca continua e i progressi nella produzione di formaggi vegani stanno riducendo queste differenze, offrendo alternative sempre più convincenti.
Un prodotto più sano dell’originale: i valori nutrizionali
Interessanti sono anche gli aspetti nutrizionali, perché la mozzarella vegana spesso è meno calorica rispetto a quella tradizionale, è priva di colesterolo e può essere una buona fonte di acidi grassi essenziali, a seconda degli oli vegetali utilizzati. Ci sono però delle accortezze da notare: il contenuto proteico può essere inferiore, a meno che non vengano aggiunte proteine isolate per arricchirlo, e bisogna verificare se è arricchita con vitamina B12, un nutriente essenziale spesso carente nelle diete vegane.
La proposta di Dreamfarm si presenta con un profilo nutrizionale equilibrato, caratterizzato da un contenuto calorico nella media, bassi livelli di grassi saturi e una buona presenza di grassi insaturi, fibre e proteine. Il sale è quasi assente, rendendo il prodotto un’opzione salutare che potrebbe incontrare il favore di nutrizionisti e di chi è attento alla propria alimentazione.
