Le differenze in fatto di tavola sono tantissime se si confrontano la cucine dei Paesi del mondo. Ma a che ora si mangia? Anche qui il detto “il mondo è bello perché è vario” trova la sua massima espressione. Basti solo pensare che spesso le differenze in fatto di orario sono notevoli anche solo tra Nord e Sud Italia.
Pausa pranzo, sì ma dove?
Quante volte è capitato di provare a chiamare un collega di Milano per un’informazione rapida e non trovarlo più alla scrivania alle 13 in punto? E quante volte la telefonata delle 14 ci ha bloccati proprio mentre eravamo pronti per andare a pranzo? Il dialogo tra Nord e Sud sull’ora di pranzo potrebbe portare a discussioni infinite. A che ora i mangia? Una domanda che non ha risposte assolute ma che si adatta al territorio di riferimento. Che si tratti di pranzo o cena, non è detto che i nostri riferimenti culturali siano uguali per tutti.
Quando la fame si fa sentire
La risposta più ovvia sarebbe: quando si ha fame. Sì, si mangia quando si ha fame ma anche quando le lancette dei diversi Paesi del mondo toccano proprio quell’orario stabilito per convenzione come quello della pausa pranzo o della cena. L’orario, in poche parole, in cui non disturbare. Come sapere quando si mangia nel mondo?
I dati Deliveroo
Una mano in questo senso arriva da Deliveroo, il servizio di food delivery che ha effettuato una speciale rilevazione dal suo Osservatorio privilegiato. Deliveroo, infatti, è presente in 13 Paesi e oltre 200 città: un’ottima premessa per una rapida indagine su gusti e orari relativi ai pasti nel mondo. E allora cosa emerge? Partiamo proprio da casa nostra.
Gli italiani mangiano prima
La prima sorpresa è tutta nel primato italiano. Gli italiani, infatti, mangiano prima degli altri colleghi europei, o almeno ordinano prima il pranzo. Sono proprio loro, infatti, a far registrare le prime ordinazioni della giornata per i ragazzi di Deliveroo. Si pranza verso le 12 e si cena verso le 18. Certo, potreste pensare, parliamo di Vercelli. E invece no, parliamo di un’usanza generalizzata e comune su tutto il territorio nazionale. Fa eccezione solo il capoluogo pugliese, Bari, dove le consegne iniziano un po’ più tardi. Cosa ordinano gli italiani? Per pranzo la leggerezza del sushi è quella che va per la maggiore, a cena invece ci si lascia andare un po’ di più e si preferisce un ricco e succulento hamburger di manzo. Il vantaggio italiano rispetto al resto d’Europa è anche negli orari prolungati dei suoi ristoranti. Non è difficile, infatti, trovare un ristorante pronto a soddisfare la nostra fame dopo le 21 anche nel bel mezzo della settimana. All’estro, invece, potrebbe trasformarsi in una vera e propria impresa, aspetto da non sottovalutare nella definizione degli orari della cena.
Gli spagnoli sono ritardatari
A mangiare più tardi sono soprattutto gli spagnoli. Nella penisola iberica i ritmi di vita e lavoro sembrano essere più rilassati. Le ordinazioni partono più tardi rispetto alla media italiana. In genere, le ordinazioni del pranzo iniziano verso le 14.45 e, di conseguenza, la cena slitta alle 21.45. Cosa si mangia? Qui il cheeseburger è il piatto preferito per il pranzo, mentre la cena si va sul leggero con un semplice tacos, un piatto tipico della tradizione spagnola.
Scelgono l’Halloumi Salad i tedeschi per il loro pranzo e per la cena, invece, preferiscono il pollo fritto. A che ora si mangia? Le prime ordinazioni per il pranzo partono alle 12.10, quelle per la cena, invece, alle 19.
Dal Regno Unito le prime telefonate con prenotazioni arrivano a Deliveroo verso le 12.25 per il pranzo e verso le 19.05 per la cena. Gli olandesi ordinano la pita gyros che caratterizza il loro pranzo verso le 13.40, la pizza pepperoni serale si ordina a partire dalle 18.30. Andando oltre l’Europa, ampliando lo sguardo oltre i confino dell’UE: negli Emirati Arabi si pranza alle 13.20 e si cena alle 20, a Hong Kong si inizia a prenotare il tutto alle 12.40 per il pranzo e alle 19.50 per la cena. Infine, in Australia si pranza alle 13.45 e si cena alle 20.
Come nasce Deliveroo
L’azienda che si caratterizza per la presenza di tanti riders nasce dall’idea del fondatore e CEO, Will Shu. Nel 2013 si trasferisce a Londra: una città ricca di ottimi ristoranti, ma con pochissime consegne a domicilio. Da qui la scelta di portare i migliori ristoranti della città direttamente nelle case delle persone. Un’idea che si è tradotta presto in un grande successo, grazie anche alla capacità di contare su una consegna veloce e affidabile, che il cliente può monitorare anche dal proprio cellulare. Economicamente il tutto si è tradotto in una crescita dei ricavi di oltre il 650 per cento in pochissimi anni.