Cinema e pop corn, binomio perfetto. Aprire le porte del Multisala ed essere avvolti dal familiare profumo di questo snack è un classico delle nostre serate di relax. Impossibile resistere alla tentazione di portarne in sala un pacchetto e gustarli mentre ci lasciamo rapire dal film sullo schermo. In fondo, pop corn e schermo sembrano fatti uno per l’altro, tanto che anche a casa pop corn tv vanno di pari passo quando vogliamo rilassarci un po’ e passare una serata tranquilla, magari guardando la nostra serie preferita.
Dal circo alla sala
Quello che non tutti sanno è come è nata questa moda, che in Italia rappresenta una relativa novità. Tutto iniziò al circo, era proprio qui che veniva posta la macchina pop corn. Impossibile trovarle al cinema che alla fine dell’Ottocento era rigorosamente muto. Un aspetto da non sottovalutare perché, se il circo rappresentava uno svago per tutti, il cinema muto lo era solo per le classi sociali più alte. I sottotitoli imponevano la capacità di lettura, non troppo diffusa negli Stati Uniti di fine secolo. Con l’inizio del Novecento e l’avvento del sonoro, poi, le cose cambiarono. Non c’era più bisogno di leggere il cinema iniziava ad avvicinarsi a un pubblico sempre più ampio e variegato, andando incontro anche a gusti e aspettative diverse. I pop corn al circo piacevano e così anche le sale cinematografiche iniziarono a dotarsi delle preziose macchinette. Fu un successo, molto spesso infatti questi snack permettevano alle sale di arrotondare le entrate dei biglietti anche in modo significativo.
Pop corn mania
La passione per i pop corn è tale che qualcuno ha dedicato anche un libro alla storia di questo snack, che non nasce negli Stati Uniti – come si potrebbe immaginare – ma arriva dal Sudamerica. A portare le piante di mais dal Cile agli USA furono, molto probabilmente, i cacciatori di balene, da lì in poi fu un successo straordinario. Un vero e proprio snack da passeggio, bandito solo da teatri e cinema muti. In fondo, i pop corn sono un po’ fastidiosi da sentir sgranocchiare ma non possiamo proprio fare a meno di farlo. Nel 1885 nacque la prima macchina per pop corn trasportabile.
La crisi degli anni Sessanta
Anche i pop corn, come tutte le mode, hanno avuto un periodo di crisi ma presto hanno capito come rialzarsi e ci sono riusciti in modo davvero eccellente. A creare i primi problemi al settore fu l’avvento della tv che tolse spettatori al cinema. I pop corn non venivano preparati in casa, troppo complicato. Fu allora che sul mercato comparvero le prime buste da preparare rapidamente a casa in confezioni usa e getta e con l’arrivo del microonde tutto divenne ancora più semplice. Lo schermo, sia che si trattasse di cinema sia che si trattasse di tv, diventò così il principale alleato dei pop corn.
E tu che tipo sei?
Con il tempo il mondo dei pop corn si è davvero ampliato, nei cinema, soprattutto nei multisala, è arrivato un po’ di tutto. Snack dolci, salati, pop corn caramellati, caramelle di tutti i tipi e di tutte le forme. La cosa divertente è studiare come si comportano le persone nei confronti di questa superofferta. Tu che tipo sei? Al cinema non si mangia, il film prima di tutto, non si cede alla tentazione. Al cinema si mangia e come! Compro tutto quello che c’è e lo faccio fuori prima ancora che il film inizi. Al cinema si mangia ma le cose lì costano davvero troppo, meglio portarle da casa! Al cinema si mangia ma quante calorie, meglio portare cose genuine in borsa! In fondo anche al cinema il mondo è bello perché è vario.
Le nuove tendenze
Ma cosa sarà del cinema e dei pop corn? In alcune sale sta prendendo forma un interessante esperimento. Il cinema si fa gourmet. Si afferma anche nelle sale il fine dining, una vera e propria esperienza che porta la sala a trasformarsi in un ristorante gourmet. Tutto ha inizio a Londra, al Notting Hill Electric Cinema. Ampia la scelta del menu, tutto anglosassone. Ciliegina sulla torta, nelle prime file è possibile trovare dei veri e propri letti dove sorseggiare del vino in due, comodamente distesi sotto coperte in cachemire. Ancora a Londra, uno chef stellato propone a cena menu di qualità e grande schermo. È Rowley Leigh del Cafè Anglais, si ordina prima di entrare esi viene serviti nel corso della pubblicità che anticipa il film. Una tendenza che sta conquistando anche gli Stati Uniti, lo si fa già a San Francisco, e l’Australia, è così a Melbourne dove è nato il progetto Gourmet Cinema che propone menu ad hoc in funzione della pellicola. A Mosca, all’Atrium, la scelta è davvero di qualità, qui si sposa la filosofia del lusso prima di tutto. Menu davvero costosi, piatti con ingredienti rai e preziosi: per un’esperienze deluxe.